EPILOGO: GOODNIGHT, DOCTOR

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A Fox River i detenuti non sono sempre rinchiusi nelle loro celle.

In realtà, ci sono diverse attività socialmente utili che possono svolgere per riempire il loro tempo libero.

Ci sono i capannoni da riparare e ridipingere, in cortile.

Ci sono i rampicanti da estirpare e l'erba da tagliare con cura, sempre in cortile.

Ci sono i piatti, i vassoi, le pentole ed i pavimenti della mensa da pulire e lucidare alla perfezione.

In questo modo, coloro che hanno una piccola pena da scontare hanno più possibilità di trovare un lavoro quando torneranno ad essere uomini liberi.

A Fox River c'è perfino una piccola officina in cui non manca nulla: morse, cacciaviti, martelli, frese, occhialini protettivi, guanti, piedi di porco, tronchesi; un vero e proprio angolo di paradiso controllato costantemente da telecamere funzionanti ventiquattro ore su ventiquattro.

Ma le telecamere, si sa, proprio come i secondini vedono solo ciò che vogliono vedere loro.

Passo la mano sinistra su una grata di anelli metallici, per avvisare l'uomo che sta lavorando della mia presenza, e varco la soglia d'ingresso della piccola stanzetta; Chris spegne la fresa che ha in mano, si toglie gli occhialini protettivi e mi rivolge un largo sorriso.

"Che cosa posso fare per te, T.?" mi domanda, ed io gli faccio cenno di avvicinarsi.

"Ho voglia di... Massacrare qualcuno" mormoro, con le labbra che sfiorano il suo orecchio sinistro "ma voglio farlo lentamente e nel modo più doloroso possibile, al punto che questa persona arrivi a chiedermi di finirla ma... Non voglio che succeda"

"Sei venuto nel posto giusto. Credo di avere capito a chi ti stai riferendo e credo anche di avere ciò di cui hai bisogno" risponde prontamente Trokey: si allontana da me, s'inginocchia sul pavimento e prende una piccola scatola metallica da sotto un mobile, da cui tira fuori un coltello con diversi riccioli metallici che adornano la parte affilata della lama "osserva questa meraviglia, T., io lo chiamo 'Lo Sbudellatore'. Vedi questi piccoli riccioli metallici? Quando impianti la lama nello stomaco del malcapitato, questi si attaccano alle budella e le trascinano fuori. In questo modo lui vedrà il suo stesso intestino perché la ferita non è letale, almeno finché non s'infetta".

Mi passo la lingua sulle labbra, e nella mia mente vedo già Scofield a terra, con una ferita che gli squarcia il ventre, che mi supplica di risparmiargli la vita, mentre un rivolo di sangue gli scende lungo il mento, dando origine ad un curioso contrasto con la sua pelle pallida e con i suoi occhi chiarissimi.

Sento un brivido di eccitazione percorrermi tutta la spina dorsale, e mi mordo la punta della lingua; il mio sottoposto mi passa l'arma ed io la osservo, con attenzione, sotto la luce del sole.

"Meravigliosa. Assolutamente meravigliosa. L'unica cosa che mi dispiace è che avrò qualche problema a scoparmi il pesciolino quando avrà le budella fuori dalla pancia" commento, prima di nascondere il coltello nella copia della bibbia che ho portato con me; sto per uscire dall'officina, ma mi blocco vicino alla soglia della porta "la tua mente malata m'inquieta, Trokey"

"Si, lo so, T." si limita a dire lui, indossando nuovamente gli occhialini protettivi.

Scuoto la testa ed esco finalmente in cortile, dove vengo raggiunto da un detenuto.

Non si tratta di un altro membro del mio gruppo, ma bensì del compagno di cella di Michael: un giovane uomo portoricano di nome Fernando Sucre.

Alabama's Monster; Prison Break (✔️) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora