La figlia di Zeus

Alex

Vidi gli occhi di Luke cambiare dalľazzurro alľoro, non opponeva resistenza, si faceva manipolare da Crono. Mi tirò un pugno spaccandomi le labbra e sentii il sapore di sangue in bocca.
-Ti sei rammollito nel Tartaro, non è così, Crono? Colpire una povera ragazzina indifesa, non mi sembra un atteggiamento da re dei Titani, o forse hai paura di affrontare un'altro semidio più potente di me?-
- Come osi, piccola dea, rivolgerti in questo modo al più potente dei Titani? Dovresti essere orgogliosa di avermi come nonno- gli sputai. Crono urlò e tentò di colpirmi di nuovo, ma io mi spostai e con un calcio lo mandai per terra. Quando si rigirò era di nuovo Luke. Avrei potuto abbracciarlo e dirgli che lo avrei aiutato, ma ľunica cosa che gli dissi fu:
- Mi fai propio schifo- e me ne andai. Quando fui abbastanza lontana iniziai a piangere. Non cenai, volevo stare da sola. Piansi tutta la notte, fino a sentire il mio cuore frantumarsi in mille pezzi. Non andai nemmeno ad allenamento. Chirone ed Annabeth tentarono di entrare in camera mia per assicurarsi che stessi bene, ma io non glielo permisi. Era ormai pomeriggio quando sentii la voce di Luke fuori dalla porta:
- Alex apri per favore-
- Vattene via!- singhiozzai
- Alexandra Jean Grace apri questa porta!- sbraitò. Nessuno usava mai il mio secondo nome ( tranne in situazioni gravi), nemmeno Luke.
- No! E ora fila alla Cabina 11!-
- Non prima di averti vista! Devo sapere come stai...-
- Male! Ed è tutta colpa tua, stupido figlio di Ermes! Sei uguale a tuo padre: un combinaguai!-
- Io non sono come mio padre, non sono uno schifoso verme che ignora i propri figli nel momento del bisogno!-
- Vedi che non riesci a capire che nessuno di noi ha ricevuto attenzioni dal proprio genitore divino-
- Aprimi...- disse abbassando la voce.
- Dammi una motivazione valida-
- Perché ti amo, ti amo più di ogni altra cosa al mondo. Darei la vita pur di farti sorridere. Una famiglia, te lo avevo promesso...-
- Mi dispiace...-
- Alex, ti prego...- gli tremava la voce, stava piangendo, ma lui era Crono e io una figlia di Zeus... non eravamo destinati a stare insieme. Quella notte non dormii, stavo pensando a ciò che mi aveva detto:" Ti amo più di ogni altra cosa al mondo"  e se invece fosse stato Crono a dirlo per fregarmi? No  lo avrei saputo mai.