Alex

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La freccia mi prese in pieno. Caddi al suolo con un tonfo pazzesco. Non ero morta. Sfilai la freccia dal petto.
- Papà mi aveva detto che eri irrequieta e sempre a caccia di guai, ma non pensavo che ti saresti fatta uccidere.- disse un uomo di fronte a me.
- Chi sei?-
- Ercole, al tuo servizio-
- Sai che siamo fratelli, vero?- dissi mettendomi in piedi- Perché non sono morta? Luke mi ha centrata-
- Può ferirti solo se lo fa di sua spontanea volontà e in quel momento era posseduto-
- Ora dove si trova?-
- Zeus lo ha riportato indietro. Come stai Alexandra Jean?-
- Per favore chiamami semplicemente Alex-
- Come vuoi- rispose Ercole scrollando le spalle- Forse è un difetto di famiglia fare cose stupide per coloro che si amano-
- Io non amo Luke!- sbraitai. Ľuomo alzò il sopracciglio( imitandomi) e mi  guardò come per dirmi che non credeva ad una parola di ciò che dicevo.
- Ok, forse un po'-
- Sicura?-
- E va bene, lo amo-
-Ti costava tanto dirlo. Andiamo al Campo Mezzosangue-
Arrivammo al Campo due ore dopo. Entrai nella Cabina 1 e...
- Talia? Sei tu?- dissi guardando la ragazza di fronte a me.
- Sì, sono io- corsi ad abbracciarla e iniziai a piangere.
- Mi sei mancata, dei miei se mi sei mancata!- Talia mi prese il viso tra le mani e disse:
- Sei proprio una bella ragazza- e mi baciò la fronte. Quella sera i festeggiamenti durarono fino al mattino seguente. Talia era tornata, Luke era stato sconfitto di nuovo e io avevo fregato la morte per ľennesima volta. Ma eravamo in guerra e la felicità sarebbe finita presto.
Passò una settimana. Mia sorella si stava abituando al ritmo del Campo, le avevo insegnato a combattere e già se la cavava benissimo.
- Vuoi dirmi che Luke ha tentato di farti cambiare schieramento per più di un'anno?-
- Esatto- risposi parando il colpo di Talia e disarmandola.
- E tu hai resistito fino ad ora?-
- Già...-
- Alexandra!- chiamò Chirone.
-Sì?-
- C'è una lettera per te-
- Mittente?-
- Sconosciuto- aprii la busta e iniziai a leggere:
Ho saputo che sei ancora viva, figlia di Zeus, i miei complimenti. Avete vinto la battaglia ma non la guerra. Distruggerò il Campo Mezzosangue e ľOlimpo, detronizzerò gli Olimpici e salirò al potere. Preparati a combattere, non vivrai ancora a lungo, parola mia.
                   
                                             Luke Castellan

Chiusi la lettera e corsi in bagno. Iniziai a prendere a pugni lo specchio fino a romperlo. Il sangue mi colava lungo la mano, sentii qualche dito rompersi e riaggiustarsi subito. Piansi di rabbia. Alzai lo sguardo su quei pochi frammenti di specchio rimasti e studiai il mio riflesso: come avevo fatto a diventare così fragile?

La figlia di Zeus Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora