III - Nuova scena, vecchio copione

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1

Twinky si affacciò al portone della stalla e guardò il cielo: una calotta cerulea in movimento dove non c'era alcuna traccia di sole.
La ragazza iniziò a tremare e scivolò fuori stringendosi il mantello al corpo.

❊\>• °

Nella semiluce di quel mattino chiuso la neve dietro la scuderia era una discesa indurita che collegava il tetto alle frange del bosco, sulla cima di una bassa scarpata a una trentina di iarde in linea d'aria: lo raggiunse rapidamente, si accovacciò dietro un tronco caduto, tirò giù i pantaloni e iniziò a pisciare...quindi, triste, si voltò agli alberi che affioravano dalle ombre in linee irregolari e addossate.
...lui non voleva saperne di abbandonarlo, lui gli voleva bene tanto quanto lei lo odiava, perché se mai era esistito un hombre veramente cattivo, quello era colui che aveva avvinto il cuore del giovane che amava, causato la morte di sua madre...e rubato le esistenze di entrambi loro.

"Mamacita" invoco, la voce che si incrinava. "Mamacita donde estàs-".
Quindi un movimento attirò la sua attenzione facendola acquattare per puro riflesso: due figure stavano rimontando la china nella sua direzione.

La ragazza strinse gli occhi vedendole soffermarsi sulle sue tracce, le seguì con lo sguardo mentre si allontanavano...e poi, ubbidendo a un'altra delle lezioni che quell'uomo le aveva inculcato, iniziò a muoversi rapida e silenziosa: 'osserva nascosta i dettagli fuori posto', era nel dire del pistolero, e dunque chi si recava nel bosco alle otto di una mattina scura come una sera?

❊\> • °

I fruscii la guidarono, di chi non faceva nulla per mascherare il suo movimento...e quando fu più vicina iniziò a sentire i singhiozzi.
L'odore ferrigno del sangue la raggiunse misto a quello di resina, si mantenne a distanza lungo un sentierino che si inoltrava nell'abetaia innevata, che le due figure percorsero per una ventina di minuti e poi si fermarono al limitare di una piccola radura; quindi la più bassa delle due si inginocchiò, depose un fagotto arrossato sulla neve e iniziò a raspare: presto i singhiozzi si trasformarono in urletti isterici, il movimento in pugni sferrati su una crosta che si sarebbe aperta solo con martello e scalpello, dopo qualche secondo la figura rimasta in piedi si inginocchiò e le appoggiò una mano guantata sulla schiena.

"Carmi adesso capisci?" Era dolce la voce, triste e giovane. "Non si può scavare, dobbiamo bruciarlo-".

"Ma è mio figlio!". Il grido la fece sussultare, i rami sparsero neve...e la ragazza che aveva parlato per prima si voltò in uno sventolio di capelli gialli.
Stupida rimproverò nella mente la voce del pistolero mentre usciva allo scoperto, le braccia distese lungo i fianchi e la fondina che accennava da sotto il mantello.

2

La forestiera, tu eri con quegli uomini...che cosa ci fai qui??

Sally la Troia inghiottì indietreggiando di mezzo passo, poi Carmilla Gleeson - figlia del defunto sceriffo Pat, nonché sua amica da quando erano bambine (e adesso compagna di bordello di due anni più piccola) - si aggrappò e si afflosciò: "A-aiutami...".

La ragazza si accovacciò trascinata giù dall'amica, le accarezzò la guancia madida, la accolse nel suo abbraccio.
"Sally!" ansimò, "Sally è mio figlio, mio figlio! Io non posso bruciarlo, lui è mio figlio, è mio figlio...".

Senza sapere cosa rispondere a quei sussurri spezzati Sally la Troia si strinse all'amica, che era pallida come un cencio, affranta ed esausta dopo un travaglio di una notte intera...e quel figlio di chissà chi, appena nato e subito ammazzato come un gattino...
La neve crocchiò, alzò la faccia di scatto e la straniera si fermò sollevando le mani; occhi azzurri e duri guizzarono nei suoi da sotto un berretto pesante e una frangia nerissima, una bocca pallida si distese accennando il sorriso: era magro il corpo sotto i vestiti di pelliccia scossi dal vento, un calcio di pistola quello che s'intravedeva al fianco sinistro.

Antico SegretoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora