La figlia di Zeus

Alex

Mi sentivo osservata: tutti non facevano altro che guardarmi e, in quattro e quattr'otto, si diffuse la voce che Luke mi aveva picchiata. Dopo una quindicina di minuti che la storia andava avanti persi la pazienza e, mettendomi in piedi, urlai:
- Se avete qualcosa da chiedermi fate pure, ma non fissatemi come se fossi un alieno! - dopodiché andai alľarena e iniziai a colpire i manichini uno dopo ľaltro sfogando tutta la rabbia, solo che ľultimo non era un manichino...
- Vuoi uccidermi?- disse Luke fissando preoccupato la spada che gli avevo puntato al collo.
- Mi piacerebbe, così magari ľOlimpo resiste ancora per qualche millennio...-
- Non ricominciare con questa storia- disse mentre il suo sorrisetto spariva
- Perché non vuoi capire che stai sbagliando? Ti ricordi cosa è successo le ultime due volte che qualcuno ha tentato di far risorgere Crono?-
- Le due guerre mondiali-
- Esatto. Vuoi farne scaturire una terza?-
- Tutto per il potere- in quel momento sul suo volto comparve un ghigno maligno.
- Io non ti riconosco più- dissi lasciando la presa e andandomene. Luke mi seguì e mi afferrò il polso.
- Aspetta...-
- Che cosa?-
- Ti amo-
- È una menzogna, è tutto una menzogna e tu sei soltanto un traditore-
- Ti prego, unisciti a me, saremo potenti, conquisteremo il mondo insieme. Non ti voglio perdere...- abbassò lo sguardo, era sincero?
- Mi hai già persa...- risposi più freddamente possibile, ma la voce mi tremò.
- Non ci credi nemmeno tu a ciò che dici-
- Lasciami andare...- mi lasciò il polso e io andai a sedermi affianco a Talia, lei avrebbe avuto una risposta a tutto quel casino...