"Ti prego adesso basta.
Non ne potevo più.
Mi nascondevo tra i nostri tormenti
e fingevo di non vederli,
ma non mi sentivo libera,
non mi lasciavo andare insieme a te.
Ero trafitta da un nodo alla gola,
da una forza incontestabile.
Dove eravamo finiti noi due?
Noi due dovevamo vincere
contro un miliardo di avversità,
era questo quel che sapevo con certezza.
Ma le certezze apparivano
talmente fragili,
e poco durature.
Ero oramai restia
nel fidarmi di esse.
E invece mentre ci trovavamo
in quella camera da letto
ognuno aveva la testa
da un'altra parte.
Tu a cosa stavi pensando?
Mi stavi veramente guardando,
oppure stavi fingendo?
Dio, quanto eri lontano.
Non avevo proprio capito nulla.
Anche quel giorno
mi volevi mandare via.
Stavi aspettando il momento giusto,
ma non arrivava.
Io avevo iniziato a parlarti,
ma tu neanche ascoltavi.
Eri negli abissi, ed eri solo.
Io cercavo un modo
per aggrapparmi a te,
ma tu mi stavi già mandando via.
"Sai...si è fatto tardi."
Quel giorno me lo stavi dicendo
in maniera gentile.
Avevo alzato un sopracciglio
ed ero rimasta sbigottita.
Tra un giorno solo
avremmo fatto un anno e un mese,
ma la nostra relazione,
quella autentica e sincera,
era già finita
probabilmente da tempo.
Ma non ti avrei lasciato.
Era esattamente quello che volevi,
ma ti era domandato
cosa volessi anch'io?
La nostra storia
era diventata incredibilmente egoista
che mi sentivo eccessivamente
frustrata e amareggiata.
Facevamo l'amore
con la paura di entrare
in contatto sul serio
con le nostre anime.
Eravamo come finestrini
di un'auto scura sbarrati,
non potevamo fare niente
per entrare in comunicazione.
Avevo voglia di urlarti contro
mentre assumeva
quella solita espressione
di distacco e di finta impassibilità.
Le persone dall'esterno
non se ne accorgevano.
Credevano che fossi migliorato,
che io ti stessi aiutando
a superare il lutto.
Ma no.
Stava capitando tutto il contrario.
Per la prima volta dopo tempo immemore
mi avevi fatto sentire inadeguata.
Per la prima volta nel nostro rapporto
ero quella fuori posto,
che avrebbe dovuto andarsene
per evitare di combinare un casino
e provocare un disastro
di dimensioni spropositate.
Ricominciai a vestirmi un'altra volta,
e mi voltai mentre
tu mi guardavi
senza il minimo sentimento.
Dove era finito tutto
quel tuo desiderio nei miei confronti?
Non potevo combattere contro di te,
avresti finito con l'ammazzarmi.
Ma era questo forse il nostro destino.
Come potevi farmi questo?
Come potevi farci questo?
Era incredibile, impressionante forse.
Io mi uccidevo d'amore,
ma era come guardare
attraverso uno specchio rotto,
un volto senza il suo sorriso.
Ogni giorno che imboccavo
la strada per andare
a casa tua io ci speravo.
Mi auguravo che tornassi
quello che eri un tempo.
Ma mi rendevo conto
che sarebbe stato impossibile.
Mi bastava solamente condividere
della passione vera,
quella generata dall'amore divampante. Eppure sembrava che
la ruota si fosse fermata,
che tutto fosse finito.
Che senso aveva
continuare in questo modo?
Lo avevo pensato costantemente
negli ultimi giorni,
ma sentivo il dovere di rimanere.
Non avevo il coraggio,
né la forza di lasciarti andare.
E adesso dovevi dire qualcosa,
perché io non sapevo più che fare.
Avevamo smesso di battere
i nostri cuori all'unisono,
avevamo smesso di guardarci
con quell'intensità tale
da distruggere qualsiasi grattacielo.
Potevamo dare fuoco
a miliardi di distese
e praterie sconfinate,
con la nostra passione.
Adesso invece che cosa
eravamo in grado di fare?
Sapevo solamente
che non riuscivo nemmeno a parlarti.
Eri un muro chiuso,
ti eri circondato di agonia
e adesso eri divenuto irriconoscibile.
Io potevo aspettarti anche in eterno,
ma adesso mi dicevi di andarmene,
con quel tono di voce
che non riuscivo più a sopportare.
Me ne andai,
ma sarei tornata il giorno dopo
e mi avresti urlato contro
ancora per una volta.
Un ciclo infinito
che non riuscivo ancora a spezzare.
Un incubo infernale
che si ripeteva di continuo.
Solo l'amore avrebbe potuto
tirarci fuori da quella situazione.
Ma tu avevi deciso di ignorarlo.
Tu avevi smesso di capire
che cosa significasse."
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L'amore come lo vedo io
RomanceIN REVISIONE Da sempre mi ero sentita un silenzio nel buio più totale. Mi avevano avvertita di stare attenta all'amore Poi lui era arrivato, e mi aveva detto quella notte in riva al mare "Sai non ho molto da donarti. Non ho nulla a cui aspira...