Capitolo 46

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"Dai oppa, non fare così, ho in mente per te una bellissima sorpresa"

"Una sorpresa...?"

Gli occhi del ragazzo brillano di felicità, proprio come quelli di un bambino il giorno di Natale.
"Che cosa? Dai dimmelo!"

"Non se ne parla. Lo vedrai tu stesso a Parigi"
Faccio l'occhiolino ed un sorrisetto a Jimin il quale però risponde facendo labbruccio.

Mi guardo attorno per assicurarmi che nessuno dello staff stia badando a noi per poi avvicinarmi all'orecchio del ragazzo:

"Sono sicura che ti piacerà" gli sussurro per poi andarmene lasciandolo solo nel salone.

Nel mentre che torno a casa, rido tra me ripensando alla faccia di Jimin nel mentre che mi vedeva andare via: era un misto di confusione e felicità, segnata da quel timido rossore che colora le sue belle e candide guance quando prova forti emozioni.

Ma, nel momento in cui passo davanti ad un parco che precede casa mia, intravedo una figura famigliare.
Jungwoo?

La figura si alza  dallo scivolo su cui è seduta per avvicinarsi a me. Un brivido di paura corre lungo la mia schiena quando mi rendo conto con assoluta certezza che si tratta proprio di lui.

"Giada... Sei tu".

Jungwoo sorride rendendo l'intera scena ancora più inquientante.

"Avresti qualche minuto per parlare?"
Dal suo viso scompare il sorriso, sostituito invece da un'espressione affranta.

"C... Certo. Dimmi pure"

Il ragazzo muove un piede disegnando solchi nella terricciola guardando a terra per poi indirizzare il suo sguardo verso il mio.

"So che non ci siamo presentati nelle dovute maniere e so che mi sono comportato come un vero stronzo con te e Jimin..."

"Ti aspetti forse che ti dica "No, non è vero, non sei stato un grandissimo stronzo che ha cercato di allontanarmi del mio ragazzo raccontandomi i peggiori fatti del suo passato così da dipingerlo come un'emerito pezzo di merda, no non preoccuparti" non è forse quello che ti aspetti che ti dica?"

"No... È che..."

Ora la paura in me viene sostituita dall'ira. Quel ragazzino è un vero bastardo ai miei occhi.

"... Volevo solo chiederti scusa."

"... Scusa?" rispondo sorpresa "Mi stai chiedendo il perdono per quello che hai fatto?"

"Si... Mi pento per essere stato così cattivo nei vostri riguardi. È che sono stato accecato dalla gelosia: Jimin è sempre stato meglio di me sotto tutti i punti di vista e ho cercato di essere come lui, ma non ci sono riuscito. Poi, invidioso, l'ho condotto su una strada sbagliata fatta di alcool, donne e feste. Un vero paradiso che lo avrebbe logorato e cambiato per sempre. Sfortunatamente il mio piano non ha funzionato e lui si è allontanato da me per ripercorrere il suo cammino perchè sapeva che quella vita non era fatta per lui. E da allora lo odio perchè lui è sempre stato migliore di me, sempre"

"Jungwoo..."

"Ma ora sono cambiato: ho deciso di essere me stesso e di cambiare in meglio. Debutterò come membro di una band e darò sempre il meglio di me, non voglio più essere considerato uno stronzo agli occhi degli altri..."

Parole davvero toccanti che mi fanno sospirare. Quel ragazzino sa essere davvero persuasivo.

"Ti chiedo di nuovo scusa Giada, a te e a Jimin. Voglio solo che tu sappia che sono contento per voi due e spero che il vostro amore andrà avanti per sempre."

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