IX - Banditi e Pistoleri (3/3)

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Occhio-Aperto aveva visto i nemici arrivare numerosi dalla pista del villaggio...e aveva subito capito di non avere possibilità.

Non si sentiva particolarmente legato all'uomo bianco Testa-Rossa - diverso era verso il suo fratello Teschio-in-Mano - così lo aveva abbandonato al suo destino, e mentre veniva ucciso si era nascosto tra i rami innevati in cima ad un abete: da lì aveva visto la squaw venire soccorsa e il corpo dell'uomo bianco, una volta spogliato delle sue armi, fatto rotolare nella scarpata dove buttavano le carcasse scuoiate. Poi i nemici se n'erano andati e la squaw si era chiusa col suo uomo dentro il capanno: era ferita...ma era anche pericolosa, e lui era rimasto solo.
Il guerriero atterrò silenziosamente sotto l'abete e scoccò un'occhiata carica di odio alla costruzione che si scorgeva oltre gli alberi: era solo, senza cavallo e stava fuggendo davanti ad una femmina che aveva dato prova di grande abilità e coraggio...e adesso cosa avrebbe fatto?

Mio figlio credeva un tempo nelle antiche vie rimproverò lo spirito di suo padre: scosse la testa e lo scacciò. Andarsene sarebbe stata la scelta più saggia, ma avrebbe significato rinunciare alla vendetta...e ad una squaw degna di un capo.
Così per ora avrebbe fatto; invece si allontanò verso il profilo del lago gelato, che costeggiò per un breve tratto prima di tornare a imboscarsi puntando verso una piccola collina carsica che sapeva trovarsi a poca distanza: la raggiunse guidato dall'istinto col vento che si alzava e il buio già abbastanza fitto da rendere indistinti i contorni della foresta.

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Il rifugio, simile ma più piccolo di quello dove si era nascosto due notti prima, era formato da una cavità rotonda raggiungibile da una spaccatura nella roccia: liberò il pertugio dalla neve fresca che si era accumulata, quindi si lasciò scivolare sul ghiaccio duro raggiungendo il termine del budello senza incontrare altri ostacoli.
Fascine erano state lasciate dall'estate; dopo aver sgomberato il focolare allo stesso modo distese la coperta nello spazio angusto, poi dispose l'esca, prese le pietre focaie e iniziò a picchiarle: *tchack! tchack! tchack!*.

...questa non è buona medicina: non lo era perché la fortuna lo aveva abbandonato, era solo, gli rimanevano solo le sue armi e il desiderio di vendetta. *tchack! tchack! tchack!* che mio figlio rinunci alla cattiva compagnia dell'uomo bianco *tchack!* egli seguiva un tempo le antiche vie, che le ritrovi *tchack!* taci padre *tchack! tchack! tchack!* quelle vie sono perse ormai!

Così era e intorno alla cavità il vento mugghiava, dentro il freddo mordeva; le mani iniziarono a tremare, le pietre focaie sfuggirono, le afferrò facendole schioccare, ancora, ancora,*tchack! tchack! tchac-crrt...*
Occhio-Aperto accostò le mani a coppa e soffiò con cautela sulla fiammella, che si abbassò, esitò, riprese coraggio e infine gli disse che almeno il suo calore non gli sarebbe stato negato: ma il freddo era intenso e lui avrebbe anche potuto non svegliarsi più...ma se non era destino che il Grande Spirito reclamasse il suo quella notte, l'indomani avrebbe disceso il corso del Black Creek perché sapeva che lungo lo stesso alcuni trappers avevano messo il campo invernale.

Il pellerossa appoggiò alcuni legnetti sull'esca crepitante e il fuoco li avvolse ravvivandosi; sorrise accostando una fascina intera, godendo del calore che lo raggiunse.
Avrebbe trovato il campo degli uomini bianchi, si sarebbe procurato un cavallo e poi avrebbe raggiunto e risalito il Sejoul, il fiume sacro a Manito, in cerca delle tracce di capo Teschio-in-Mano: aveva detto che sarebbe andato col suo prigioniero in quella direzione e lui li avrebbe raggiunti, a costo di entrare in guerra con la tribù perduta il cui campo sapeva trovarsi da qualche parte negli altopiani...e lo avrebbe fatto semplicemente perché non aveva alternative.

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