Capitolo 38 (pt. 1)

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Io: *piange per un'ora e mezza*

*si blocca*

Ora sono in un mood perfetto per cominciare il capitolo con la Rosiall

Un anno dopo la guerra, 2019

Beacon Hills

ROSE

Lasciai dondolare le gambe piano, con estrema lentezza, mentre rimanevo seduta sul retro del pick-up staccando tutt'altro che piccoli morsi del mio secondo cheeseburger.
Ero ferma nel parcheggio della scuola dove sembravano esserci infinite più persone rispetto ai mezzi di trasporto che potevano condurle a casa, scrutando con un barlume di curiosità ogni studente che si allontanava dall'edificio con quanta più rapidità possibile.
Li riconoscevo a colpo sicuro quelli che avevano appena concluso l'ultimo anno, perché erano gli unici a muoversi con più calma, con un'inconscia nostalgia, consapevoli che da quel momento tutto sarebbe cambiato.
Per questo notai il gruppetto di amici di Thomas prima ancora che percepissi la sua presenza, la quale veniva prepotentemente sovrastata da quella chiassosa di Nate che correva nella mia direzione, con un visibile sollievo sul volto.
Il ragazzo dai capelli biondi rimase a parlare con i suoi compagni sprizzando malinconia e affetto da tutti i pori, a tal punto che ne sentivo l'odore persino da dove stavo io, mentre al contrario il ragazzo dai capelli neri puzzava quasi di gioia pura.

"È finita!" esclamò, gettandosi teatralmente sulla carrozzeria del pick-up. "Porta via il mio corpo esanime, Rose, non ne posso più."

Spinsi l'ultimo boccone del mio panino contro la lingua, gustandomi il sapore degli ultimi cinque dollari del mio stipendio.

"Monta in macchina e smettila di fare il drammatico, tanto fino a quando Thomas non si scolla dal suo gruppetto non ce ne andiamo." bofonchiai, pulendomi gli angoli della bocca con il pollice.

Mi strinsi nella mia t-shirt rossa per poi stiracchiarmi vistosamente, sotto lo sguardo contrariato di un Nate accaldato e affamato.
Percepii che stava per protestare per cui lo osservai con la coda dell'occhio, senza cambiare particolarmente la mia espressione compiaciuta.

"Non protestare." intimai prima ancora che fiatasse, storcendo il naso percependo l'odore che emanava una ragazza avvicinatasi a Thomas. "E già che ci sei, tira fuori dal baule la mia divisa in modo che possa cambiarmi."

Alzò gli occhi al cielo, nonostante le sue iridi si fossero colorate per un momento di giallo, e si diresse verso i sedili posteriori, dove si trovava ciò che gli avevo chiesto.
Dopo la guerra Nate, Thomas e Luke erano tornati a scuola, il biondo con la spiacevole notizia che la gemella e la loro tutrice erano scomparse in un terribile incidente d'auto, lasciando me e Kim quasi disorientati, senza alcuna normalità a cui aggrapparci.
Ora che Cameron non c'era più, nessuno dei due credeva fosse opportuno organizzare retate contro i Cacciatori con così pochi membri all'interno del branco, così avevamo dato veramente importanza all'invito implicitamente fatto dallo sceriffo di Beacon Hills a tutte le creature soprannaturali: unirsi alla polizia per rendere veramente la legge uguale per tutti.
Kim era un poliziotto prima di essere morso, per cui dovette fare solo un corso di aggiornamento prima di essere integrato. Io, al contrario, avevo frequentato l'accademia di polizia fino a quando un mese prima non mi avevano offerto di entrare a tutti gli effetti a far parte degli agenti 'speciali', in quanto ero di gran lunga la migliore di ogni corso.
Notai che Thomas si era finalmente avvicinato a noi e con un balzo scesi dal pick-up, scrutandolo con occhio attento.

"Smettila di farmi il terzo grado, Rose." mi disse non appena fu abbastanza vicino perché non dovessi nemmeno utilizzare il mio udito potenziato. 

"E chi ha chiesto qualcosa?" replicai con un sorriso, dandogli una pacca sulla spalla. "Non ho bisogno di chiedere nulla."

Con uno sbuffo nasale mi fece capire che avevo ragione, poiché sapevo esattamente cosa frullava in quelle piccole testoline. Thomas era preoccupato per il fatto di doversi allontanare da Beacon Hills per frequentare l'università, Nate doveva dare l'esame per farsi ammettere ad aeronautica una volta finito il liceo e Luke era stato ammesso alle scuole superiori con due anni di anticipo, facendogli risultare molto difficile integrarsi.
Avevamo tutti i nostri problemi e di certo non aiutava il ragazzo dai capelli blu che tentava di essere una brava casalinga non avendo mai fatto delle faccende prima di allora. Aveva fatto esplodere il microonde lasciandoci dentro un cucchiaino di metallo giusto qualche giorno prima...

Facciamola finire beneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora