Avere sedici anni non è semplice.
È un'età in cui il tuo corpo ed il tuo carattere sono in continuo mutamento, e tutto succede così rapidamente che non sai neppure dove sbattere la testa.
Ma, soprattutto, è un'età in cui i ragazzi e le ragazze iniziano a guardarsi in modo diverso; in cui si avvertono le prime pulsazioni sessuali.
Proprio per evitare spiacevoli ed imbarazzanti incidenti, la palestra della scuola è dotata di due spogliatoi separati con cura: quello per i ragazzi si trova vicino all'entrata dell'edificio, mentre quello per le ragazze è situato poco lontano da un ripostiglio per gli attrezzi da ginnastica e per i palloni.
Addirittura, come ulteriore precauzione, sono stati stabiliti due momenti diversi per la lezione di educazione fisica: noi dobbiamo farla alla terza ora del mercoledì, loro alla prima del giovedì.
Così, proprio un giovedì mattina, anziché andare in classe, raggiungo la palestra insieme a James.
"Che cosa vuoi fare?" mi chiede, mentre chiudo la porta senza farla cigolare.
"Voglio divertirmi un po' e sono sicuro che neppure a te dispiacerà. Muoviamoci, ormai saranno qua a momenti e non possiamo rischiare di essere visti" rispondo, in un sussurro, prima di fare un cenno con la mano destra; raggiungiamo lo spogliatoio delle ragazze e, per la seconda volta, apro e chiudo la porta senza fare rumore.
Resto un po' deluso da ciò che vedo: mi aspettavo qualcosa di diverso, ed invece il loro spogliatoio è identico al nostro.
Ed esattamente come nel nostro, ci sono due file di armadietti grigi in cui si possono riporre i vestiti e gli asciugamani.
"Lo sai che se ci beccano qua dentro veniamo sospesi, vero? Che cosa vuoi fare? Nasconderti in un armadietto?"
"Si, esatto"
"E se una ragazza apre proprio l'armadietto in cui siamo nascosti?"
"Forse dovresti iniziare a guardare il lato positivo delle cose" dico, con un sorriso, ripetendo la frase che lui stesso ha pronunciato qualche giorno prima; apro l'anta di un armadietto e, a fatica, riusciamo ad entrare entrambi ed a richiuderla.
L'oscurità ci avvolge, ad eccezione di alcuni spiragli di luce che entrano da tre fessure situate sull'anta dell'armadietto.
"E adesso? Che cosa facciamo?"
"Aspettiamo. Ormai le ragazze saranno qui tra pochi minuti".
Nel momento stesso in cui termino la frase, la porta dello spogliatoio si spalanca e sento alcune risate femminili, seguite da parole e commenti pronunciati a bassa voce.
Socchiudo le labbra ed avvicino gli occhi alle fessure, James fa lo stesso, ed entrambi osserviamo in silenzio le ragazze della nostra classe che si preparano per la lezione di ginnastica: le gonne ed i maglioncini che indossano finiscono presto sul pavimento, o sopra alle banche, e tutte loro restano con addosso solo gli slip ed il reggiseno.
Sento la gola incredibilmente secca, e sono costretto a deglutire ed a coprirmi la bocca con una mano per non lasciarmi scappare un gemito; improvvisamente il caldo all'interno del piccolo abitacolo diventa insopportabile, ma non posso spalancare la porta ed uscire per prendere una boccata di aria fresca, altrimenti andrei incontro alla mia stessa sospensione.
Vengo riportato alla realtà da una gomitata di mio cugino e spalanco gli occhi quando mi accorgo che una ragazza sta per aprire proprio l'armadietto in cui siamo nascosti: fortunatamente c'è una maniglia anche all'interno e così sia io che lui l'afferriamo prontamente.
STAI LEGGENDO
Alabama's Monster; Prison Break (✔️)
FanfictionPREQUEL DI 'LIKE A PRAYER'. "Non stiamo parlando di pazzia, ma c'è il serio rischio che quel seme possa depositarsi e germogliare, signora, se non interveniamo in tempo. La società rischierebbe di doversi occupare, un giorno, di un soggetto pericolo...