Ayrton Senna - Vita da Campione

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Benvenuti a tutti! È di nuovo giovedì, e quest'oggi vi proponiamo un articolo che darksideofthewolf ha condiviso con noi: una pagina interessante della storia dei motori! Ma non vi rubiamo altro tempo, vi lasciamo alla lettura!  

Ayrton Senna... Chi non lo conosce? Probabilmente, è stato uno dei più celebri - se non il più celebre - dei piloti di Formula Uno. Tra la fine degli anni Ottanta e l'inizio degli anni Novanta, ha vinto ben tre titoli mondiali, inserendo di diritto le sue imprese nella memoria storica collettiva. Nel corso della sua carriera, si è ritrovato al volante di monoposto di rinomate scuderie come Lotus, Toleman, Mclaren - con la quale è stato Campione del Mondo - e infine Williams, monoposto con la quale ebbe un tragico incidente durante Gran Premio di San Marino nel 1994.

La sua carriera inizia nelle formule minori, nel 1980, col campionato Formula Ford 1600. Dimostra subito di avere un grande talento, disputando due campionati e vincendoli entrambi con 12 vittorie su 19 Gran Premi.

La sua carriera, però, è soltanto all'inizio. Avanza nelle formule successive imponendo il suo dominio gara dopo gara. Si fa strada fino alla Formula Uno, dove nel 1984 firma il contratto offerto dalla Toleman con un ingaggio di 100.000£.

Il suo esordio avviene nel Gran Premio del Brasile

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Il suo esordio avviene nel Gran Premio del Brasile. Durante la sua prima stagione riesce a portare a casa dei risultati entusiasmanti per la piccola scuderia britannica, dimostrando fin da subito di avere un eccezionale talento.

Nel Gran Premio di Monaco conquista un secondo posto inaspettato per tutti, comprese le scuderie in lotta per il campionato. Un piazzamento molto importante per un team minore, certo, ma che addirittura lascia un pizzico di amaro in bocca: la gara viene sospesa per la troppa pioggia che ha reso l'asfalto impraticabile, e questa sospensione, molto probabilmente, costa a Senna la vittoria.

L'anno seguente, il giovane prodigio passa in casa Lotus, nel secondo appuntamento di stagione a Estoril in Portogallo.

Senna riesce a conquistare la sua prima vittoria in Formula Uno in una gara caratterizzata da una pioggia torrenziale, dimostrando ancora una volta quanto sia adatto ad andare forte sul bagnato, staccando il secondo di un minuto e doppiando tutti gli altri piloti fino al terzo posto.

Durante la stagione, riesce ad ottenere diverse Pole Position, compresa quella a Monaco. In questa occasione, però, fa infuriare i piloti più esperti che lo accusano di fare da blocco per potersi tenere la prima posizione. Conclude la sua stagione al quarto posto con 38 punti.

Anche negli anni successivi in cui corre ancora con la Lotus, Senna dà prova di sé classificandosi sempre nella Top 5 della classifica generale.

Successivamente corre con la McLaren, affiancando il due volte campione del mondo Alain Prost. Questo anno, di fatto, non è che una battaglia incessante fra lui e il compagno: al termine della stagione, sulle sedici gare in programma, la McLaren se ne aggiudica quindici. La spettacolare rivalità tra Senna e Prost raggiunge il suo apice durante il Gran Premio del Portogallo, quando Senna, per difendere la leadership della gara dal suo compagno di squadra, effettua una manovra azzardata e spinge Prost contro il muretto dei box. Nonostante questo, il pilota francese riesce a completare il sorpasso e vincere la gara.

La penultima gara è particolarmente emozionante: Senna si trova in mano la possibilità di vincere matematicamente il titolo di campione del mondo. La gara parte in salita, ma, nonostante una bruttissima partenza, Senna riesce a vincere davanti al suo compagno di squadra.

Gli anni successivi in McLaren sono caratterizzati dalla spettacolare rivalità tra Senna a Prost. In seguito al trasferimento in Ferrari di Prost, la battaglia si fa più marcata ed entusiasmante.

Negli anni in cui corre per la McLaren, Senna riesce a ottenere per tre volte il titolo di campione del mondo.

Nel 1994 avviene il suo trasferimento in Williams, scuderia che si era dimostrata molto forte negli anni precedenti. Quest'anno, però, la FIA decide di cambiare il regolamento e abolire sospensioni elettroniche e gran parte dell'elettronica sulle auto.

Queste modifiche al regolamento portano gravi difficoltà alla Williams che inizia a essere un'auto poco gestibile e poco spaziosa per il pilota. Eppure, nonostante tutto, Senna riesce a ottenere alcune Pole Position, che però, in gara, non riesce a concretizzare. Durante il Gran Premio di San Marino, durante le qualifiche riesce a dare il massimo ed essere il migliore. Al termine delle prove, chiede ai meccanici di effettuare delle modifiche al volante perché, a causa del poco spazio nell'abitacolo, le mani durante le curve addirittura toccano i lati dell'auto.

Il giorno seguente, la gara inizia con un incidente subito dopo la partenza, in cui i rottami di esso provocano il ferimento di alcuni tifosi.

A questo punto entra in pista la safety car per rimuovere i rottami. Dopo due giri dalla ripartenza, durante il settimo giro, l'auto di Senna sembra non rispondere ai comandi ed esce di pista ad altissima velocità all'altezza della curva del Tamburello.

Alcune fonti attribuiscono subito l'incidente al cedimento delle modifiche fatte durante la notte dai meccanici prima della gara, ma, a seguito di una perizia più approfondita svolta dell'Alenia, risulta che non è stata la saldatura, a cedere, quanto piuttosto il raccordo del volante con i leveraggi delle ruote.

Alcune fonti attribuiscono subito l'incidente al cedimento delle modifiche fatte durante la notte dai meccanici prima della gara, ma, a seguito di una perizia più approfondita svolta dell'Alenia, risulta che non è stata la saldatura, a cedere, qua...

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Senna diventa suo malgrado spettatore di ciò che sta per accadergli. Non può fare altro che frenare, ma non riesce comunque a evitare quell'incidente che gli sarà fatale, a causa di un gradino di asfalto nascosto dall'erba che fa sobbalzare l'auto e non le permette di perdere velocità.

Quel fatidico Gran Premio priva la Formula Uno e il mondo dello sport di un campione che aveva conquistato, grazie al suo valore, il rispetto dei suoi rivali e di tutti gli appassionati di motori.

Vi lascio qui un paio di sue risposte a delle interviste, per me molto significative: vere e proprie citazioni che mi hanno sempre fatto pensare.

"I ricchi non possono vivere su un'isola circondata da un oceano di povertà. Noi respiriamo tutti la stessa aria. Bisogna dare a tutti una possibilità."

"Se una persona non ha più sogni, non ha più alcuna ragione di vivere. Sognare è necessario, anche se nel sogno va intravista la realtà. Per me è uno dei principi della vita."

"Pensi di avere un limite, così provi a toccare questo limite. Accade qualcosa. E immediatamente riesci a correre un po' più forte, grazie al potere della tua mente, alla tua determinazione, al tuo istinto e grazie all'esperienza. Puoi volare molto in alto."

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