Vedere Lisa portarmi via Jimin mi innervosisce.
Dopo tutta la mattinata trascorsa ad aspettarlo, nell'unico momento in cui posso vederlo me lo porta via,che rabbia! Cosa avrà mai da dirgli? Soprattutto in mia assenza...
Decido di seguirli senza farmi vedere.Lisa porta Jimin nel corridoio che porta al solottino, là dove è appesa quella bacheca colorata. Fortunatamente è presente una parete che mi permette di sentirli senza che mi vedano. So che dovrei farmi gli affari miei, ma onestamente sono un pó preoccupata per Jimin, soprattutto ora che so che persona è veramente Lisa.
Vedo la ragazza prendere la mano di Jimin ma lui con uno strappo se la porta a sè"Ti ho già ripetuto mille volte che non voglio" dice il ragazzo
"Insomma, dopo tutto il tempo che abbiamo trascorso insieme! Dopo tutti quei momenti ora vuoi lasciarmi? Come se non fosse successo nulla?!"
"Tu sei impazzita Lisa, io non sto con te e non fai altro che infastidirmi con chiamate e messaggi, il mio cellulare è pieno delle tue notifiche!"Cala il silenzio e io mi ritiro dietro la parete dal momento che mi sono sporta per ascoltare
".... Dove sei stato tutto ieri?"
"Ancora? Ancora me lo chiedi? Bene ti rispondo una volta per tutte: ieri ho avuto un inconveniente okay? Non sono affari tuoi" dice Jimin seccato
"Inconveniente eh? Ma fammi il piacere. Tu ieri sei stato con la novellina non è così?" Lisa addita Jimin al petto, il ragazzo le toglie la mano, Il suo sguardo è nervoso."Basta. Io me ne vado. E lasciami stare."
Sento Jimin avvicimarsi e mi metto a camminare velocemente cercando di fare meno rumore possibile, proprio come un ninja. Mi ritiro nello sgabuzzino per non farmi vedere.
Appoggiata all'armadietto, mi rendo conto di quanto assillante sia quell'odiosa ragazza: temo che continui a pensare che Jimin sia stato con me ieri e se effettivamente lo venisse a scoprire, siamo entrambi fottuti. Mi copro con le mani il volto, spaventata da quel pensiero. Poi, ecco un rumore di passi proveniente da dietro l'armadietto, una mano si appogggia alla mia spalla facendomi urlare dallo spavento
"Buh!"
Alzo il visto impaurita.
È Jimin, come diamine ha fatto ad entrare senza che io me ne sia accorta??"Ci hai ascoltato vero?" un sorriso segna il suo viso
"No... Cioè... Non credo..." arrossisco dalla vergogna.Sono proprio una stupida ficcanaso...
"Yaa guarda che ti ho vista allontanarti , eri tutta attenta a non fare rumore" ora il ragazzo ride facendomi sentire proprio una merda.
"Ecco... Si ho origliato. Ero preoccupata per te..."
Jimin si avvicina a me, facendomi appoggiare la schiena contro l'armadietto. Dopo quello che ho fatto non ho il coraggio di guardarlo in faccia. La sua mano calda mi solleva il mento, così che io ora sono costretta a guardarlo dritto negli occhi
"Perchè ora non mi guardi? Hai vergogna?"
Non dico una parola, non riesco, nemmeno se mi ci dovessi impegnare, la mia bocca rimane serrata contro la mia volontà. Il ragazzo mi osserva sorridendo e dal nervoso mi mordo il labbro"Yaa eri davvero preoccupata per me? Sei così carina"
Sgrano gli occhi udendo l'ultima parola
"Menomale che Lisa non ti ha vista, hai corso un grosso rischio..."
"Io ero in pensiero per te. Lisa è una fuori di testa, pensavo ti volesse torturare di nuovo... Effettivamente peró è quello che ha fatto...""Non preoccuparti, risolveró la questione di Lisa il prima possibile. Ora desidero solo che tu la lasci perdere, non voglio che ti faccia nulla di male, se solo dovesse ferirti io impazzirei"
"Jimin..."
"Si, non potrei sopportare una cosa simile, impazzirei io se dovesse succedere. Ti prego, fa in modo di restare il più lontana possibile da lei, inteso? È pericolosa"
Annuisco intimidita
"Promettimelo per favore" mi porge la mano con il mignolino alzato, proprio come fanno i bambini
"Promesso." alzo la mano e intreccio il suo piccolo dito al mio, ma ecco che lui, con sorpresa, afferra tutta la mia mano portandomi al suo petto. Rimaniamo per qualche secondo a fissarci fino a quando il suo volto si avvicina al mio dandomi un bacio. Ecco, ecco di nuovo volare quelle fottute farfalle nel mio stomaco. Chiudo gli occhi assaporando le sue labbra carnose: un sapore leggermente salato si fa sentire mentre le nostre bocche si coccolano, è il suo sudore. Non provo ribrezzo, anzi, ora le nostre labbra di uniscono ancor di più. Mi stacco un attimo per riprendere fiato, abbasso lo sguardo vedendo una goccia di sudore rigare il suo collo bianchissimo, passo il pollice lentamente per rimuoverla.
Il ragazzo resta fermo, il suo respiro leggermente affannato si fa sentire sul mio viso."Sei sudato, aspetta, tieni... " mi volto per aprire il mio armadietto per prendere una salviettina, Jimin la prende restando in silenzio: la passa con delicatezza sul suo viso e poi sul collo per poi appoggiarla alla spalla.
"Ti ringrazio" mi accentua un sorriso
"Figurati..."Restiamo un secondo a guardarci
"... Ti ho già detto che ti amo?" dice con una voce timida, sentendolo mi scappa una debole risatina"Mm... Si? No? Non mi ricordo... Ripetimelo"
lo prendo in giro"Ti amo"
"Scusa non ho capito bene"
"Ti amo!"
"Cosa? Non ho sentito"Jimin mi prende e mi stringe in un abbraccio
"Ho detto che ti amo pabo" mi sussurra all'orecchio "Hai capito ora o te lo devo ripetete per la terza volta?"
"Mm no ho capito" mi stacco per prendere il suo volto perfetto tra le mie mani "Anche io ti amo Jimin"Guardando dietro di lui vedo l'orologio segnare la fine della pausa, pure Jimin voltandosi lo nota e dopo un bacio sulla fronte, mi saluta dolcemente per poi dirigersi verso la porta. Sentiamo la voce di Taehyung chiamarlo e subito Jimin si dirige da lui.
Ora sono sola nello stanzino, gli unici rumori presenti sono il noioso ticchettio dell'orologio, il mio respiro e quell'odioso battito di cuore che non riesco mai a controllare. Sorrido ripensando a come ho appena preso in giro Jimin ma soprattutto, alle parole che mi ha detto
"Ti amo"
Lui mi ama. Lui... Mi ama..! Sono così felice, sento il mio cuore esplodere. Tutto attorno sembra decorato con fiori, cuori e brillantini. Magicamente il grigiore dello stanzino si è tramutato in un paesaggio fantastico, un paesaggio fatato. Ahh l'amore... Ti rende proprio felice quando ti colpisce, ma ti rende anche tanto stupido ed ingenuo. Mi sono spinta ad origliare la conversazione tra Lisa e Jimin per paura che lei potesse ferirlo, ho voluto sentire e risentire più volte pronunciare quella formula magica per aprirmi il cuore, ho voluto stringerlo a me per sentirlo mio... L'amore mia ha fatto perdere ogni razionalità. Poi, dopo che mi sono ripresa un pó, esco da quel piccolo posto magico dirigendomi verso il salone.
Il pomeriggio trascorre più velocemente del solito, forse per quello che è successo. Non ho fatto altro che pensare a lui, al suo viso, al sapore delle sue labbra carnose.
Termita la giornata, ritorno a casa facendomi cadere sul divano: sono stanca, le mie braccia cadono ai miei fianchi e il mio sguardo rimane fermo a scrutare il soffitto. Nonostante sia tutto uguale e non ci sia un bel niente da vedere, rimango per qualche minuto persa a guardarlo come se ci fosse qualcosa da scoprire. Il silenzio della stanza viene rotto da un brontolio proveniente dal mio stomaco: ora che ci penso, non ho mangiato oggi.
Mi alzo pigramente dal divano per cucinarmi qualcosa. Una volta pronta la cena, la divoro alla velocità della luce accecata dalla fame che ora si fa sentire più che mai, dopo che è stata offuscata dai dolci pensieri che mi hanno trovolto per quasi tutta la giornata.
Sparecchio e metto i piatti nella lavastoviglie: nel mentre, sento squillare il mio cellulare. Lascio perdere i piatti e mi dirigo verso la mia borsa per poi afferrare velocemente il tefono. Cristina?
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Rouge à lèvres
Fanfiction"Dannazione alle tue bellissime labbra. " Essere la truccatrice di Park Jimin ha ben altro in serbo. Il suo viso, il suo sguardo, le sue labbra sono la mia tela. Il suo respiro si fa sentire sulla mia pelle e i suoi occhi mi uccidono come due proi...