Soli

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Alla sera, tornati a casa ci siamo lavati in fretta e ognuno nella propria stanza.

Io dal buco del muro parlo a Draco < Draco? >
<dimmi>
<puoi dormire con me, perfavore? >
Lo sento ridere e il suono della porta che si apriva, per poi entrare nella mia.

Lo vedo rosso, cacchio ha bevuto troppo.
<Serena, ti devo dire una cosa >
Si avvicina a me tirando giù la cravatta, le guance rosse e i capelli ancora bagnati.

Mi prende per i fianchi e mi sussurra alle orecchie < ti voglio >
<eh?! >
< Serena, ti voglio! >
Con una mano mi prende i fianchi e l'altra la testa.
Le sue labbra soffici sulle mie, il profumo fresco di menta mi pervade e chiudo gli occhi.

Mi bacia con la lingua e mi sussurra <ti prego, solo per questa sera, non voglio più essere tuo schiavo>

Non riesco a ribellarmi perché la sua presa è molto forte. Mi spinge sul letto e mi bacia ancora.

Una mano allora scende e mi alza la maglietta, sale alla pancia e...piu' su ancora. 
Li accarezza, stacca le sue labbra dalle mie e inizia a ansimare.

Divento rossa, mi viene da gridare, ma non ho la forza.
Si stacca per un momento e si toglie i vestiti.
Dei addominali scolpiti mi attirano l'attenzione, poi si slaccia i pantaloni.

Mi gira e mi trovo subito a pancia in giù.
Mi toglie i pantaloni. 
Con la cinghia allora comincia a legarmi i polsi.
<ah! Draco?! >
<shh, chiamami papino>

<scordatelo! > Mi trattengo per non attirare mio padre.
<Draco! >

Dopo qualche minuto...<papino! Basta mi fai male>
Allora lui fa un ghigno e mi bacia il gluteo destro.
Si alza in piedi sul letto e scende i suoi pantaloni detto questo si toglie l'intimo.  


Un Draco per schiavoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora