9. Plans.

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« Stasera usciamo? »

Domanda con una scrollata di spalle Calum, mentre divora l'ennesimo sacchetto di patatine.

Negli ultimi giorni io e Leti abbiamo stretto amicizia. È molto simpatica, davvero.

« Sì, beh, perchè no? »

Luke si alza dal divano, fregando il sacchetto a Calum, che assume un'espressione da cane bastonato.

« Poi ti fanno male. »

Esplode a ridere Luke, contagiando tutti i presenti.

« Quindi dove andiamo? In giro, a caso? »

Chiede.

« Okay, va bene ma ora ridammi le mie patatine. »

Calum si alza rimcorrendolo. Per un sacchetto.

Valli tu a capire, quei due.

« Ashton dove si è messo? »

Mi chiede Letizia.

« Ma non lo so. È uscito, non so neanche dove. »

Rido.

« Signorina, lei fra pochi giorni compie gli anni. »

Mi fa la lingua, tornando con lo sguardo sulla TV.

« Diciotto. Alleluia. »

Sorrido.

« Andiamo a fare shopping? »

Se ne esce, alzandosi dal divano di scatto.

« Eh? »

Chiedo, un pó frastornata.

« Sì, dai. Poi stasera usciamo con gli altri. Vieni con me, ti presto qualcosa io da metterti per uscire. »

Mi prende per mano, tirandomi su con lei.

« Possiamo anche passare da casa mia. »

« No, no, no. Vieni. »

Continua a strattonarmi in direzione delle scale.

« Vado benissimo vestita così. »

Scoppio a ridere.

« Uh. Vorrà dire che ti sproneró a comprare qualcosa in più dopo. »

Assume un'espressione furba.

Roteo gli occhi al cielo ed alzo le mani in segno di sconfitta.

« Taxi? »

Chiedo.

« Taxi. »

Risponde.

***

« Ma che... oh dio santo. »

Luke si mette le mani nei capelli, ridendo.

Calum fa cadere il telecomando della televisione per terra.

Ashton si blocca con gli occhi sgranati e Michael, ai fornelli, per poco non si brucia un dito, essendo stato distratto dalle migliaia di sporte che tiene Letizia in mano.

Mentre io ne ho solamente due o tre.

Mi viene instintivamente da ridere ma non voglio rovinare il quadretto composto dai cinque secondi d'estate, al completo, sbalorditi.

« Ma io ti uccido. »

Le intima Luke.

« Mica sono la tua fidanzata. »

Esplode a ridere lei.

Ma smette pochi secondi dopo. Ed anche Luke torna serio.

« SE NON CI SONO PROBLEMI, IO ANDREI DI SOPRA. »

Cerco di attirare l'attenzione per sminuire un pó la tensione creatasi negli ultimi istanti.

« Io ti seguo. »

Mi sorride Ash.

« Io vado... in giardino. »

Luke esce.

Quando siamo soli nella stanza di Ash, mi stendo sul suo letto, mentre lui se ne sta su uno sgabello, osservandomi.

« A Luke piace molto Letizia. »

« Sì. »

« Ed a Letizia piace molto Luke... »

Continuo.

« Dove vuoi arrivare, esattamente? »

Mi ferma, appoggiando i gomiti sulle ginocchia in modo da stare il più vicino possibile a me.

« Ma entrambi non hanno il coraggio di dichiararsi... »

« Sarah. »

« Dai, Ash. Starebbero così bene insieme. »

Mi lamento, coprendomi la faccia con le mani, per poi farle scivolare giù poco dopo.

« Beh. Tu cosa vorresti fare? »

« Riesci a congiungere le parole "casualità" e "destino"? »

Domando, gesticolando.

« Perdonami, sono un pó confuso. »

« Se si trovassero nello stesso posto, da soli... »

Calco l'ultima parola per bene.

« Seriamente, non ti seguo. »

« La smetti di interrompermi? »

Scoppio a ridere.

« Okay. »

Alza le mani, sconfitto. Per poi passarsele sui pantaloni neri.

« Aspetta. »

Sbuffo, divertita. Aveva promesso di non interrompermi ma lui è sempre cosí.

« Scusa... »

Si accorge del proprio errore.

« No, no, continua. »

Rido.

« Okay. Tu vorresti dire che se si trovassero da soli, nello stesso posto, atmosfera giusta e cazzi vari, potrebbero anche... non so come dirlo in modo meno sdolcinato. »

« Ti ricordo che tu con me sei sempre dolce. »

Sorrido.

« Con te. »

Si alza e si stende al mio fianco, guardandomi negli occhi.

« Quando non sono con te, quando provo a dormire, non riesco ad addormentarmi. Ho bisogno di sentirti vicina. Trovo difficile persino respirare. »

« In questo momento sei molto sdolcinato. »

Gli ricordo, sorridendo per l'ennesima volta.

« Sei l'unica ragione. L'unica. »

Continua.

E lo bacio. Uno di quei baci lunghi, che vorresti durassero all'infinito.

Proprio uno di quelli per cui daresti l'anima.

***

The only reason | Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora