Lettera del 7 luglio 2018, Isola di Ponza.
A Marco.
"Persa nella confusione
e nella titubanza,
tra passi incerti
per arrivare a te,
e quelli spediti
perché so che ti trovi
lì davanti,
io procedo come se stessi
zoppicando e correndo
al tempo stesso.
Come un cavallo indisciplinato
che deve guidare una carrozza,
io vado avanti
perché so che non posso fare altrimenti.
Ci sei tu,
come posso evitarlo
dopo che ti ho sognato per tutta la notte?
Ti desidero sempre di più,
e appena mi sfiori la gamba
con la tua a cena
io dimentico tutto.
Voglio esprimere
tutti i miei sentimenti,
ma sono passati solo pochi giorni.
Viviamo nella stessa città,
ma quest'estate finirà
tra poche settimane.
È inutile
fingere di non saperlo.
Vorrei viverla con te,
ma non riesco a capire
se tu lo vuoi davvero.
Ti ho visto baciare un'altra,
ieri sera.
Mi è caduto il mondo addosso.
Forse avevi bevuto,
ma non è una giustificazione.
Non provi niente per me,
devo cominciare a rassegnarmi.
Ti vorrei dimostrare
che non me ne importa niente,
ma non è vero.
Io vorrei soltanto che tu mi amassi.
Io vorrei soltanto amarti con libertà.
Guardarci a cena a distanza
non mi basta più.
Quel gioco di sguardi
che sappiamo di fare solo noi
non mi basta più.
Io voglio toccarti,
voglio stare con te.
Tu mi fai impazzire,
e vorrei prendere un rischio.
Ma quel bacio di ieri
che ho visto davanti a me
mi ha bloccata nuovamente.
Quel bacio che hai dato ad un'altra,
quando avrei voluto che potesse essere destinato solo a me...
Che cosa devo fare?
Devo fidarmi di me stessa
e di come mi guardi,
di come mi parli,
e delle attenzioni che dai a me,
o della realtà che
mi è piombata addosso
ieri sera,
davanti a casa mia,
come un macigno impossibile da sollevare?
Penso di fidarmi
più di quello che ho visto,
che di quello che provo.
So di vederci male,
l'amore rende ciechi.
Ma so solo che
quel bacio l'ho visto.
Non so se per te
sia stato un gesto
senza significato o meno,
so soltanto che ha comportato
al cambiamento del mio atteggiamento
nei miei confronti.
Adesso sono persa nella confusione,
non so come comportarmi
per la prima volta.
Che devo fare
per riuscire a capirci qualcosa?
Adesso cammino esattamente
dove ti ho incontrato.
Sono sola, ed è notte.
Sento dei passi dietro di me.
Mi giro lentamente
e spero di vedere te.
Ma in realtà è un uomo più grande.
Comincia a disturbarmi,
dopo che avevo cercato di allontanarmi
a passi spediti.
Inizio ad avere paura.
Non ne sarei uscita da sola,
da quella situazione terrificante.
Ero stata un'irresponsabile
ad uscire a quell'ora
della notte in spiaggia da sola,
ma era stato
come se un istinto primordiale
avesse guidato i miei passi.
Lui prova a toccarmi,
ad abbassarmi la spallina della canottiera.
Io sono disgustata,
ma non riesco a spostarmi.
Lui è troppo forte.
Mi viene da piangere,
ma poi arrivi tu
e dici che sono la tua ragazza
e che dobbiamo andare via.
Lo spintoni lontano da me,
lo fai cadere tra la sabbia,
mentre lui impreca
e scappiamo via.
L'adrenalina mi esplode nel petto.
Non appena ci fermiamo
cerco di realizzare.
Mi sfiori il volto
e mi asciughi quest'ultimo
dalla lacrima
che lo stava percorrendo.
Io chiudo gli occhi
mentre tremo
e ti abbraccio spontaneamente.
Scoppio a piangere,
mentre tu mi accarezzi la schiena.
Quel momento
sembra durare per sempre.
Capisco di amarti,
anche se ti ho visto
la sera precedente con un'altra.
Tu mi prendi per i fianchi
e io porto le mie braccia
sulle tue spalle forti,
e con le mani
ti accarezzo i capelli ispidi
del retro del tuo collo.
Mi fissi gli occhi pieni di disperazione
e poi le labbra,
quasi con tormento,
e con un impeto
che non ti avevo mai visto
attraversare gli occhi scuri.
Ti vedo poi titubante,
e io nel frattempo
muoio di confusione.
Che cosa intendi fare?
Perché proprio adesso?
Mi sfiori quasi le labbra con le tue,
mentre io tremo d'impazienza,
di paura e di desiderio.
Ma poi ti fermi.
Ti guardo,
persa nella confusione.
E tu affoghi nella confusione
e nella titubanza insieme a me,
proprio perché sai che è sbagliato,
ma non ne puoi fare a meno.
Questo non è il ricordo che ho di te.
Ci sarà solamente la notte successiva.
Quella che ha dato inizio a tutto."
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L'amore come lo vedo io
RomanceIN REVISIONE Da sempre mi ero sentita un silenzio nel buio più totale. Mi avevano avvertita di stare attenta all'amore Poi lui era arrivato, e mi aveva detto quella notte in riva al mare "Sai non ho molto da donarti. Non ho nulla a cui aspira...