Luke

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I giorni passarono, io e Alex stavamo alla grande insieme, certo lei era preoccupata per Annie, ma per il resto tutto ok. I ragazzi riuscirono a recuperare la folgore, ma il ladro no, il ladro ero io. Non volevo dirlo ad Alexandra ,avrebbe sofferto troppo e non se lo meritava. Io non meritavo lei. Fingevo, avevo paura di essere beccato, se non avessi confessato tutto sarei impazzito, ma se lo avessi fatto mi avrebbero cacciato dal Campo Mezzosangue e Alex mi avrebbe odiato a vita. In più facevo fatica a controllare lo spirito di Crono dentro di me. E se mentre ero con lei Crono avrebbe preso il sopravvento su di me? Ero un mostro, nonostante ciò in fondo alla mia coscienza c'era una vocina maligna che mi diceva che stavo facendo la cosa giusta. Riuscì a convincermi.
Era metà agosto, faceva caldo ed ero sdraiato vicino al lago con Alex. Ad un certo punto mi decisi a confessare.
- Devo dirti una cosa... è importante, andiamo nella foresta dove nessuno può sentirci...- lei mi guardò preoccupata e mi chiese:
- Va tutto bene, Luke? -
-No- mi misi in piedi e lei mi strinse la mano dicendomi che per me lei ci sarebbe stata sempre. Sorrisi e la baciai sulla fronte. Ci sedemmo sotto il Pugno di Zeus.
-Quindi qual'è il problema?-
-Io... io sono il ladro di fulmini- dissi tutto d'un fiato.
- Tu cosa?- disse lei mentre gli occhi castani si riempivano di lacrime- Che hai fatto Luke?!- urlò iniziando a piangere. Tentai di abbracciarla, ma si allontanò. Sfilò ľorecchino ďargento che subito si allungò in spada.
- Non farlo mai più- disse puntandomi la spada sotto il mento.
- Non posso farlo-
- Perché?- la pressione delľarma aumentò
- Crono risorgerà e io sarò il più potente di tutti, detronizzerò gli Olimpici-
-Quel mostro ti sta facendo il lavaggio del cervello- dopodiché non mi ricordo cosa successe. Crono aveva preso il controllo...

La figlia di Zeus Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora