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La luce del sole che filtrava dalle tende sottili mi accecò per un momento non appena mi svegliai, ma quando i miei occhi si abituarono trovai il petto di Taehyung davanti a me.

Durante il sonno mi ero sistemato con il viso affondato nel suo collo, il braccio pigramente posato sul suo petto e le gambe incrociate alle sue.

Fra le sue braccia si stava bene, incredibilmente bene.

Tolsi a malincuore le dita dalla sua pelle caramellata, portandole alla parrucca per poterla controllare: fortunatamente era al suo posto, le forcine avevano svolto bene il loro lavoro.

Al contrario, il reggiseno si era spostato e dovetti sistemarlo, cercando di sopportare il fastidio dei ferretti.

A causa dei miei movimenti anche Taehyung si svegliò, mugugnando mentre stirava le gambe ed inarcava la schiena, come un gatto assonnato.

"Hey..."

Lo disse con voce roca, ancora impastata dal sonno, ed io non potei trattenermi dal sorridere: era adorabile com tutti i capelli scompigliati sulla fronte e le palpebre che faticavano a rimanere aperte.

"Buongiorno Taehyung."

Sussurrai, non volendo esagerare dato che si stava ancora svegliando, e non mi opposi quando lui mi circondò la vita con un braccio dopo che si era stiracchiato.

"Buongiorno piccola."

Arrossii un poco per quel soprannome, anche se una leggera nota di fastidio non mi permise di amare appieno quella parola: il femminile mi stava facendo impazzire....

"Taehyung, è tardi..."

La sveglia digitale segnava le nove passate, ma lui sembrò non curarsene: sistemò le lenzuola in modo che mi coprissero per bene la spalla e poi si mise su un fianco, per essere faccia a faccia.

"Non importa, stiamo qui ancora un po'."

Non riuscii a dirgli di no, specialmente per la sua voce così profonda e roca e la sua innata bellezza che persisteva anche da appena sveglio.

Com'era possibile che sembrasse una divinità greca anche con gli occhi semichiusi e i capelli sparati in aria?

Mi attirò maggiormente a sé flettendo il braccio e così ci ritrovammo coi visi a pochi millimetri di distanza, ciocche nere ed azzurre che si mescolavano sul cuscino.

Non resistei alla tentazione e lasciai un breve bacio a stampo sulle sue labbra morbide, sentendolo mugugnare di soddisfazione in risposta.

"Credo sia uno dei risvegli migliori che io abbia mai avuto."

Risi, ma poi tornai in silenzio quando si chinò lui sulla mia bocca, dando il via ad una lunga serie di baci umidi e lenti, quasi pigri.

Era stupendo godere di quel corpo perfetto, di quelle labbra dolcissime, di quei piccoli sospiri trattenuti malamente...

Quando ci dividemmo definitivamente l'uno dall'altro, lui mi strinse in un abbraccio ed io di conseguenza affondai il viso nel suo petto, respirendo lentamente il suo profumo mischiato a quello delle lenzuola.

"Lo sai, stanotte ti ho sognata... eravamo stesi su un parto come ad Halloween, ma nel cielo c'era l'aurora boreale... era stupenda."

Ad ogni parola percepivo ogni vibrazione della sua cassa toracica e sentii anche il mio cuore accelerare; mi aveva sognato?

"Sarebbe bello in effetti."

"Già."

Nessuno disse più nulla per una decina di minuti, semplicemente ci godemmo l'uno il calore dell'altro, ritrovandoci in quell'abbraccio come due piccoli pulcini in un nido fatto con batuffoli di cotone.

Era quasi perfetto... ma lo sarebbe stato solamente se io fossi stato una ragazza per davvero.

Scacciai quel pensiero che altrimenti mi avrebbe rovinato l'intera giornata e lentamente mi alzai, con Taehyung ancora sdraiato che mi guardava come se fossi un pazzo.

"Vado a farmi una doccia... tu non entrare per nessun motivo, altrimenti ti denuncio per molestia."

Lui ridacchiò annuendo, senza aver la necessità di usare le parole per rassicurarmi: era sufficiente uno sguardo, uno di quelli profondi e colmi di espressività che faceva sempre.

Presi un cambio e corsi in bagno, e per sicurezza chiusi anche la porta a chiave.

Normalmente non lo avrei mai fatto -non provavo alcuna vergogna del mio corpo, mi piaceva il mio aspetto- ma in questo caso non era possibile mostrarmi nudo a Taehyung.

Fu una doccia rapida e poi subito mi rivestii, indossando parrucca, reggiseno e un filo di correttore per coprire le occhiaie violacee che da sempre mi accompagnavano.

Uscito dal bagno, un profumo di cioccolata mi arrivò al naso ed alzai in sopracciglio con confusione, dirigendomi verso la cucina.

Taehyung era ai fornelli, ancora con i soli pantaloni addosso, e stava maneggiando una spatola per fare delle... frittelle?

Mi avvicinai pian piano a lui e quando fui alle sue spalle poggiai le mani su di esse, mettendomi sulle punte dei piedi in modo da poter vedere i fornelli che altrimenti venivano nascosti dal suo corpo.

"Durante l'università sono stato in America, mi hanno insegnato a fare i pancakes... spero ti possano piacere."

Sorrisi con le guance un poco rosse, imbarazzato da come questa scena fosse... quotidiana.

Sembrava uno sprazzo di una qualunque giornata, qualcosa di ricorrente e tranquillo.

Eppure mai ci eravamo ritrovati im una situazione del genere, ma l'atmosfera era rilassata proprio come se ciò accadesse da una vita.

Presi il piatto che mi porse, con quattro pancakes ricoperti di cioccolata, ed io lo posai sul tavolo, prendendo delle posate dal cassetto dove erano riposte.

Cercai di ignorare la sua presenza che altrimenti mi avrebbe fatto imbarazzare ancora.

Lui spense il gas e si sedette accanto a me, tagliando un pezzetto delle frittelle impilate e allungò la forchetta verso di me, come a volermi imboccare.

Imbarazzato, chiusi le labbra attorno al pancake e subito il sapore di calda cioccolata mi fece socchiudere gli occhi: cazzo quant'era buono...

"Ti piace?"

Annuii con la mano davanti alla bocca e lui sorrise sincero, prendendone un pezzetto anche per sé stesso.

"Fra un'ora ho il treno, abbiamo tutto il tempo per fare colazione tranquillamente."

Un fastidio si espanse nel mio stomaco: se ne sarebbe andato.

Se da una parte sarebbe stato meglio così, dall'altra desideravo ardentemente che restasse qui assieme a me, senza mai abbandonarmi.

Amavo il modo in cui mi guardava, il modo in cui mi sorrideva, il modo in cui mi baciava... come potevo esser felice che se ne andasse?

"Yoonji, che ne dici di rivederci per Natale? A Seoul ci sono un sacco di bancarelle... potrei ospitarti io, così ricambio il favore di stanotte."

Disse riferendosi alla mia ospitalità ed io provai una sensazione stranissima quando gli risposi... come se avessi un groppo alla gola.

"Ci penserò Taehyung."

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SPAZIO POLIPETTA 🐙

Secondo voi Yoongi andrà oppure no??? Si accettano scommesse eheheheheh

Ci stiamo avvicinando pian piano alla fine... ma non preoccupatevi, succederanno ancora un sacco di cose!

Ops, He Is A Guy [TAEGI]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora