Capitolo 28

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<< Ciao Darla, tesoro! Che piacere, entra pure>> mi accoglie Marienne. Un po' spaesata per la situazione entro e le rivolgo un dolce sorriso.
<< Ciao anche a te, sono venuta qui per portare gli appunti a Cheryl visto che oggi è mancata a scuola.>> mi giustifico imbarazzata.
<<Oh si, aveva una visita dal medico. In questo momento però è andata a portare una torta ai nuovi vicini, ma puoi aspettarla qua. Io devo scappare a fare delle compere importanti, fai come se fossi a casa tua.>> mi saluta lanciandomi un bacio volante e mi lascia in casa sua. Da sola.

Sono alquanto stranita e a disagio, cammino per il soggiorno e mi guardo intorno cercando di ingannare il tempo. Appesi alle pareti ci sono quadri di Jason, di Cheryl e di Nate e uno di tutta la famiglia, quando erano tutti più piccoli.

Una foto di Nate vestito di rosa da capo a piedi con il broncio attira la mia attenzione. La prendo in mano e la osservo sorridendo. Porta i capelli a caschetto fino le orecchie e sembra una bambina. Mi scappa una risata al pensiero.

<< Ero proprio carino vero?>> la voce di Nate mi prende alla sprovvista e la foto che tenevo in mano scivola sul pavimento.

Cosa ci fa Nate qui?

In teoria è casa sua...

Si, lo so, ma doveva essere agli allenamenti!
A quanto pare i tuoi calcoli erano sbagliati.

Cavolo!

Raccolgo velocemente la foto dal pavimento e la poso sul tavolo goffamente, dopo aver  controllato di non averla rotta.
<<Beh, non che ora sia brutto>> continua sorridendo. Lo guardo impacciata. Poco fa abbiamo "litigato", gli ho detto che non ero interessata a lui e ora mi faccio trovare ad ammirarlo in foto sorridendo?

No Darla. NO.

Abbasso lo sguardo imbarazzata.
Tra di noi c'è del nervosismo, non so che fare, così lo guardo indifferente e vado a sedermi sulla poltrona evitando di guardarlo. Lui fa lo stesso, sedendosi affianco a me.
<< Cos'è? Non parli più?>>
<< Non ho niente da dirti. Ti ho già detto tutto stamattina.>>
<<Beh io non credo>> appoggia le mani sui braccioli della poltrona strafottente.

<<Tu piuttosto? Non hai niente da dirmi? Magari scusarti per la figuraccia che mi hai fatto fare alla lezione di chimica?>>
<< Scusarmi per cosa?>> ride ironico << Io ho la coscienza pulita, non ho niente di cui scusarmi, quello che dovevo dirti l'ho già detto, se non ti era chiaro il messaggio non è colpa mia.>>

<<Certo, immagino che la tua coscienza sia sempre pulita...>> sbuffo.
<< Sai che sei bellissima quando fai il broncio?>> mi prende una ciocca di capelli con le mani arrotolandola tra le dita. Sbuffo ancora più forte girandomi dall'altra parte.

Lo sento ridere <<Se vuoi ti preparo un bel brodino così ti rilassi>>
<< No... non ne ho bisogno>> gli tolgo la mano dai miei capelli e gliela poso sul bracciolo della sua poltrona<< Ma se vuoi cucinalo per te, magari bevendo ti affoghi>> gli rivolgo un sorrisetto malizioso.
Si mette una mano sul cuore con fare sorpreso<< oh, come puoi augurarmi cose del genere? Come faresti senza di me?>>

<<Probabilmente sarei molto più felice e spensierata>>

<<Hai ragione, ma chi sposeresti?>>

<<Cosa ti fa pensare che io e te ci sposeremo?>> rido sarcasticamente.

<<Forse il fatto che non riesci a stare lontana da me>> si avvicina ad un centimetro da mio naso. 
Lo spingo via improvvisamente. Non riuscirà ancora una volta ad abbindolarmi.

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