HEARTACHE

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Esattamente come ho detto a James, sono intenzionato a giocare bene le mie carte e così sviluppo un piccolo piano per rivedere Susan, e per far risultare l'incontro del tutto casuale: la proprietaria della biblioteca ha un cocker spaniel che porta spesso con sé, dal momento che non può lasciare l'animale da solo per diverse ore consecutive.

Così, quattro giorni dopo, mi offro volontario per portare a passeggio l'animale durante la mia pausa pranzo.

Ho solo un'ora a mia disposizione, e dal momento che non sono intenzionato a tornare in biblioteca senza aver ottenuto dei risultati concreti, cammino a passo veloce alla ricerca del quartiere in cui abita Susan, seguito dal cocker che trotterella vicino alle mie gambe, e che di tanto in tanto si ferma per annusare un albero o un idrante rosso.

Quando riesco a trovare il quartiere giusto, lancio delle rapide occhiate ai diversi numeri civici, ripetendoli a bassa voce, finché non individuo quello che appartiene all'abitazione di Susan, lo stesso che ho scritto sul foglietto stropicciato che stringo nella mano destra, e mi soffermo a guardarla: si tratta di una graziosa villetta a due piani, con un piccolo giardino ben curato; forse è fin troppo spaziosa per una madre single ed i suoi due figli piccoli, e questo mi fa sorgere il concreto dubbio che, forse, non sia così sola come immagino.

Anche se ha detto di non essere sposata, forse ha ugualmente un compagno con cui convive.

Lo stesso da cui ha avuto Zack e Gracey.

Mi trattengo ancora per qualche minuto, con la speranza di riuscire a scorgerla, ma alla fine mi arrendo e ritorno sui miei passi, o rischio di tornare a lavoro in ritardo.

La fortuna, però, sembra volermi assistere un'altra volta, perché incontro la donna che mi ha letteralmente stregato, in compagnia del figlio, proprio mentre mi allontano dal quartiere; fingo di non vederla, per non creare sospetti, e reagisco con sorpresa quando si avvicina a me.

"A quanto pare il mondo è davvero piccolo" commento, rivolgendole un sorriso "questa è già la... Seconda volta che ci vediamo?"

"Terza, se consideriamo l'incontro alla Fiera".

Commetto volontariamente il piccolo errore di memoria, perché sono curioso di sentire la sua risposta, ed il fatto che non esita neppure un istante a correggermi, con il numero esatto d'incontri che abbiamo avuto, è un punto a mio vantaggio: se ha già un ricordo così nitido di me, nonostante i numerosi impegni che ha come madre, è perché sono riuscito a colpirla.

"Si, giusto, tre volte"

"Posso accarezzarlo?" mi domanda Zack, senza smettere di guardare il cocker, e quando gli do il permesso di farlo, s'inginocchia subito sul marciapiede e passa la mano destra sul pelo morbido e lungo dell'animale; a sua insaputa, il ragazzino mi ha appena dato uno spunto per iniziare una conversazione con sua madre.

"Voi non avete animali?"

"Ohh, no... No... Niente animali... Rischierei di andare completamente fuori di testa se dovessi occuparmi di un cucciolo. Tra Gracey, Zack ed il lavoro non ho neppure il tempo di riposarmi per qualche minuto"

"Perdonami se sono invadente, Susan, ma il tuo compagno non ti aiuta con le faccende domestiche e con i bambini?" chiedo, perché finalmente si presenza l'occasione perfetta per scoprire se è davvero una madre single o se c'è già un altro uomo nella sua vita.

"Io non ho un compagno, e non vedo da molto tempo il padre dei miei figli. È complicato da spiegare" mormora, sistemandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio sinistro; capisco di essermi introdotto in un argomento delicato e troppo prematuro d'affrontare, e così faccio un passo indietro, dicendole che la mia pausa è ormai finita e che devo rientrare in biblioteca in orario, altrimenti potrei passare guai seri.

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