5. Past.

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Luke mi tira un gavettone sulla schiena. Il simpatico palloncino pieno d'acqua esplode lasciandomi il dorso fradicio.

Mi volto con un'espressione di sfida dipinta sul viso.

« L'hai voluto tu, Hemmings. »

Incomincio a rincorrerlo. I quattro anni di atletica mi aiutano parecchio, dato che Luke ha le gambe almeno cinque centimetri più lunghe delle mie.

Quando arriviamo di fianco alla piscina, lo spingo con tutte le mie forze. Così, cade nella vasca... tutto vestito.

Scoppio a ridere come una demente, tanto da non accorgermi di Ashton che, arrivando da dietro, mi prende in braccio saltando dentro l'acqua.

« ASH. »

Scoppiamo tutti nuovamente a ridere, mentre Mikey e Cal ci raggiungono saltando in alto prima di tuffarsi.

È da ammettere che prima, quando Calum è venuto a vedere se io ed Ashton ci eravamo scannati a vicenda o qualcosa del genere, è rimasto abbastanza sorpreso, vedendoci l'una nelle braccia dell'altro.

La sua mandibola arrivava a toccare terra. Un buffissimo esemplare di Calum Hood sorpreso.

***

« Che si fa? »

Domanda Ashton, facendo il suo ingresso in soggiorno, asciugandosi i capelli con un panno asciutto.
Ma quanto è perfetto?

« Si fa che ora ce ne stiamo in casa e Sarah cucina.

Mi riprendo dal mio stato di trans e balbetto

« C... Cosa? »

Guardo Michael con gli occhi sgranati.

« Dai, perfavore. L'ultima volta Calum ha fatto scoppiare il forno. »

Indica il diretto interessato con fare accusatorio.

« È stato un incidente... »

Si giustifica.

Io ed Ash ci guardiamo, esplodendo in una sonora risata.

« E va bene... »

Sospiro. Sconfitta.

« YAAY. »

Urlano tutti, in coro.

Mi dirigo in cucina, per poi aprire la dispensa.

« RAGAZZI. Qui in questa dispensa non c'é un emerito tubo. »

« Eh, ti credo. È una DISPENSA. »

« Mikey, non ti mettere a fare battute oscene per favore. »

« ORDINIAMO DELLE PIZZE. »

« Ci voleva tanto? »

Rido.

« MICHAEL WANTS ANOTHER SLICE. MICHAEL WANTS ANOTHER SLICE. PIZZA. PIZZA. »

Inizia a cantare Michael.

« CLIFFORD. PIANTALA CON QUELLA CANZONE, ORMAI LA SANNO ANCHE I MURI. »

Scoppia a ridere Luke.

« Ma... ma... »

Mette il finto broncio.

« A me piace, quella canzone. »

Ammetto con una scrollata di spalle.

« Sah. Sei da sposare. »

Michael mi guarda come un'idola.

« No. È mia. »

Ash, con certe affermazioni, mi fa seriamente lo stesso effetto di uno zoo che balla la macarena nel mio stomaco.

« Aw. Che dolci. »

Ci prende in giro, Luke.

« Mmh Hemmings. E quella tipa italiana? Letizia? Cosa ti dovrei dire su di lei? In quante maniere potrei ancora pigliarti per il culo? »

Ribatte Ash. A me fa ridere semplicemente il fatto che non riesca a pronunciare il nome "Letizia" con un diamine di accento italiano. Figurati le parole scelte per sputtanare un pó Luke.

« Mi sono persa qualcosa? »

« Uhm... no... nulla. »

Luke diventa tutto rosso, in viso.

« In teoria sì. Eravamo a questa festa ed è arrivata una tipa italiana... dal nome impronunciabile, quindi la chiamiamo Leti. O meglio, quello che l'ha conosciuta è Luke. Diciamo che hanno iniziato a parlare e... »

« ASHTON. PIANTALA. »

« Mmh... e quando conosceró questa ragazza? »

Assumo un'aria da chi la sa lunga.

« Uhm... ehm... ecco... »

Luke inizia.

« IN PRATICA DOMANI DOVREBBE VENIRE QUA. LUKE, PIANTALA PERCHÈ MI FAI SALIRE IL NERVOSO QUANDO BALBETTI. »

Calum si spazientisce.

Esplodiamo tutti in una risata generale. Come ho fatto a stare per tutto questo tempo senza i miei migliori amici?

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Duuuunque... inanzitutto GRAZIE PER LE SETTANTA LETTURE.

Siamo già al quinto capitolo e diciamo che questa fanfiction mi soddisfa molto. Grazie ancora.

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Leti, tu non ti aspettavi di essere in questa fanfiction, immagino. Ma 1. Ti scippo troppo con il nostro carissimo Hemmo, 2. Anche se non hai wattpad, cerchi sempre i link per leggere questa fanfiction e, anche se non puoi commentarla, mi mandi messaggi con i tuoi pareri.

Mi sembrava giusto ringraziarti in un modo un pó speciale.

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Ci vediamo al prossimo capitolo, adios ❤️

The only reason | Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora