10. Pain.

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*Ashton's POV*

« Tu sei un fottutissimo genio, cazzo! »

Esplode Michael, dopo aver ricevuto di nuovo il suo telefono, questa volta funzionante, da Calum.

« Beh, sì. Lo so, lo so. »

Ride il moro.

« Siamo arrivati. »

Annuncia il nostro autista, facendoci scendere.

Davanti a noi si erge un pub alto come un condominio, per cui devi vendere un rene solo al fine di metterci un piede dentro, a quanto pare.

Il buttafuori non chiede neanche i nostri documenti quando varchiamo la soglia del locale.

Non appena entriamo, uno strano odore di alcool ci invade.

È un caldo terribile, qua dentro.

Un sacco di persone si voltano a guardarci ed a borbottare tra loro.

Ma cos'avete? Siamo dei normali ragazzi che suonano, cantano e fanno i deficenti sui palchi. Basta darci tutta questa importanza.

Un gruppo di ragazzi, peró, non si ferma a guardare noi. Guarda Sarah e Leti.

Stringo la prima più vicina a me, cingendole un fianco con il braccio.

All'inizio mi guarda, confusa. Poi, seguendo la linea del mio sguardo deve capire.

E posso giurare di aver visto un sorrisetto formarsi sul suo viso.

« Ci dividiamo? »

Chiede Calum.

« Penso che ci convenga. È più facile dare meno nell'occhio se stiamo separati. »

Spiego.

« Sì, penso tu abbia ragione. »

Concorda Cal.

« Se non ci sono problemi, ci troviamo fuori di qui più o meno alle due. Sono già le undici. »

« Sì, Michael, se un unicorno ti dovesse per caso stuprare o cose così, non dimenticare di chiamarmi. »

Scherza Luke.

***

« Ma dove si sono cacciate Sarah e Letizia? »

Sbuffa il biondo.

« Dovevano andare a prendere da bere, ma ci stanno mettendo del tempo. »

Gli rispondo.

« Vado a cercarle, aspettami qui. »

Annuisco in segno di assenso e mi guardo in giro per trovare una qualche faccia familiare.

Ed una la trovo.

Ma non è proprio quella che desidererei più di tutte.

Mi giro dalla parte opposta, pregando il mio buon dio che quell'oca non mi abbia visto.

Se Sarah scopre tutto, son cazzi.

« Ash. »

Troppo tardi.

« Non far finta di non avermi vista, su. »

Mi appoggia una mano sulla schiena ed io la respingo, voltandomi.

« Non mi toccare neanche. »

« Oh, ma come siamo aggressivi questa sera. »

Mi deride.

« Beh, peccato, quando ti avevo visto, avevo in mente altri progetti. »

Continua, percorrendo il mio braccio con le sue mani smaltate di tutto punto.

« Zoe. Basta. Piantala. Sono fidanzato. »

*Leti's POV*

« Scusa. »

Uno mi viene addosso.

« Oh, scusami. »

Un altro mi porge le sue scuse.

« Scu... »

« MA CHE CAZZO. »

Sbotto contro il poveretto.

Dove si è cacciata Sah? Perchè l'ho persa di vista? Bah. Sono una completa cretina. Ma anche lei poteva farsi vedere. No, okay, devo smetterla di bere.

Mi dirigo verso la pista, dove vedo Ash in compagnia di una tipa, penso Sarah.

Sorrido instintivamente mentre mi avvicino piano, quando mi accorgo che la tipa è troppo bionda e troppo truccata per essere lei.

Riduco la mia area oculare per mettere meglio a fuoco la scena e, sopra la musica a medio volume, posso sentirli scambiarsi parole che forse non avrei dovuto udire.

« Zoe. Basta. Piantala. Sono fidanzato. »

« Mmh, ma tu non pensavi alla tua fidanzata quando ansimavi il mio nome, quella sera. O sbaglio? »

COSA?

Mi verrebbe da andare lì e spaccarle la faccia. Dove cazzo è finita Sarah? Dove?

Mi devo calmare.

« Non ero pienamente in me. »

Si giustifica.

Ne avrai, di giustificazioni da dare, quando la tua cara ragazza ti scoprirà, coglione.

« Sì, ma a letto con me ci sei venuto lo stesso. »

« Leti? »

Mi volto, Sarah mi sta raggiungendo. All'inizio sono sollevata, ma poi quasi prendo un infarto, consapevole di ció che potrebbe stare per succedere.

Mi volto istintivamente.

« Le... ma che... »

Mi affianca, e sposta gli occhi su Ashton in tempo per vedere la bionda ossigenata premere con forza la bocca su quella del suo ragazzo.

Suo.

Cosa non capisce del possessivo "suo di Sarah"?

Mi giro verso la mia amica, in tempo per vederla portarsi una mano alla bocca.

Si volta, ed incomincia a correre.

Dó un'ultima occhiata in direzione di Ashton prima di incominciare a rincorrere la mia amica.

Riesco a raggiungerla, fin quando Luke mi ferma.

« Ehy... »

Mi sorride.

« Luke, scusami, ora non ho tempo, poi ti spiego. Mi dispiace un casino. »

Vedere il suo sorriso rabbuiarsi tutto d'un tratto, mi spezza il cuore. Così, con la volontá un pó mossa dall'alcool, un pó dalla tenerezza... e per la maggior parte, spinta e voluta da me stessa, lo bacio castamente, prima di voltarmi verso l'uscita e lasciare un Luke Hemmings imbambolato sul suo posto.

Davvero gli faccio questo effetto?

La mia felicità dura poco, fino a quando mi ricordo di dover seguire Sarah, manco fosse una bambina di tre anni che corre dietro ad un gatto.

Mi sfilo i tacchi ed esco.

Corro per un buon minuto fino a quando non trovo Sarah in lacrime, seduta sulla panchina della fermata dell'autobus.

Mi avvicino e mi siedo vicino a lei.

« Sah? »

Fa un salto, prima di voltarsi verso di me.

È distrutta.

The only reason | Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora