Alex

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Mi guardò come se ci fosse qualcosa di davvero bello in me, poi si alzò e mi baciò, ma non era il solito bacio da film era uno tutto nostro. Aprii gli occhi e vidi un ragazzo puntare la spada verso Luke. Mi fece segno di stare zitta, poi notai un minuscolo particolare, una cicatrice sulle labbra: Jason! Luke notò il mio sguardo e nel momento in cui si girò lo buttai in piscina, sfilai ľorecchino e puntai la spada verso quella di Jason, ma ľabbasai subito, lui fece lo stesso e ci stringemmo in un abbraccio strettissimo.
- Mi sei mancato più delľaria!-
- Anche tu, sorellina!- piangevo di felicità.
- Dai, andiamo-
- Perché? -
- Ľunica figlia di Zeus non si vede da questa mattina, altri cinque minuti e scoppia una guerra.- mi afferrò il polso ma io feci resistenza girandomi verso Luke.
- Vai...- fece lui con lo sguardo triste.
- Vieni- afferrai le scarpe e i vestiti e me ne andai con Jason. Qualche ora dopo ero di nuovo al Campo Mezzosangue.
- Tutto come prima, come se non fosse accaduto niente- ripeteva Annabeth mentre piegava il mio vestito nuovo. Mi alzai di scatto lo afferrai e lo infilai, mi allacciai le scarpe e andai alla Casa Grande.
- Chirone... solo per oggi...-
- No e poi no!-
- È il mio compleanno! Dopodiché giuro di non andarlo a trovare mai più.-
- Hai 17 anni, credo che tu possa capire... in questo periodo una relazione tra un eroe delľ Olimpo e un seguace dei Titani non è una cosa sana.-
- Ma è soltanto Luke, lo stesso dodicenne spaurito di cinque anni fa, lo stesso che a quasi diciasette anni dorme  con la luce accesa!-
- Devo vietarti di uscire dal Campo per il resto della guerra...-
- Chirone! Non puoi farmi una cosa simile!-
- Sono costretto, mi spiace Alexandra...- tentò di accarezzarmi la guancia, ma mi scostai.
- Lascia perdere- e me ne andai, la rabbia trattenuta mi bruciava in petto.

La figlia di Zeus Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora