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Anche i segreti più oscuri prima o poi vengono a galla

Taehyung: diavolo piccola, non hai idea di quanto io sia agitato all'idea di rivederti

non vedo l'ora di poterti stringere fra le mie braccia

io: sono in taxi, dovrei arrivare a momenti... scendi di sotto? Così non rischio di sbagliare edificio

Taehyung: sono già davanti all'entrata piccola

Misi via il cellulare e sospirai pesantemente, appoggiandomi con la tempia al finestrino e guardando gli alti grattacieli della città scorrere a lato della strada.

Da alcuni giorni Seoul era avvolta dalle nuvole che, cariche di neve, avevano coperto tutto di un freddo biancore, ed inevitabilmente la cosa aveva influenzato il mio già fragile stato d'umore.

Da quando Jungkook era venuto a conoscenza di come, a causa della nostra stupida scommessa, io abbia conosciuto Taehyung, approfittavo della sua spalla e ci piangevo intere notti.

I miei genitori erano entrambi occupati, papà per il torneo invernale e mamma con un nuovo drama, e quindi era stato semplice per Jungkook trasferirsi momentaneamente a casa mia, dandomi conforto nelle poche giornate che mi separavano dall'incontro con Taehyung.

Mi aveva persino aiutato a truccarmi: gli dovevo tantissimo, era il migliore amico perfetto.

Nonostante fosse il più piccolo era stato lui a prendersi cura di me in queste giornate colme di pianti e di tristezza mista a malinconia.

Avevamo trascorso le notti nel mio letto, abbracciati, ma nonostante il calore del suo corpo contro al mio io avevo continuato ad essere scosso da mille brividi di freddo.

Jungkook non riusciva a riscaldarmi allo stesso modo di Taehyung... il ragazzo dai capelli azzurri riusciva a scaldare anche il mio cuore, cosa che il mio migliore amico non era in grado di fare.

Che fosse a causa di ciò il freddo che sentivo tutte le notti?

Il taxi si fermò davanti ad un palazzo con una decina di piani, nuovo di zecca con la facciata di specchi, e pagai la corsa scendendo subito dopo, ringraziando l'autista con un inchino educato.

Quando mi voltai, Taehyung era lì, stupendo come non mai con il cappotto nero e la sciarpa blu notte attorno al collo.

Il mio cuore prese a battere più forte -difficile dire se fosse a causa dei miei sentimenti o per l'ansia di dovergli confessare la verità- e mi mossi con incertezza fino ad essere davanti a lui.

Mi sorrise con le guance rosse per il freddo e mi prese per mano, voltandosi rapidamente.

"Entriamo dai! Rischiamo di congelare altrimenti."

Non potei dargli torto e lo seguii dentro l'edificio, entrando nell'ascensore: eravamo solo noi due.

Lui approfittò della cosa e portò le mani attorno alla mia vita, attirandomi a sé e catturandomi in un bacio mozzafiato.

Le sue labbra erano gelide, ma la sua lingua scottava quasi, rendendo il bacio un misto di sensazioni che mi fecero rabbrividire mentre mi appoggiavo alla parete, sopraffatto.

Mi baciò con desiderio, ma anche con dolcezza, accarezzandomi le labbra lentamente e a lungo, stringendomi a sé come se avesse paura che me ne andassi.

Mi godei il bacio ad occhi chiusi, cercando di memorizzare ogni singola sensazione in modo da non dimenticarmi mai di tutto questo e ricacciai indietro le lacrime.

"Mi sei mancata piccola."

"Anche tu Taehyung."

Sussurrai sulla sua bocca e mi baciò nuovamente, stavolta a stampo dato che subito dopo l'ascensore si fermò e le porte si aprirono.

In meno di un minuto eravamo seduti sul divano del soggiorno della sua casa, in mano due tazze di cioccolata calda fumante in modo da riscaldarci in quella fredda giornata d'inverno.

Ne bevvi un sorso e solamente poi mi accorsi che Taehyung non aveva mai distolto lo sguardo da me, sorridendo un poco, con espressione rilassata.

"Che c'è? Sono sporca di cioccolata?"

Domandai, non capendo il perché di quello sguardo, m lui scosse il capo, facendo ondeggiare la chioma color del cielo.

"No, sei solo bellissima... mi piaci davvero tanto Yoonji."

Quella frase fu come un pugno al ventre e posai la tazza in ceramica sul tavolino, non riuscendo più a bere -mi si era chiuso lo stomaco ancora una volta- e feci un respiro profondo.

Era arrivato il momento.

"Taehyung, ti ricordi quando ti avevo detto di avere dei segreti? E che a causa di essi avresti deciso di non aver più a che fare con me?"

Lui agrottò le sorpacciglia e posò la cioccolata anch'egli, come se facendo quella mossa aumentasse la sua attenzione per me e per le mie parole.

"E prima che tu lo dica; no Taehyung, non riuscirai a rimanere con me dopo averlo saputo... ti prego solo di non dirlo a nessuno. Se la gente lo scoprisse ci sarebbero brutte conseguenze anche per la mia famiglia e non voglio succeda, non quando loro non hanno fatto nulla di sbagliato."

Lo supplicai con lo sguardo e, nonostante evidente titubanza e confusione, annuì piano piano, avvicinandosi a me in modo da prendermi la mano fra le sue.

Io però la allontanai e, tutto tremante, infilai le mani sotto alla nuca.

Chiusi gli occhi e velocemente mi tolsi la parrucca, mostrando a Taehyung i miei veri capelli: corti, nerissimi e tutti spettinati.

"Taehyung...."

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SPAZIO POLIPETTA 🐙

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Ops, He Is A Guy [TAEGI]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora