27. Phone call.

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*Sarah's POV*

« Ash. »

Appena entra in camera, mi alzo dal letto e porto le braccia attorno al suo collo, attirandolo a me, facendo incontrare castamente le mie labbra con le sue.
Bacio che lui tenta di approfondire, come in preda ad un quasi inesaudibile desiderio e bisogno di essere amato.

Dopo un pó di tempo mi allontano leggermente.

« Che succede, Ash? »

« N... nulla. »

« Ed io sono la sorella di Sid il bradipo. Dai, dimmi. »

Mi guarda tanto intensamente da mandarmi a fuoco.

« Ash... per favore. »

« Sah, io... »

Se non fosse una cattiva notizia, non sarebbe così incerto. Il mio cuore batte impazzito, cosa deve dirmi?

« È che mi ha scritto... »

« Chi ti ha scritto? »

Eh?

« Hanna... »

Chi è sta tipa? Mah.

Si affretta ad aggiungere,

« La ragazza della discoteca... »

Il mio cuore perde un battito.

« E cosa ti ha detto? »

« Nulla di importante... »

« Devo controllarti il telefono o pensi di dirmelo? »

« Che è a Madrid, qui. »

« Ah perfetto. Era tipo un invito: ah sì! Ora la tua fidanzata puó venire tranquillamente a trucidarmi e nascondere il mio corpo in un cassonetto! Non vedo l'ora, evviva. »

« Veramente, mi ha scritto se potevamo vederci... »

Si siede accanto a me, mentre passano secondi di silenzio.

Durante questi ultimi mi accorgo di come lui si stia torturando le mani, mordendo il labbro inferiore e sbattendo velocemente i talloni a terra.

« Non è tutto qui, vero? »

Ash fa un leggero salto, non so se per la mia voce improvvisa o per la domanda in sé.

« Io... »

Lo guardo, spronandolo a continuare.

« È dannatamente difficile da dire! Dammi un pó di tempo e, sì, ti spiegheró tutto. »

Deve notare la mia espressione insoddisfatta perché mi guarda implorante.

« Ti prego. Davvero ti spiegherò tutto ma almeno dammi un pó di tempo per pensare. Per favore. »

Lo guardo. E la sua espressione mi convince abbastanza, nonostante non sia pienamente soddisfatta.

« Okay Ashton, okay. »

Mi stendo sulle coperte e lui si viene a posizionare accanto a me, ripetendo,

« Okay... »

« Non siamo in Colpa Delle Stelle, genio. »

Scherzo, cercando di alleggerire la tensione creatasi negli ultimi istanti.

« Oh, oka... »

« ...ASHTON. »

Lo blocco, mentre scoppia a ridere.

Dio, la sua risata.

Ti fa venir voglia di registrarla ed impostarla come suoneria del cellulare.

Ma poi, sapere di essere la causa di un suono così bello?

Come quando finalmente riesci a suonare il tuo strumento preferito per la prima volta.

Beh.

Forse il mio strumento preferito è il suo cuore.

***

« Sarah? »

Sento qualcuno scuotermi freneticamente.

« Sah? »

« Mmh... »

Sussurro, addormentata.

« Sono le sei del pomeriggio ed i ragazzi sono usciti. Hai fame? »

« Boh. »

« Boh? »

« Boh. »

« Forse "Boh" sarà il nostro "Per sempre". »

Ride sotto i baffi.

« Fottiti. »

« Uffa, io ho fame. »

« Mangia. »

« Ordino una pizza? »

« Ordina quello che ti pare. »

Sbuffo.

Ho dannatamente sonno.

« Vado a prendere due pizze, arrivo subito. »

« Okay Ash, a dopo. »

Quando esce, mi stiracchio e mi alzo per lavarmi la faccia.

Mentre mi sto asciugando con un asciugamano, sento un telefono che non é il mio squillare.

Mi precipito in camera e noto l'iPhone di Ash vibrare sul comodino.

Ora lascia pure i telefoni in giro.

"Casualmente" vado a controllare chi lo sta chiamando.

Ed un nome, meglio dire "un insulto", sta illuminando lo schermo.

'Troia.'

Bello.

Non me ne frega niente se Ash lo scopre e prima che possa fermarmi, il mio pollice destro sta scorrendo sul tasto 'rispondi'.

« Pronto? »

« Pronto, c'é Ashton? »

Te lo vuoi scopare ancora? Madonna ma trovatene un altro, ce ne sono tanti e proprio il mio fidanzato devi venire a cercare? Bah.

« Veramente è uscito. »

'Non vorrebbe mai parlare oltre con una stronza come te' suonava troppo rude, forse...

« Oh... richiameró... »

Col cazzo.

« Ma con chi ho parlato? »

Mi preparo a darle una notizia forse spiacevole. Spero solo non si metta ad urlare nel microfono. Quello sarebbe disgustoso.

« La sua fidanzata. »

Passa qualche secondo di silenzio.

« Richiameró, ciao. »

Ed attacca.

Un sorriso si impossessa del mio viso.

Ora siamo due a uno per me.
Ci si vede.

The only reason | Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora