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Una penitenza da stronzi
Rimasi fermo mentre la scritta "Sconfitta" lampeggiava sopra al mio personaggio che era appena morto, contrariamente a quello di Jungkook ancora vivo e vegeto, con tanto di coroncina dorata in testa.
"Sì! Ahahahah, ho vinto!"
Il rosso esultò ed io mi imbronciai, posando il controller sul ripiano e alzandomi dalle sue ginocchia, sedendomi a gambe incrociate sul mio letto.
"Ok ok, cosa devo fare ciliegina?"
Chiesi riferendomi alla mia penitenza: detestavo perdere -ringraziai papà per avermi fatto ereditare la tua competitività- e non volevo altro se non fare la mia punizione per poi non parlarne più.
Il sorriso sghembo di Jungkook mi fece preoccupare un poco, specialmente quando si mise in piedi davanti a me.
"Domani è sabato no? Andremo in discoteca."
Alzai un sopracciglio, non trovando nulla di strano nella sua affermazione; andavano spesso a divertirci nei fine settimana, dopotutto eravamo ancora ragazzini -lui ventidue ed io ventisei anni- quindi eravamo soliti ballare e bere in locali.
Specialmente allo Space, uno dei miei preferiti dato che il tetto era composto da una grande cupola di vetro che, quando non faceva brutto tempo, veniva aperta mostrando il cielo notturno, da qui il nome.
"... però tu ti vestirai da ragazza e dovrai farti offrire da bere."
"Eh?!"
Il ragazzo davanti a me sorrise vittorioso, passandosi una mano fra i capelli color magenta, e poi indicò con un cenno del capo la porta della mia stanza.
"Tua madre è alta quanto te, no? Non si accorgerà nemmeno di avere due vestiti in meno nel guardaroba."
L'imbarazzo prese il sopravvento, colorandomi le guance di rosso, e serrai la mandibola con forza, cercando di trattenermi dall'urlargli qualche insulto.
Avevo scommesso e perso, non potevo rifiutarmi di fare l'obbligo... era una questione di orgoglio, non volevo sembrare un fifone od un codardo.
Era una penitenza da stronzi, ma dovevo portarla a termine: avevo scommesso.
"E va bene, ma domani vieni anche tu a comprare la parrucca: col cazzo che mi sorbisco lo shopping da solo."
"Ok, non vedo l'ora di vederti sui tacchi."
Gli lanciai uno dei numerosi cuscini che tenevo sul letto, ma lui riuscì ad afferrarlo prima che si schiantasse sul suo viso e me lo restituì dritto dritto in faccia.
Lo fissai con un piccolo broncio e subito mi saltò addosso, cominciando a farmi il solletico un poco ovunque: fianchi, braccia, cosce, collo... tutti i punti dove lo soffrivo maggiormente -mi conosceva fin troppo bene-.
Tentai di divincolarmi, ma era davvero impossibile a causa della differenza abissale fra i nostri corpi: io magrolino e basso, lui più muscoloso ed alto, di conseguenza decisamente più forte di me.
Alla fine mi arresi, continuando a ridere fino alle lacrime finché lui non si stancò di solleticare la mia pelle, lasciandosi cadere accanto a me col fiatone ed un sorriso divertito ad incurvargli le labbra.
Rotolai su un fianco, piegando il braccio per poter posare la guancia sulla mano, col gomito contro ad un cuscino.
"Certo che sei proprio stronzo... vestirmi da donna, manco fossi un frocio trans."
Jungkook rise, infilando una mano sotto l'orlo della propria maglietta per grattarsi il ventre, senza staccare lo sguardo dal soffitto.
"Beh, frocio lo sei."
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Ops, He Is A Guy [TAEGI]
Фанфикшн"Domani è sabato no? Andremo in discoteca... però tu ti vestirai da ragazza e dovrai farti offrire da bere." "Eh?!"
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