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Vestiti imbarazzanti ed un migliore amico pervertito

Come cazzo faceva mia madre a mettere una roba del genere?!

Feci una smorfia disgustata quando mi capitò fra le mani una specie di top di solo pizzo nero con delle piccole parti oscurite a coprire esclusivamente i capezzoli: era davvero legale uscire indossando qualcosa così?

Ovviamente lo scartai subito, rimettendo al proprio posto, e riocominciai a spostare grucce e pantaloni impilati con cura sui ripiani.

Finalmente trovai qualcosa che potesse essere adatto a farmi sembrare una ragazza: una semplice gonna rossa lucida con una cerniera al centro.

La buttai sul letto matrimoniale, andandola ad aggiungere agli altri indumenti che avevo trovato: un paio di specie di calzini neri lunghi fino a sopra le ginocchia -sarebbero dovute chiamarsi tipo francesine? Boh qualcosa che centra con la Francia da quel che ricordavo- e delle scarpe, la prima cosa che mi ero occupato di scegliere.

Fortunatamente avevo un buon equilibrio e riuscivo a camminare abbastanza bene sui tacchi -ovviamente non quelli esageratamente sottili od alti- quindi avevo fatto in fretta a scartare le scarpe non adatte.

Alla fine avevo preso un semplice paio di stivaletti neri di pelle che arrivavano alla caviglia, con un tacco abbastanza spesso da risultare anche comodo e stabile.

Adesso mi mancava solamente una maglia, una giacca -dopotutto eravamo a fine ottobre e la sera faceva abbastanza freddo- e qualche gioiello.

Le ragazze ne indossavano sempre in discoteca e da quel che avevo capito vigeva la regola del "più sono meglio è", bastava che fossero abbinati.

Passai al ripiano dove mia madre teneva tutte le maglie e puntai sulla più semplice che trovo: una felpa oversize con una scritta bianca sul davanti -strano che avesse una cosa del genere, ma non mi lamentai; meglio per me-.

Uscii soddisfatto dal guardaroba ed andai davanti alla scatola dove teneva tutti i gioielli, iniziando a curiosare.

Ok, una catenina con un ciondolo d'oro a forma di quadrifoglio -sperai mi avrebbe portato fortuna sul serio- due orecchini a cerchio dello stesso materiale.

Fortunatamente avevo i buchi alle orecchie anch'io, più cinque o sei piercing vari, ma stavolta non gli avrei indossati.

Alla fine predi anche un anello sottile, senza pietre e decorazioni varie, e provai ad infilarlo nell'anulare destro, gioiendo nel vedere che mi andasse bene, senza incastrarsi.

Lo misi sul tavolo e mi voltai verso il letto, guardando i vestiti gettati sopra di esso.

Sospirai pesantemente, spingendo la lingua contro l'interno guancia tutto fuorché entusiasta all'idea di doverli indossare, ma almeno era solo per poche ore... sperai solo di non incontrare nessuno che conoscevo.

Portai tutto in camera mia e mi spogliai, rimanendo con solamente gli slip -da uomo- per poi iniziare a cambiarmi.

Misi per prima cosa il reggiseno -imbottito con dei calzini- poi la gonna, la felpa ed infine indossai quei calzini da Pippi calze lunghe, cercando di sistemarne i bordi in modo che fossero alla stessa altezza.

Lo sguardo mi cadde sul mio riflesso nello specchio attaccato all'anta dell'armadio ed arrossii vistosamente nel vedere come questi vestiti mi stessero... bene.

Non sarebbe dovuto essere così, ero un ragazzo, non sarei dovuto sembrare così femminile...

Eppure la gonna, un poco larga sui fianchi, dava l'impressione che la mia vita fosse ancora più sottile ed il finto seno faceva sembrare di me proprio una ragazza.

Mi voltai imbarazzato, ripromettendomi di strozzare Jungkook non appena sarebbe stato qui, ed andai in bagno per truccarmi.

Mezz'ora più tardi quasi stentavo a riconoscermi con le labbra rosse e lucide, gli occhi che sembravano ancora più grandi per le ciglia lunghe e per la sottile linea di eyeliner e le guance rosee.

Cercai di ignorare la cosa e, aiutandomi con la spazzola, iniziai a tirare indietro i miei capelli, fermandoli con delle forcine così da poter mettere la parrucca.

Sistemai la frangia di essa e beh che dire, sembravo davvero una ragazza...

Misi gli orecchini, togliendo tutti gli altri piercing, agganciai la collana e mi guardai allo specchio, ancora incredulo del risultato: sembravo una fottutissima vagina dotata.

Guardai il lato positivo, almeno nessuno avrebbe avuto dubbi sul mio essere ragazza oppure no.

Ritornai in camera e mi buttai a pancia in giù sul letto, sistemandomi la gonna che si era ovviamente alzata sopra al mio sedere; fortuna che ero da solo, altrimenti Jungkook sarebbe stato già pronto a convincermi a scopare.

Non che io non avessi mai il desiderio di fare qualcosa, ma lui essendo più piccolo aveva voglia ogni singolo minuto e beh, più di una volta mi ero ritrovato a doverlo spintonare via da me.

Più di una volta avevo avuto il dubbio che provasse qualcosa per me... glielo avevo anche chiesto, ma in risposta aveva riso dicendo qualcosa tipo "no hyung, semplicemente hai un corpo stupendo ed io un cazzo bisognoso".

Entrai nella sua chat ed iniziai a scrivere, mordendomi il labbro inferiore, ma subito poi feci una faccia schifata; questo rossetto aveva un sapore orribile.

Deglutii cercando di scacciarlo ed inviai il messaggio.

io: io sono pronto, vengo a prenderti in macchina?

JKebab: vuoi seriamente guidare coi tacchi? 😂 vengo lì e poi guido io

io: hai ragione, rischierei di fare un incidente... muovi il culo allora, che sono già le nove

Spensi il cellulare e mi misi le scarpe, chiudendo la zip laterale e prendendo il giacchetto di pelle nera, l'unica cosa non troppo formale che avevo trovato nell'armadio di mia madre.

Presi le chiavi di casa, quelle dell'auto e misi tutto in tasc- ah cazzo, le ragazze usavano le borsette... vabbè chissene frega, io misi comunque tutto nel giubbetto.

Presi anche un poco di profumo dalla collezione di mia madre e me ne spruzzai un poco sul collo, cercando di imitare al meglio tutte le abitudini delle ragazze.

Finalmente, pronto ad uscire, scesi al piano terra ed uscii, ma non prima di essermi assicurato di aver chiuso tutte le finestre ed aver impostato l'allarme: fra i trofei di mio padre e gli arredi costosi che mia madre tanto adorava, questa casa era una tentazione per i ladri che circolavano a Seoul.

Chiusi a chiave la porta e proprio mentre la sfilavo dalla serratura sentii qualcuno fischiare dietro di me, capii subito di chi si tratti.

"Porca puttana Yoongi-hyung, sei... bellissimo."

Mi voltai imbarazzato e mi sistemai la frangia, spaventato all'idea che si sarebbe potuta scostare e mostrare l'attaccatura della parrucca; aspettai un suo commento ora che poteva vedermi in volto, tutto truccato.

"Sapevo non avessi un aspetto molto mascolino ma wow, sembri davvero una ragazza vestito così... lasciatelo dire, mi fai venire voglia."

Arrossii e distolsi lo sguardo, vergognandomi del mio aspetto, e gli lanciai le chiavi della macchina, invitandolo a sbloccare le portiere ed entrare.

"Zitto e muoviti pervertito da due soldi: prima andiamo e prima finirà la mia tortura."

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SPAZIO POLIPETTA 🐙

E così siamo pronti ad andare in discoteca! Secondo voi cosa succedera? 🌚

La foto che ho messo in cima al capitolo vi mostra qualcosa di simile al look di Yoongi... che dite, farà colpo su qualcuno? (Oltre a Jungkook s'intende)

Ops, He Is A Guy [TAEGI]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora