Bentornati viaggiatori del tempo! Oggi, qui su Storie di Storie abbiamo il piacere di ospitare AN0MAL1A che ha recensito per noi il film Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey, inaugurando così il mese della memoria.
Durante il periodo del Nazismo in tutti i territori dominati dai tedeschi si instaurò un clima di terrore e oppressione, come tutti noi sappiamo dai libri di storia. Nel film "Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey" vengono descritte in maniera magistrale le vicende salienti che capitarono alla città.
Guernsey, appunto, è un'isola situata a ovest delle isole del Canale, più precisamente nel canale della Manica. Durante i tempi di guerra fu considerata un punto strategico, data la sua posizione e a pagarne, sfortunatamente, furono gli abitanti.Tornando per un attimo a parlare del film, la protagonista, una giornalista londinese, riceve una lettera da un uomo che vive sull'isola di Guernsey. Egli le racconta di essere membro del "Club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey" e la ragazza, incuriosita, coglie l'occasione per scrivere del curioso club, narrando tutto quello che avevano dovuto sopportare. Ovviamente spiegare il titolo significherebbe rovinare tutta la curiosità attorno a esso, ma focalizziamoci per un momento sull'importanza dei club del libro.
Dopo il 10 maggio 1933 in varie città della Germania vennero organizzati giganteschi roghi di libri, svuotando le principali librerie tedesche, e da quel momento in poi i Nazisti presero il controllo della libertà degli individui, in tutto e per tutto. Pensandoci bene, il libro è portatore di conoscenza, pensieri, storie, ma soprattutto dubbi e i tedeschi non potevano assolutamente permettersi che la popolazione stessa avesse dei dubbi sul loro potere. I club del libro erano l'unico modo per poter portare avanti un pensiero in modo pacifico e riunirsi con delle persone che in altri contesti non si aveva la possibilità di vedere.
Questa idea di riunirsi in gruppi di lettura servì a salvare la popolazione oppressa da un potere che faticava a riconoscere e privata di ogni forma possibile di ribellione. Basti pensare al fatto che, cosa spiegata sempre in modo impeccabile nel film, molti contadini erano costretti a dare i frutti della loro terra ai tedeschi e iniziare a produrre quello che volevano loro. A molti allevatori furono confiscati gli animali per sostituirli alle piantagioni, alcuni operai furono schiavizzati nelle miniere e i contadini videro le loro terre sparire dalla mattina alla sera, rimpiazzate da piste di atterraggio degli aerei.
Tralasciando la parte romantica del film, lo consiglio davvero a tutti per avere una visione forse diversa riguardo quello che è stata la guerra per le piccole cittadine e isole come Guernsey.
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Storie di storie
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