Capitolo 1

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Scendiamo dall'auto ed entriamo nella nostra nuova casa. Fatico a chiamarla casa, eppure mi ospiterà per altri due anni... o forse più.

Non immagino quale possa essere lo stile della nuova casa, i miei genitori hanno gusti contrastanti perciò sarebbe potuto uscirne un disastro se non si fossero rivolti ad un interior designer.

Entrando in casa noto che per fortuna nulla è simile alla nostra vecchia casa.
Le pareti sono molto semplici di un colore bianco, quasi panna.
L'entrata è accogliente, niente di lussuoso, è grande.
Alla destra della porta c'è una stanza che penso sia la cucina, la quale non penso verrà mai usata da mia madre; una come lei non si sporcherebbe mai le sue preziose unghie laccate di rosso, al pensiero alzo gli occhi al cielo.

Alla mia sinistra, appoggiata a una parete bianca, c'è un divano color crema con dei cuscini abbastanza grandi bordeaux e contrapposto ad esso un caminetto di mattoni e una televisione gigante.

In fondo al soggiorno c'è una scala a chiocciola disposta centralmente che porta al piano superiore. Sotto di essa c'è un lungo corridoio con diverse stanze.

Salgo al piano superiore e mi dirigo verso il terrazzo.

La vista da qui è mozzafiato, ho sempre amato i panorami e mi diverto a osservare la città come se stessi guardando un film. È una cosa che mi piace fare da sola perché mi aiuta a riflettere, infatti scelgo sempre la stanza che ha il balcone più grande. A proposito ... vorrei proprio vederla...

Così vado alla ricerca della mia stanza. Sperando di trovarla subito ...

Dopo un paio di camere sbagliate, finalmente la trovo. Non è grande, ma a me piace così, non saprei che farci con tutto quello spazio.

D'altronde, l'importante è il panorama. Come le pareti del piano inferiore, anche queste sono bianche panna; poggiato alla parete centrale c'è un letto da una piazza e mezzo di colore beige, mentre l'armadio, che sta a destra del letto, è di un legno scuro che contrasta con i colori della stanza, stessa cosa vale per il comodino e la scrivania, che stanno a sinistra del letto.

La mia camera è troppo formale, molto probabilmente porterò un po' di colore più avanti.

Aprendo la grande finestra esco fuori godendomi l'aria fresca che mi accarezza il viso. È tutto così tranquillo ...

Chiudo gli occhi per godermi la tranquillità che regna quassù e quando li riapro il mio sguardo si posa su un ragazzo sulla strada ... È su uno skate.

È alto e biondo, sembra il tipico ragazzo americano. Indossa una camicia a quadri rossi e neri e dei pantaloni color cachi. Mentre sta svoltando si gira verso di me e mi rivolge un amichevole sorriso. Non so chi sia e tantomeno perché mi abbia rivolto quel sorriso, ma è davvero bello.

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