Annabeth

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Puntualizziamo subito una cosa: ok che Luke si fida di me ma mollarmi un pivello senza esperienza mi sembra esagerato. Se vuole proteggerlo da Alexandra (da quando la folgore è stata rubata è leggermente nervosa) che lo faccia lui. Decido di lasciare Jackson di guardia sul fiume: probabilmente sarebbe stato un'ottima esca per i figli di Ares, ma come attirare Alexandra?
Infilai il berretto delľinvisibilità e iniziai a correre verso il Pugno di Zeus:  avevo visto Luke andare lì. In effetti lo trovai, ma la bandiera della squadra rossa non era lì.
- Sorpresa, figlia di Atena?- mi girai di scatto e mi ritrovai di fronte a...
- Alexandra!- dissi abbracciandola.
-Quante volte devo dirti di non chiamarmi così?- rispose lei ridendo e ricambiando ľabbraccio. In quello stesso istante fu buttata per terra da Luke che le puntò la spada sotto il mento.
-La bandiera-
- Ti sembro così stupida da dirti dove è la bandiera?- fece Alex alzando il sopracciglio destro con fare stizzito.
-Io mi preoccuperei di più del novellino, se fossi in te- aggiunse subito dopo. Luke sbiancò:
- Hai escogitato tu il piano stavolta, non è vero?- Alex annuì. Mi reinfilai il berretto e prendendo per il braccio il biondino iniziai a correre verso il fiume. Percy era circondato. Poi Luke mi guardo serio e disse:
- Bloccala-
- Ma sono sette e voi due...non ce la farete mai!-
-Bloccarla!- ripeté lui e io mi limitai ad annuire. Non tornai indietro ma mi diressi verso la nostra bandiera. Alex era quasi arrivata in cima alla roccia su cui era piantata la bandiera azzurra. Non ľavrei mai raggiunta, a meno che non ľavessi fatta cadere. Afferrai una pietra e la lanciai sul braccio sinistro. Come volevasi dimostrare perse ľappiglio e cadde.
- Ok che sono immortale, ma mi vuoi far fuori?- fece Alex mentre tutte le sue ferite si rimarginavano e lei si rifletteva in piedi. Meglio correre.

La figlia di Zeus Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora