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Bei capelliCapelli biondo platino, maglietta bianca con un grande scollo a mostrare la parte superiore del petto, due catene al collo, pantaloni larghi e stivali neri.
Min Yoongi.
Quando anche lui alzò lo sguardo, alzò le sopracciglia in un'espressione a metà fra la sorpresa e lo spavento, bloccandosi con la mano sulla maniglia della porta.
Non riuscivo a crederci: era davvero lui? Era lui il futuro artista della CB entertainment?
Distolse lo sguardo, abbassando il capo senza dire nulla, e semplicemente iniziò a camminare verso di me, ma mi superò e si sedette per terra, accanto alla macchina distrutta.
"Il mio menager ha detto che servono minimo una decina di scatti, direi di iniziare."
Questa sua freddezza mi fece male, lo confesso, ma come potevo rimanere impassibile davanti a lui? Mi aveva spezzato il cuore e questo suo comportamento distaccato era così diverso dal carattere di Yoonji...
Mille ricordi relativi ai nostri incontri e alle chat mi invasero la mente assieme a decine di emozioni contrastanti: amore, odio, disgusto, tenerezza, malinconia.
Il mio cuore fece una capriola, forse anche due, e per un attimo ebbi l'impulso di voltare i tacchi e correre via, scappando da quelle scene appartenenti ad una relazione che non volevo ricordare.
Poi però mi dissi che sì, avevo sofferto tanto a causa sua, ma si trattava solo di lavoro: potevo farcela.
Decisi quindi di tenergli il gioco, così da evitare ulteriori imbarazzi, e finsi anch'io di non conoscerlo, limitandomi a regolare le luci e montare l'obbiettivo sulla macchina fotografica.
Le mani mi tremavano leggermente e feci un respiro profondo cercando di calmarmi, finendo di sistemare il pannello bianco usato per riflettere la luce.
"Uhm, appoggiati con la testa sulla macchina, guarda da questa parte."
Lui fece quel che io gli dissi: piegò un ginocchio e ci poggiò sopra il braccio, lasciando la mano a penzoloni, e piegò il capo all'indietro per poggiarsi alla carrozzeria arrugginita.
Mi avvicinai maggiormente ed i suoi occhi si puntarono nei miei, nascosti oltre alle varie lenti della macchina fotografica: erano scurissimi, simili a due sfere di petrolio, ed il leggero trucco attorno ad essi li rendevano ancora più profondi e taglienti.
Erano completamente differenti da quelli che conoscevo io, luminosi ed espressivi, ma non ci pensai molto; scattai la foto e proseguii col mio lavoro, cercando di ignorare completamente l'identità del ragazzo davanti a me.
Si sedette sul tettuccio della macchina, lasciando che gli stivali di cuoio nero toccassero il cofano sottostante e lo fotografai ancora, ancora ed ancora.
Era indubbiamente bello, non si poteva negare, ma ciò non significava che fosse anche un bravo ragazzo.
Il fastidio era sempre maggiore nel mio stomaco e man mano che passava il tempo si trssformava in rabbia; mi aveva preso in giro, mentendo spudoratamente sulla sua identità solamente perché gli faceva comodo.
Mi disgustava, ma allo stesso tempo sognavo di tornare ad allora così da riuscire a godermi il calore del corpo di Yoonji contro il mio, ancora ignaro della sua vera natura.
Oh, quanto avevo amato stringerlo a me, baciarlo ed ubriacarmi del suo profumo dolce, ma questo perché ero convinto fosse una donna... cosa rivelatasi non vera.
"Abbiamo finito, di' al tuo capo che entro fine settimana prossima gli porterò tutte le foto."
Dissi dandogli le spalle, poggiandomi al tavolo dove iniziai a togliere l'obbiettivo, sistemandolo nell'apposita custodia
Cercai di apparire il più distaccato possibile, così che lui non potesse sospettare nulla riguardo ai miei pensieri, ma fu proprio il biondo ad interrompere quel silenzio pesante, dopo un grande sospiro.
"Taehyung, grazie."
Mi bloccai di colpo, a causa del tono dolce da lui usato, e mi voltai lentamente, lasciando che i nostri occhi si incontrassero ancora.
"Di cosa?"
Chiesi in un sussurro, spaventato dalla risposta, e lui si sistemò la giacchetta nera, con un timido sorriso sulle labbra.
"Di non aver detto a nessuno di quel che ho fatto; se tu lo avessi raccontato, ora non sarei qui a realizzare il mio sogno."
Confessò velocemente e feci per rispondere, ma lui me lo impedì, scendendo dal tettuccio della macchina con un balzo e camminando verso di me, fino alla porta.
"Comunque, quei capelli ti stanno davvero bene: mi piaci così."
Il mio cuore iniziò a battere più velocemente e percepii chiaramente le mie guance farsi più calde e rosse a quel complimento sincero, ma lui fortunatamente era già uscito.
Come era possibile che mi facesse ancora quest'effetto semplicemente con una frase?
Ero certo di aver dimenticato sia lui che Yoonji, ma a quanto pare mi ero completamente sbagliato: non avevo superato completamente la cosa.
E non andava affatto bene.
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SPAZIO POLIPETTA🐙Ed eccomi tornata di nuovo! Cosa ne pensate di questo incontro fra i nostri tesorini?

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Ops, He Is A Guy [TAEGI]
أدب الهواة"Domani è sabato no? Andremo in discoteca... però tu ti vestirai da ragazza e dovrai farti offrire da bere." "Eh?!"