La forza

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Edifici stretti come le mura
che ho eretto intorno a me.
Dove sarò in futuro?
A che cosa mi sta portando questa marea di errori
che mi impedisce di proseguire?
Ho il terrore di impazzire e di essere trascinata dagli altri, lontana dai miei veri desideri. Ho paura di ascoltare altre voci, mi spavento solo a pensare
che mi zittisco
solo per compiacere qualcuno che non sono io.
Ho paura di aver perso
la stima nei miei confronti,
affronto quest'incubo
ma senza alcuno spirito.
Perché sì, non tutti sono forti.
La forza proviene dall'interiorità,
ma anche dalla stima, dall'amore degli altri.
La forza proviene dalla stanchezza delle volte,
dal riflesso dello sguardo
di coloro che credono in te.
Ma io sono debole.
Io sento che nessuno abbia voglia di combattere per me.
Non parlo di possesso,
ma parlo di amore
per la propria persona,
di ammirazione e bene.
Debolezze.
Emergono come radici che spezzano il cemento e fuoriescono dalle strade.
Debolezze che
cadono come pioggia,
come grandine che fa male,
fa male da morire.
Debolezze che suscitano
una crisi,
una serie di contrapposizioni interiori che portano alla follia.
Complessi che ogni giorno tornano più intensi di prima.
Non è forte il dolore?
E come si riesce a trarre la forza da esso?
Più ti sforzi a pensarci e più la ragione si perde,
il malessere aumenta
e non ti lascia spazio.
Si attanaglia come una corda intorno ad una gola spezzata,
e tu vorresti fuggire.
Ma la forza dov'è?
Debolezza,
è tutto ciò che vedo
quando tu torni a casa
e spacchi una bottiglia vuota davanti a me
contro il tavolo.
Debolezza,
quando mi picchi
perché cerco di scappare da te, da quella casa dove scorgo
solo macerie e fiamme.
Debolezza,
mentre il letto cigola
e tu sei sopra di me,
anche se non voglio
già da tempo
e tremo per il terrore
di sognare i tuoi occhi di notte,
e di guardarli mentre godi
a sapere che io stia soffrendo.
Debolezza,
mentre rifletto nelle notti insonni e tu sembri dormire
senza troppi rimorsi,
senza tutti i sensi di colpa
che dovrebbero assalirti
con il solo osservarmi.
Debolezza,
poiché ho la consapevolezza che tu vivi sereno
perché sei oramai in una spirale, un circolo angosciante
che ti inghiotte,
e che ti rende
succube del dolore.
Ma sì, la forza la vedo attraverso te,
tramite tutti i lividi che mi hai provocato.
Ma sì, ti dico grazie.
Perché forse sarà tutto il dolore la chiave della mia forza.
La debolezza non si distrugge, ma si conserva e si trasforma
nella forza più grande.
Dall'Inferno al Paradiso
si passa con un soffio di vento.
Le nubi si diradano
con un solo raggio di Sole.
La forza la trovo nel dolore che mi hai provocato,
la trovo nello sguardo di colui che mi ha sempre amata, ma per un momento ha peccato in un istante di debolezza, e ha tradito sia me che lui.
Ma sì,
ci troviamo in un punto statico
e al tempo stesso estremamente dinamico.
Ma sì,
la forza la trovo
anche in me stessa,
perché so che cambierò,
so che fuggirò
da questo supplizio,
e ti lascerò a marcire
in questo ciclo
che non sai gestire,
e che ti sforzi di comprendere con il sesso e la violenza.

L'amore come lo vedo ioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora