Non so per quale stupida legge, ma ho conciliato il sonno solo alle 3 del mattino.
Forse sarà stato per il letto nuovo o semplicemente l'immagine di quel ragazzo che vagava con lo skate ... Ciò non è fantastico considerando il fatto che mi dovrei svegliare alle 8. Già ... alle 8.
Mia madre ha organizzato una sorta di tour della città prima che inizi la mia prima settimana scolastica. Secondo lei conoscere la città è "un passo avanti per ambientarmi", e potrei fare nuove amicizie e anche dello shopping, perché pensa che il mio abbigliamento sia troppo vintage, ma io vorrei semplicemente dormire ...
Come previsto, i miei pensieri mattutini vengono interrotti da Susannah, mia madre, che alle 8 in punto si fionda in camera mia urlando come un' adolescente eccitata: << Darla Smith, esci dal letargo, alzati e scendi a fare colazione. Ci aspetta una giornata piena! >> e se ne va saltellando, lasciando la porta socchiusa ... CHE NERVI. Non ci vuole tanto a chiudere una dannata porta!
Con tutto l'entusiasmo possibile, che equivale a zero, mi alzo dal letto, mi vesto e scendo a fare colazione, ovviamente non preparata da mia madre ma da ... no aspettate ... CHI È QUESTA? Una signora non molto anziana, bassa, carnagione mulatta, con i capelli ricci di colore nero, proprio come i suoi occhi ... devo aver fatto una faccia non molto carina, visto che la signora mi rivolge un sorriso rassicurante e si presenta:
< <Salve signorina, sono Patricia e sono la vostra nuova domestica. >>
Confusa mi presento anche io: << Salve sono Darla. È un piacere conoscerla. >>
Mi siedo al tavolo e verso il latte nella tazza.Appena finito di fare colazione mia madre mi chiama per uscire e quando siamo fuori decido di affrontare l'argomento "domestica".
<< Dai mamma sul serio? Una domestica? Non hai un lavoro, hai tutte le carte in regola per fare la madre e la casalinga, perché non usi Portland per riscattarti nel tuo ruolo da madre? Hai già trascurato me e Olimpia, non farlo anche con Archie. >>
Mi aspetto una sfuriata, invece mi lancia uno dei suoi trucidi sguardi e continua a camminare verso l'auto.
Il silenzio è opprimente, non ho mai avuto una vera conversazione con mia madre e la cosa mi dispiace, ma neanche lei si sforza di parlarmi, perciò va bene così.Dopo una ventina di minuti sono di fronte ad una spa, prevedibile.
Mia madre sembra molto felice di essere qui a farsi massaggiare e cospargere di oli profumati, mentre io non ne sono per niente esaltata.Dopo ben tre ore finalmente usciamo. Sono tutto tranne che rilassata. Ascoltare tutte quelle signore divorziate parlare dei loro mariti e delle loro avventure notturne non è stato d'aiuto per prendere confidenza con questa città, quindi spero solo che la prossima tappa sarà meglio.
Entro in auto e mia madre si gira verso di me ed inizia a parlarmi: << Darla, tesoro, ti conosco, sei mia figlia e so che la spa non ti ha divertito >>
Ma dai! Non me ne ero accorta, menomale che ci sei tu mamma!
<< sei così perspicace mamma! Come lo hai capito?!>>
Lei abbassa lo sguardo afflitta.
<<senti Darla, che tu ci voglia credere o no, tengo molto a voi. Sto cercando di cambiare per non commettere gli stessi sbagli dei miei genitori, ma forse sono proprio come loro.>>
Improvvisamente mi sento in colpa.
<<Per questo ho deciso di portarti in un posto. >> continua lei.
Fa un sospiro e senza darmi il tempo di rispondere, si gira e mette in moto la macchina. Annuisco. Mi rendo conto di essere stato brusca con lei, proverò un essere più comprensiva.
Anche se non ho ancora capito perché mi abbia portata alla Spa se vuole cambiare.Il posto di cui mia madre parlava è un cimitero.
Okayy...
Non fiato, procedo lungo la strada e dopo aver vagato un po' ci fermiamo davanti a due tombe.
<< Perché siamo venute qui? mi aspettavo di visitare parchi, musei o attrazioni, era questa la mia idea di tour, di certo non mi aspettavo un cimitero >> chiedo confusa.
Incerta risponde:
<< Questa è la tomba dei tuoi nonni, i miei genitori. Sai, anche io alla tua età pensavo di essere trascurata da loro, lavoravano molto e non avevano molto tempo per me, perciò cercavo di attirare la loro attenzione in tutti i modi possibili, commettendo anche errori, ma non capivo che dovevo semplicemente passare del tempo con loro. >> sospira << Solo quando morirono mi resi conto di quello che avevo perso e di tutto il tempo sprecato. Quindi Darla, lo ammetto, ho le mie colpe, ma sciogli quella corazza che ti sei creata, parliamo, cerchiamo di comportarci da madre e figlia ... Che ne dici? >>
Mi rivolge un sorriso forzato con gli occhi lucidi.
È più facile a dirsi che a farsi.
Lei non ha passato ciò che ho passato io, non può capirmi.
E poi non si è mai preoccupata di niente, quindi perché iniziare adesso?Non le rispondo.
Non posso prometterle nulla. Non posso fidarmi di nessuno.
La vecchia Darla non tornerà.
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Le Nostre Ombre
Mystery / ThrillerDarla smith è una ragazza semplice: occhi verdi, capelli castani, gentile e determinata. Grazie alle sue toccanti esperienze nella vecchia città è diventata più forte, ma anche più riservata e diffidente. Trasferirsi per lei significa essere finalme...