XVI - Inverno e primavera (2/2)

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Chase guardò Twinky negli occhi e lanciò in aria le bottiglie come un giocoliere le sue clavette; la ragazza sfoderò di sinistro e sparò abbattendo la destra di taglio sul cane, disintegrandone quattro prima che raggiungessero l'apice: l'ultima detonazione precedette un rumore a metà fra uno sbuffo e un tonfo, *KA-CHUNF!*.

La quinta bottiglia di cinque esplose e la pistolera si voltò verso Helena, che abbassò il braccio e offrì un sorriso di denti bianchissimi; senza deviare lo sguardo afferrò al volo un collo spezzato e lo scaraventò nella neve conficcandolo dritto davanti ai suoi stivali: non c'era nulla di allegro nello scoprirsi dei suoi.

"Ehi...scusa eh, non fare quella faccia! Non volevo mica interferire nella tua, uh...prova?".

Chase sollevò la mano aperta senza girarsi; "Figlio" chiamò raccogliendo una manciata di sassi, che si era preparato, e lanciandoli all'insú: Miguel seguì per un secondo col fucile appoggiato sulla spalla, poi iniziò a sparare in rapida successione; due pietre ricaddero sulla neve, cinque in frammenti di sette che aveva scagliato. "YII-HAAA!".

Il pistolero allargò gli occhi, ruotò sui talloni, sfoderò e premette il grilletto verso la folla di paesani radunati senza invito: un cappello volò via e il coglione che c'era sotto finì col culo nella neve.
L'eco dello scoppio si perse nel silenzio perché tutti conoscevano il carattere dello sceriffo e quello era un avvertimento a non disturbare il momento di un padre coi figli.

Il coglione (improvvisamente isolato) si rialzò, agguantò il suo coperchio e sparì rapidamente dietro l'orlo del capannello; Chase storse la faccia e si voltò verso i suoi figli che avevano abbassato le armi e lo stavano fissando.

"Non...volevo interferire, scusami...".

"Almeno tiri dritto e lesto con quel tuo arnese. Come vanno le ferite?".

"Papa non la sento quasi più"; Twinky si limitò ad annuire.
Sono integra sembrava voler dire lo sguardo che gli offrì, di sfida ma non solo: scelse di vederci compiacimento, magari anche gratitudine ripensando al confronto che avevano avuto settimane prima.

Qualcosa era cambiato fra loro...o magari era solo un autoconvincimento frutto dell'illusoria ricerca di conforto: c'erano momenti in cui gli sembrava di scorgere apertura nel suo sguardo, un sollevarsi della tristezza vigile che la pervadeva perennemente fuorché nel momento della battaglia.
In molti altri l'odio c'era, bruciante e dedicato.

Il pistolero scosse la testa di nuovo. "La prossima volta falli saltare tutti".

Senza rispondere Miguel mosse la testa dall'alto verso il basso e accennò un sorriso. Stai diventando freddo anche tu perché lo sono stato io con te, con voi, troppe volte...
...ed era per quello che volevano andarsene: no, lei vuole andarsene e io non posso impedirglielo perché lo stesso credo della pistola non glielo consentiva.

Forse sono pronti a trovare la loro strada tubò l'Uomo in Nero e Chase fece stridere i denti rivolgendo lo sguardo alla foresta innevata. Comunque non puoi impedirlo! Se ne andranno tutt'e due!

Il pistolero si nascose dietro le routines antivirus che spedirono il mago morto di nuovo all'inferno, quindi tornò ai suoi figli e li trovò in vigile attesa, proprio come aveva loro insegnato. Helena si era allontanata col folkenvdi cui rimanevano solo orme sulla neve schiacciata e qualche schiena in allontanamento.

La faccia di Twinky era neutra; a disagio Chase guardò oltre lei, alla boscaglia a trecento iarde nel punto in cui la pista coperta curvava sul ciglio boscoso di una scarpata...e l'assistente tattico evidenziò per lui una forma dietro fronde congelate.

Antico SegretoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora