Antico Segreto

X - Esploratori e Canaglie (1/2)

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La ragazza sorrise al pistolero e la calibro .45 catturò di nuovo la sua attenzione nella fondina ascellare; suddetta attenzione venne poi deviata da un seno procace che tendeva gioiosamente una casacca di cuoio a frange.
Chase Bowman allontanò lo sguardo ritenendo poco delicato fissare le bocce di chi li aveva appena salvati, e restituì il gesto finendo di strofinarsi i capelli con l'asciugamano: la coperta di lana sulle spalle era spessa, calda e sapeva di buono, la stufa crepitava spandendo calore graditissimo nell'ambiente raccolto - e del tutto inatteso - della cabina di un barcone con un tavolo, un paio di sedie e due letti a castello sfatti; scaffali e mensole coperti perlopiù di libri completavano il quadro e la botola della stiva spuntava da un grosso tappeto peloso (che in realtà era la pelle di un orso grizzly compresa di artigli e testa).

...non aveva la minima idea di cosa ci facesse un barcone pieno di libri con una ragazza a bordo e un grizzly scuoiato sul pavimento, bloccato alla seconda decade di Novembre nel ghiaccio compatto del Basso Sejoul. "Helena Cogburn, right?".

La sconosciuta annuì, in piedi, le mani unite e le tette terza misura abbondante che premevano: lei sembrava solo felice di avere aiutato.

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"OH GRANDE CIELO!".

Due ore prima si era sentito tirare verso qualsiasi fosse il posto che avevano trovato; dietro di lui Montego lo aveva spinto da parte e si era accasciato sul pavimento spargendo neve, altra si riversava spinta dal vento che si era opposto quando la ragazza aveva provato a richiudere la porta: ci si era lasciato ricadere contro...e il thread secondo cui quella era un'ottima occasione di cui approfittare, venne messo da parte dallo sguardo stravolto del bandito.

Perché lo hai fatto?

Si era lasciato scivolare a terra bloccato dalla domanda (e dalla gratitudine non desiderata che induceva) mentre Montego si trascinava verso la stufa e la ragazza, ferma in piedi fra i due, muoveva la testa dall'uno all'altro come una gallina disorientata: un grosso revolver seguiva gli scatti del corpo appeso sotto l'ascella sinistra in presa del portuale.

"...aiutalo!" aveva comandato fra i denti. Perché lo hai fatto?

"Si...si!"; distolta dalla sua paralisi Helena si era fiondata verso la stufa, aveva ficcato dentro un grosso ciocco e poi aveva sollevato il bandito quasi di peso, sedendolo ad un tavolo che contava due sedie. Approfittarne sarebbe stato facile...ma c'era quella gratitudine non desiderata che si metteva in mezzo.

"Bevi! Devi scaldarti! Ma siete caduti in acqua?!? Grande cielo che situazione!" Odore di torcibudella per nulla dozzinale lo aveva raggiunto,  aveva sogghignato vedendola ficcare il collo della bottiglia in bocca a Montego, che dal canto suo non si era fatto pregare; raggiunto il tavolo a sua volta aveva lasciato cadere il giaccone fradicio e un momento dopo si era sentito gettare addosso una coperta.

"Spogliati! Asciugati!
...ma aspetta che mi giro!!!".

Subito dopo la ragazza si era voltata mostrando gambe tornite in pantaloni di pelliccia, anche loro per niente dozzinali; un'altra coperta era piovuta addosso al bandito, una cuccuma formato famiglia era comparsa sul tavolo e all'odore di whisky si era mischiato quello del caffè, non di orzo o cicoria, ma quello vero che non assaggiava da più di due anni.

"Mettersi in viaggio con questo tempo! Che imprudenza!!! Ma io non dovrei dire proprio nulla visto che dovevamo fermarci a Lauderdale e rimandare tutto al disgelo, l'ho gia detto che detesto il freddo?
Molto meglio il mare! Il clima subtropicale è il mio ideale razionale!". Ultimi ma non meno importanti al termine di quel discorso, pane e carne secca vennero tirati fuori da una piccola credenza e messi a disposizione per accompagnare il whisky che scendeva in corpo come fuoco liquido; un'altra occhiata era stata scambiata col bandito, le cui labbra erano blu e sorridevano. Perché lo hai fatto?