Annabeth

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Alex si staccò da me e iniziò a camminare verso ľuscita del Campo, ma subito dopo cadde. Prima di svenire ancora mormorò:
- Principessa Andromeda è lì che si trova... mare...- poi chiuse gli occhi.
-Chi si trova lì? Luke?- dissi scuotendola, lei si sfilò ľorologio e me lo porse. Era un Casio argentato, lo girai e notai che sul retro c'era inciso la scettro di Ermes.
- Non solo i figli di Ermes sono bravi a rubare... se schiacci il pulsante il quadrante ti indicherà la posizione dello yot-
- Non eri svenuta?-
- Luke deve essersi indebolito-
- Anime collegate, finché eravate entrambi al Campo non era un problema...ma ora basterebbe un malore e ľaltro diventerebbe invincibile- Alex si mise a sedere.
- Non c'è un modo per liberarsi?-
- Uno dei due deve morire...-
- Vedi che avevo ragione ad andare a farlo fuori?- si alzò e andò verso la strada, ma poco dopo fu rispedita indietro, come se fosse stata colpita da un pugno.
- Sta cercando il suicidio o cosa?- disse   lei tossendo.
- Bhe... Non puoi sentire il suo dolore...-
- Infatti- mi girai di scatto e dietro di me c'era Luke. Alex si alzò cercando di andare da lui, ma io la bloccai.
- Non ne vale la pena-
- Ora è Annabeth a farti da babysitter? Non potevi cadere più in basso di così-
Alex si liberò dalla presa e afferrò Luke per il collo e lo spinse contro un albero.
- Vattene a progettare la tua stupidissima guerra e lasciaci in pace-
Lui le tirò una ginocchiata allo stomaco e Alexandra cadde a terra sputando sangue.
- Sciocca bambina pensi davvero di essere tanto forte?- ma non era più Luke a parlare, era Crono.
Alex mi guardò facendomi segno di scappare e io stupidamente la ascoltai. Sentii solamente Luke urlare dal dolore. Lei era più brava di lui a combattere, ľavrebbe battuto.

La figlia di Zeus Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora