Come quadri alla parete

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I bambini nel campo di concentramento di Auschwitz arrivavano con i treni

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I bambini nel campo di concentramento di Auschwitz arrivavano con i treni

A questa terribile fine sfuggiva soltanto una categoria di neonati, ovvero quelli nati dalle donne polacche o russe, deportate nel campo di concentramento e stuprate dai soldati tedeschi. A queste donne, durante la gravidanza venivano fatte le analisi del sangue e tutta una serie di vari altri controlli medici per capire e verificare se il sangue del futuro nascituro sarebbe stato abbastanza ariano, abbastanza "degno" di restare in vita.

Ma la maggior parte dei bambini ad Auschwitz-Birkenau non ci nasceva, ma veniva deportata e il loro destino poteva avere tre sfortunate vie: se tu avevi più di 12 anni venivi scelto per i lavori forzati, il che significava farti morire lentamente ...

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Ma la maggior parte dei bambini ad Auschwitz-Birkenau non ci nasceva, ma veniva deportata e il loro destino poteva avere tre sfortunate vie: se tu avevi più di 12 anni venivi scelto per i lavori forzati, il che significava farti morire lentamente dal dolore, dal freddo, dalla fatica e dalla malattia.

La seconda possibilità era che tu avessi meno di 12 anni venivi subito ammazzato, quasi sempre nelle fucilazioni di massa, poi si accorsero che con delle camere a gas avrebbero fatto prima.

C'era anche una terza possibilità, quella che tu finissi nelle mani del non-dottore Mengele

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C'era anche una terza possibilità, quella che tu finissi nelle mani del non-dottore Mengele. Perché non-dottore? Beh, come si può definire "medico" una persona così? Questa parola deriva dal latino doctor -oris «maestro», docere «insegnare». Un dottore cura le persone, le aiuta a stare meglio, e quell'uomo lì invece no. Assolutamente no. Lui faceva degli esperimenti sui bambini, facendoli soffrire e portandoli alla morte. Mengele veniva chiamato "Angelo della morte" -Todesengel-. Egli voleva preservare la razza ariana, scoprendone i segreti per l'ereditarietà. Fece costruire una sorta di asilo, il Kindergarten, dove mandava i bambini, gemelli omozigoti, a giocare. Loro lo chiamavano "lo zio" e lui li definiva "le mie cavie".

Lui li osservava, giocava con loro e ogni giorno li pesava, misurava la testa e gli arti. Ogni tanto li chiamava a sé e iniettava direttamente nell'iride il metilene blu, per far diventare gli occhi azzurri. Per farli diventare di razza ariana. Studiava la trasmissione dei caratteri. Ma gli occhi non diventavano blu, né azzurri. I bambini urlavano dal dolore, diventavano ciechi e quando si addormentavano, Mengele li soffocava nel sonno.

Mengele prese 3000 bambini, di questi solo 200 sopravvissero.

Fra le sopravvissute c'erano Tatiana e Andra Bucci, sorelle scambiate per gemelle, italiane

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Fra le sopravvissute c'erano Tatiana e Andra Bucci, sorelle scambiate per gemelle, italiane. Vennero prese a Fiume una mattina di marzo del 1944 insieme a Sergio, il loro cuginetto, aveva solo 7 anni. All'interno dell'asilo c'era una donna che controllava, la kapò, una volta si avvicinò alle due bambine e disse loro: "Verrà un uomo che chiederà chi vuole vedere la mamma faccia un passo avanti. Non è vero, la mamma non ve la farà rivedere. Non lo fate il passo in avanti"

Le due bambine si fidarono e raccontarono tutto al cugino, ma quando quest'uomo venne, schierò tutti i bimbi sul piazzale e fece la domanda, Sergio, sentita la parola "mamma" fece il passo in avanti.

Venne portato ad Amburgo nel campo di concentramento di Neuengamme, dove nell'infermeria un medico di nome Kurt Heissmeyer gli iniettò delle cose dentro il corpo. Gli fu inoculato il batterio vivo della tubercolosi nelle ghiandole linfatiche, subendo torture di ogni tipo e lo sottoposero ad una serie di esperimenti insieme ad altri 19 bambini. Heissmeyer fece incidere la pelle dei bambini sotto l'ascella destra, poi infilò i bacilli della tubercolosi. I bambini vennero così infettati e la malattia si scatenò in forma molto virulenta.

 Poi gli Americani arrivarono a liberare Amburgo e i nazisti, avendo ricevuto l'ordine di distruggere tutte le prove, presero questi bambini e li portarono nei sotterranei di una scuola -Bullenhuser Damm- con dei ganci da macellaio attaccati alle ...

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Poi gli Americani arrivarono a liberare Amburgo e i nazisti, avendo ricevuto l'ordine di distruggere tutte le prove, presero questi bambini e li portarono nei sotterranei di una scuola -Bullenhuser Damm- con dei ganci da macellaio attaccati alle pareti dove impiccarono tutti i bambini. Alcuni erano così piccoli che li dovettero tirare per le gambe, addirittura si appesero sotto i loro corpi per ucciderli.

Si dovevano eliminare e distruggere anche le prove cartacee di quello che avevano fatto e lasciarono il compito al custode della scuola, che però non riuscì a sbarazzarsene e si limitò a sotterrarli all'interno del giardino dell'edificio. Questa storia è venuta fuori solo dopo molti anni grazie al giornalista Gunter Schwarberg, che ha tirato fuori i documenti, mandando avanti le indagini ha avuto così la prova e i dettagli di tutto ciò che è stato fatto.

 Questa storia è venuta fuori solo dopo molti anni grazie al giornalista Gunter Schwarberg, che ha tirato fuori i documenti, mandando avanti le indagini ha avuto così la prova e i dettagli di tutto ciò che è stato fatto

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Davanti al tribunale britannico che giudicava i crimini nazisti fu chiesto ai responsabili: "Come li avete impiccati?" "wie Bilder an die Wand", "come quadri alla parete."

Ricordare serve per comprendere. Comprendere non serve per scusare. Serve per capire. E non ripetere gli orrori del passato. Neanche in altre forme o in altri modi - Marcantonio Graffeo.

Vi lasciamo ora l'intervista fatta a "Che tempo che fa" alle due sorelle Tatiana e Andra Bucci. ( https://www.youtube.com/watch?v=BQ6cOFYkabk )

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