Saga Caravaggio

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Ciao, Viaggiatori del tempo!

Oggi voglio parlarvi di una trilogia che ho scoperto da poco ma della quale mi sono innamorata follemente, quella di Alex Connor, la Caravaggio Saga!

Chi non ha mai sentito parlare del grande Michelangelo Merisi da Caravaggio, o visto una delle sue grandi opere? Ebbene, se siete appassionati di arte vi suggeriscono a maggior ragione questi libri!

Alex Connor è lo pseudonimo della scrittrice Alexandra Connor, è autrice di molti thriller e romanzi storici, perlopiù ambientati nel mondo dell'arte, tutti bestseller e in cima alle classifiche di vendita. Lei stessa è un'artista e vive a Brighton, nel Sussex.

Trama:

Michelangelo Merisi da Caravaggio è cresciuto come un reietto. Quando arriva a Roma, solo e senza un soldo, scopre presto che l'accecante bellezza della città nasconde anche un aspetto pericoloso e sinistro. Sotto la protezione del potente cardinale del Monte, Caravaggio inizia la sua turbolenta ascesa, intrecciando una relazione con la musa Fillide, "la più famosa puttana di Roma". Con la gloria cresce però anche la sua arroganza, e Caravaggio si troverà a un bivio dal quale non potrà più tornare indietro. Di nuovo nella polvere, di nuovo in fuga, con una taglia sulla testa.

In Eredità Caravaggio seguiamo la vicenda di Artemisia Gentileschi, artista prodigiosa fin da giovanissima

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In Eredità Caravaggio seguiamo la vicenda di Artemisia Gentileschi, artista prodigiosa fin da giovanissima. Quando ha solo diciassette anni, però, proprio colui che avrebbe dovuto prendersi cura di lei, il suo maestro Agostino Tassi, la stupra. Tassi viene dichiarato colpevole, ma il papa lo perdona. E la reputazione di Artemisia è rovinata. Ma lei non dimentica Caravaggio, colui che ha creduto nel suo giovane talento. E così sfida i suoi detrattori. Geniale, ma osteggiata. Ferita, ma vittoriosa.

Questi libri, scritti in modo leggero e scorrevole, raccontano (almeno i primi due) la vita di questo grande pittore, famoso soprattutto per il suo comportamento turbolento, utilizzando a volte un tono cupo e tenebroso che rispecchia proprio il suo carattere.

Non è una semplice biografia - seppur romanzata nel giusto - è una storia che vi teletrasporterà nei vicoli di una Milano colpita dalla peste, con i tormenti di un Michelangelo giovanissimo e già sofferente per il rifiuto della madre; per poi accompagnarvi negli anni d'oro del pittore, nei quali si farà chiamare Caravaggio nelle vie del quartiere degli Artisti di Roma, dove anche una semplice passeggiata poteva costargli la vita; tra ladri, cortigiane e ubriachi, la vita di Caravaggio prenderà ben presto una piega diversa da quella che si sarebbe aspettato, portandolo ad uccidere un uomo e al suo esilio da Roma, con la sua fuga per le maggiori città dell'Italia, protetto dai Colonna.

La cosa che mi è piaciuta di più è stata l'accortezza di saper spiegare gli stati d'animo e le varie vicende che ci sono dietro alle descrizioni minuziose dei suoi quadri, ma anche ai motivi che lo spinsero a dipingere un determinato lavoro. Io vi consiglio di cercare i suoi lavori mentre ne leggete i riferimenti, se già non li conoscete tutti, per entrare meglio nelle vicende del libro, e capire di più il pittore e le sue decisioni.

"Sai cosa sei, Caravaggio. O ti odiano o ti ammirano. Ti temono, e ti piace, ma non è ciò che desideri realmente. Tu cerchi approvazione, vuoi essere accettato. Ai tuoi occhi Roma, è tua madre. Se ti rifiutasse, rivivresti quello che ha fatto tua mamma. Pensi che un giorno, prima o poi, Roma spalancherà le braccia per accoglierti... "

È questo ciò che dice Minniti, pittore e amante di Caravaggio, e, oltre che la mia citazione preferita, racchiude a pieno la figura di Caravaggio. Lui vuole a tutti i costi farsi un nome, non uno qualunque, ma vuole diventare il miglior pittore di Roma, e ci riuscirà, ma non senza la grande dose di critiche che si vedrà riversarsi addosso. Immagino che quello che dipingeva per l'epoca doveva essere davvero scandaloso, ma vedendo le sue opere adesso e leggendo quella che doveva essere la sua vita, non mi vengono altre parole se non: Genio. Aveva chi lo amava e chi lo odiava e non prendeva sempre ottime decisioni, è vero, ma a lui non importava, come non importava seguire le regole della pittura di quel periodo, lavorando invece a ritrarre attimi di realtà, con modelli presi per strada tra la gente comune, e non seguire la perfezione che altri pittori prima di lui volevano trovare a tutti i costi. E per me, da artista, l'arte deve fare proprio quello che voleva fa trapelare Caravaggio, ovvero rappresentare la realtà e far rispecchiare chiunque la osservi.

E voi? Avete letto questa trilogia? O avete letto altro su questo pittore? Cosa ne pensate?
Come sempre lasciate pure il vostro pensiero, ci farà piacere leggerlo! :)

Ringraziamo Mooneygiuls per l'articolo!

Alla prossima! 

Alla prossima! 

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