Oggi parlavo con mia madre in cucina.
Avevamo appena sentito al telegiornale
un avvenimento particolare
e raccapricciante,
ma che purtroppo si presenta
sempre più frequentemente
nello scenario dell'esistenza umana.
Una ragazza era stata perseguitata
dal suo amato e uccisa a mani nude,
e con varie coltellate.
Il petto le era stato squarciato
senza il minimo ritegno.
Mia madre,
la quale è molto suggestionabile e sensibile
nei riguardi di questo genere di notizie,
si è lasciata accompagnare
e sfogare da qualche lacrima,
mentre mi ha guardata per un istante.
"Sai, ho paura."
"Di cosa?" Ho esclamato
con un'espressione di confusione sul volto.
"Di quando ti innamorerai."
Mi ha risposto lei
tornando ad osservare
la televisione con aria sconvolta.
"Oh, di questo ho il terrore anch'io."
Era vero.
Non mi ero mai sentita
come le altre ragazze
con cui parlavo quotidianamente a scuola.
Non mi ero mai rispecchiata
nei discorsi riguardo ai loro fidanzati,
o sul fatto
che avessero tanta fretta
di mettersi con qualcuno.
Ero sempre stata della filosofia
che se fosse arrivato l'amore,
lo avrei capito.
Adesso ancora non lo so,
a dire la verità.
"Penso che quando ti innamorerai,
lo farai intensamente.
A tal punto che sarà difficile per te,
se non impossibile,
stare al passo dell'amore."
Mia madre era da sempre
stata molto premurosa nei miei confronti,
ma non avrebbe
mai potuto proteggermi
dalle delusioni della vita.
"Credo che nessuno ci riesca."
Ho affermato io convinta,
prendendo in mano la forchetta
e riflettendo su quelle parole.
E adesso se ci ripenso
ho paura di quella frase.
A volte le affermazioni più vere
invece che rassicurare,
terrorizzano ancora di più.
Ti scuotono nel profondo
e ti fanno tremare,
rimbombano ripetutamente nel cervello.
Ciò deriva dal fatto
che la verità molte volte fa male,
ma è indispensabile.
Essa torna sempre,
anche se non lo si vuole.
La verità è un aspetto della vita
preso poco in considerazione.
Le persone hanno paura
di manifestare le loro sensazioni,
ma soprattutto i loro pensieri.
Io avevo, e ho paura dell'amore.
È un sentimento sconosciuto per me,
ancora un terreno ignoto
che non ho il coraggio,
né l'occasione di calpestare.
Ci vuole esperienza sì,
ma non solo quella.
Si possono vivere innumerevoli
storie d'amore,
ma poche sconvolgono
la tua intera esistenza,
se non una sola.
E dal momento che l'amore arriva,
colpisce con tutta la forza che possiede.
Mia madre aveva ragione,
sotto un certo punto di vista.
Almeno secondo la mia opinione però,
la mia inesperienza sull'argomento
non avrebbe significato granché.
Essa non avrebbe comportato
la mia reazione
riguardo ai miei futuri sentimenti per qualcuno.
Forse mi sarei fidata facilmente
una volta che sarebbe arrivato l'amore.
Mi sarei lasciata trasportare
come una foglia autunnale
sospinta dal vento.
I miei giorni sarebbero stati luminosi
come una miriade di stelle
in una notte dal cielo terso.
Forse sì,
ma chi poteva saperlo?
D'altronde non ne ero sicura neanch'io.
Perché pensare sempre al peggio,
e non cercare per una volta
di essere ottimisti.
"Mamma staremo a vedere.
Magari hai ragione, magari no.
Starò attenta, questo te lo prometto."
Ma nel profondo urlavo a me stessa:
quando l'amore entra in gioco,
a volte l'attenzione non basta.
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L'amore come lo vedo io
RomanceIN REVISIONE Da sempre mi ero sentita un silenzio nel buio più totale. Mi avevano avvertita di stare attenta all'amore Poi lui era arrivato, e mi aveva detto quella notte in riva al mare "Sai non ho molto da donarti. Non ho nulla a cui aspira...