Capitolo 44

1.1K 64 32
                                    

Arrossire può diventare un grande problema perché tradisce l'imbarazzo, il disagio in certe situazioni dove tutto si vorrebbe dimostrare treanne la propria fragilità.
Io, che prima mi sentivo bruciare dentro il fuoco rovente della rabbia e volevo dimostrare la mia forza, la mia ira, ora il mio cuore par essersi sciolto all'udire le parole pronunciate dal ragazzo.
Tutti quei sentimenti estremamente intensi sono crollati a terra come un castello di sabbia travolto dalle onde del mare.
E, cercando di nascondere quel rossore che mi ha tradita, mi getto senza pensarci tra le sue braccia stringendo il suo petto con tutto l'amore che provo per lui.

"Sono una totale idiota... Mi sono lasciata persuadere dalle parole di Jungwoo, un tipo che neanche conosco.."

Jimin poggia le sue braccia sulla mia schiena stringendomi a lui in un caloroso abbraccio.

"Ció che ti ha detto è vero, ma quei tempi sono passati. Anche io ho commesso degli errori, soprattutto a causa della mia stupidità nel farmi trascinare nelle sue esperienze. Volevo sentirmi forte in un periodo della mia vita in cui ero costantemente tormentato da difficoltà e stress.
Jungwoo ai miei occhi era il ragazzo cool che speravo di diventare, ma ora al sol pensiero di diventare come lui mi vien la nausea."

Mi stacco dall abbraccio rimandendo ad osservarlo intensamente: gli occhi di Jimin diventano lucidi dalle lacrime che iniziano a scendere lente sul suo viso bianco come la neve

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Mi stacco dall abbraccio rimandendo ad osservarlo intensamente: gli occhi di Jimin diventano lucidi dalle lacrime che iniziano a scendere lente sul suo viso bianco come la neve.
È afflitto, petito ed estremamente dispiaciuto per quanto è appena accaduto.

"Perdonami" dice, non appena si accorge di star piangendo "Non sono ancora diventato il ragazzo forte che tanto desidero essere..."

"Jimin...tu lo sei" asciugo una lacrima passando il pollice sulla sua pelle tiepida "Sei un ragazzo forte, tenace e determinato. Non c'è assolutamente bisogno che cambi. Sei perfetto così come sei"

E, a quelle parole, Jimin mi stringe nuovamente a sè. È lui ora ad essere crollato.

"Non m' importa degli errori che hai commesso in passato, tutti sbagliano, è umano. Ora ho capito la situazione e non sono più arrabbiata con te, ma con lui".

"Jungwoo la pagherà fidati. Si pentirà per quello che ha fatto".

Poco dopo io e Jimin ci accomodiamo sul divano e cerchiamo di distrarci guardano qualche film su  Netflix.
Ogni tanto mi capita di dare un'occhiata al ragazzo il quale non sembra badare al film, piuttosto sembra che sia assorto nei suoi pensieri. Il suo volto è segnato da un'espressione corrugata, quasi rabbiosa.

"Jimin..? Tutto bene?"

Il ragazzo ignora le mie parole.

"Jimin...?"

Si gira sorpreso verso di me.
"Si... Perdonami. Hai detto qualcosa?"

"Stai bene? Il film non ti piace?"

"No, scusami... Ero solo assorto nei miei pensieri..."

"A che cosa stai pensando per essere cosí distratto?"

Rouge à lèvresDove le storie prendono vita. Scoprilo ora