Un nuovo inizio.

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Emma
Una nuova vita mi aspettava in quel luogo così diverso dalla mia piccola isola, un luogo che mi era sempre sembrato tanto grande ed irraggiungibile.
Ebbene sì. Ero finalmente riuscita ad entrare in una delle scuole di musica più prestigiose d'Italia, prima classificata a Roma.

Sarei andata a vivere a casa di mia zia dato che abitava a Roma e avrei trascorso con lei i miei anni di studio.
Stare così lontano dalla mia famiglia non sarebbe stato di certo facile, era sempre stata un punto di riferimento per me e veniva prima di tutto. Mia madre mi sarebbe mancata più di tutti, la ritenevo la figura materna perfetta e che tutti avrebbero desiderato. Grazie a lei avevo iniziato a studiare canto e mi ero subito appassionata, non le sarò mai grata per questo. Aveva dato uno scopo alla mia vita.

In Italia, sfortunatamente, non conoscevo nessuno al di fuori di mio cugino Filippo, grande un anno più di me.
Tutta quella realtà mi spaventava. Andare a vivere in un paese del quale conoscevo pochissimo la lingua non sarebbe stato facile. Mio padre aveva sempre insistito a farmi studiare l'italiano perché era convinto che nel futuro sarebbe stato utile e, fortunatamente, gli diedi ascolto. Il mio livello di italiano era comunque molto basso perché i miei studi erano durati un anno, nel quale avevo imparato solo le basi.

Una cosa che mi rattristiva in particolare modo era che sarei stata lontana anche dal mio ragazzo Keanu. Stavamo assieme ormai da 3 anni e passavamo la maggior parte del tempo assieme. Anche lui era un punto di riferimento, una delle persone più importanti per me. Quando avevo bisogno era sempre al mio fianco e mi aiutava in qualsiasi situazione.

Nonostante tutta la paura che provavo, ero veramente curiosa di quello che mi stava aspettando e avevo una voglia matta di fare ciò che amavo più nella vita. Mi avrebbe aiutata senz'altro in ciò che avrei voluto fare da grande. Ancora non avevo le idee chiare ma ero certa che la musica sarebbe stata il centro di tutto.

Arrivai in aeroporto e trovai mia zia pronta ad abbracciarmi. Non la vedevo da tantissimo e fui entusiasta di poterla finalmente riabbracciare.
Mio zio non l'avevo mai conosciuto perché aveva deciso di abbandonare mia zia quando rimase incinta. Onestamente, non mi interessava nemmeno di conoscerlo, non lo meritava.

E: Ciao zia! - esclamai entusiasta prima di abbracciarla.
Z: Mio Dio Emma! Quanto sei cresciuta! L'ultima volta che ti ho vista eri una bambina!
Era felice quanto me di vedermi e mi bastò per essere accolta nel migliore due modi.
E: Ma Fil? Dov'è? - chiesi curiosa non vedendolo.
Non mi aspettavo di certo una festa, ma non vederlo lì mi deluse un po'. Nonostante la distanza eravamo rimasti abbastanza in contatto e mi aveva sempre detto che non vedeva l'ora di rivedermi.
Z: ha preferito aspettarti a casa - mi spiegò lei.
Le risposi con un sorriso, era meglio non aggiungere altro.

Arrivammo a casa dopo un'oretta e quando entrai Fil mi venne subito ad abbracciare. Ricambiai l'abbraccio molto volentieri. Mi era mancato veramente tantissimo, non ci vedevamo da quando eravamo bambini.

F: guarda un po' chi si vede! - esclamò divertito.
E: la ragazza che non sei venuto a prendere in aeroporto - ribattei scherzando.
F: scusa Emmina ma c'era qui Bio e non volevo lasciarlo da solo - si giustificò.
Non capendo la sua affermazione feci involontariamente un'espressione che lo divertì molto e solo quando si spostò notai seduto sul divano un biondino ossigenato che mi stava guardando altrettanto divertito. Imbarazzata dalla situazione cambiai argomento chiedendo a Filippo un po' di cose e iniziai così una conversazione.

S: Bro, meglio se vado! Ci becchiamo stasera - disse il ragazzo con un forte accento romano.
F: ma va fra! Resta qui a cena e poi stasera ci facciamo un giro con Emma.
Sbarrai gli occhi al sentire quella frase.
Anche se non comprendevo bene l'italiano ero certa di aver capito e mi stupì molto il fatto che volesse introdurmi nella loro cerchia di amici, ma ero allo stesso tempo un po' contraria.
E: Tranquilli, io resto anche a casa. Vado a sistemare le mie cose in camera. Ci vediamo a cena!
Mi affrettai a salire le scale per dirigermi in quella che sarebbe stata camera mia per i prossimi anni.
Sistemai le mie cose negli armadi e non persi tempo per inviare un messaggio alla mia famiglia e a Kenau avvisandoli di essere arrivata.

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