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Fottuto

"Figlio di puttana."

Jungkook ridacchiò, malefico come solamente un ragazzino dispettoso poteva essere.

Tornò a premere i tasti sul controller della Psp mentre io invece aspettavo che il mio personaggio tornasse in vita, appena ucciso dal mio migliore amico.

"Cavolo Yoongi-hyung, ti rendi conto che siamo già a novembre? Fra due mesi tornerò a lavorare... ancora non ci credo."

Un piccolo sorriso mi incurvò le labbra al pensiero che il mio migliore amico avesse potuto finalmente aiutare la propria famiglia: da sempre veniva a confidarsi con me, confessando quanto si sentisse inutile ed un peso per i genitori, costretti a lavorare con turni massacranti per poter portare il pane a casa.

Aveva già lavorato un annetto una volta finite le superiori, ma a Daegu mentre io seguivo i corsi delle superiori; quando avevo finito siamo entrambi tornati alla capitale e lui aveva quindi dovuto lasciare il lavoro.

Ora però Jungkook era a Seoul e avrebbe avuto uno stipendio per aiutare i genitori -certo, non cifroni enormi, ma erano sempre soldi in più- ero davvero orgoglioso di lui.

Avrebbe iniziato come istruttore di fintness in una palestra, dopotutto trascorreva sempre molto tempo in quell'ambiente e ciò gli aveva fornito le conoscenze e le competenze necessarie ad accaparrarsi il posto.

Che poi fosse un figo della madonna e avesse fatto colpo sulla proprietaria trentenne della palestra era solo un dettaglio.

"Io invece farò ancora il mantenuto finché non riceverò risposta da una casa discografica... ancora niente."

Arricciai il naso con delusione: avevo ventisei anni cazzo, ma ero troppo testardo per accettare un lavoro che non fosse quello dei miei sogni e non volevo venir raccomandato da mia madre, decisamente esperta del settore dello spettacolo.

Era davvero così stupido sognare di riuscire solo con le proprie forze e doti? Era davvero così da coglioni rifiutare il suo aiuto?

"Porco cane Jungkook te lo spacco in testa 'sto joystick."

Gonfiai le guance incazzato quando mi uccise per l'ennesima volta, ma che potevo farci? Il rosso era un vero mago coi videogame...

"Ho vinto! E con questa siamo diciassette a zero per me, oh yeah!"

Jungkook con un salto si mise in piedi, abbandonando il suo amatissimo pouf -che in realtà era mio, ma ogni volta che entrava nella mia stanza diventava improvvisamente di sua proprietà- e si mise a ballare in modo osceno in mezzo alla stanza.

Muovendo il culo a tempo della musichetta finale del gioco, cercava di fare twerk, ma in realtà sembrava più un pinguino spastico.

"Junkook ti prego, fermati."

"Non ti piace il mio didietro Yoongi-hyung?"

Lo disse ridendo e si diede una pacca sul sedere, facendomi alzare gli occhi al cielo mentre spegnevo il televisore.

"Lo sai che io non guardo il culo alla gente."

Cosa che era effettivamente vera, dato che mi interessava maggiormente la parte davanti, ma lui parve non capire.

Ignorò la cosa facendo spallucce e tornò a buttarsi sul pouf, guardandomi -ero sul letto affianco a lui- in un modo stranissimo che proprio non riuscii a decifrare.

"Yoongi-hyung, posso chiederti un consiglio?"

Annuii, era comune che succedesse, ma ancora non capii il perché mi stesse guardando in modo così serio, quasi preoccupato.

Ops, He Is A Guy [TAEGI]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora