Family

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"Oppa mi porteresti le patatine, la cola e delle caramelle alla fragola?"

La voce di Giada arriva dal salotto. Poco dopo sono da lei con il cibo richiesto.

"Certo che l'hai presa davvero sul serio la sfida con Jungkook."
La guardo metre lei è tutta presa a sconfiggere orribili e gigantesci mostri virtuali; le sue piccole dita sfrecciato alla velocità della luce da un tasto all'altro del controller tanto che fatico a starci a dietro.

"Grazie mille per il cibo! Ormai è una sfida che devo assolutamente vincere. Lo voglio con tutta me stessa! Dimostrerò a quel pivello di saperlo battere anche ad occhi chiusi! Ho imparato a memoria tutte le combinazioni dei tasti per le combo, ho letto tutte le guide su internet e ho visto persino tutti i campionati di questo gioco cosí da scopiazzare alcune strategie. Non c'è alcun dubbio che vincerò! "

Mi lascio sfuggiere una risatina per poi accarezzare la testa della mia ragazza. Lei mi guarda per un attimo con un sorriso dolcissimo, quasi infantile, per poi riprendere la terribile trage di mostri spargendo sangue scuro ovunque.

"Lo sai che se esageri coi videogiochi poi la tua vista ci rimette, vero?"

"Forse non sai, ma ho trascorso intere giornate davanti ad uno schermo e ho dieci decimi di vista"

"Sai anche che mangiare senza fare esercizio fa ingrassare?" dico per scherzare.

Lei blocca il gioco e si volta con uno sguardo spaventoso:

"Farò di tutto pur di sconfiggere L'imbattibile Jungkook e ció vuol dire che necessito energia, e sai da dove si prende l'energia? Dal cibo! E poi il mio corpo è una specie di macchina che brucia tutto all'istante. Pensa che una volta ho divorato un'intera torta di compleanno a tre strati senza prendere un grammo"

"Caspita, tutti vorrebbero un corpo come il tuo! Ma perché l'avresti mangiata da sola quella torta enorme?"
Sono curioso di sapere il motivo, tuttavia temo di aver toccato un tasto dolente...
Il viso di Giada diventa tutto d'un tratto mogio e grigio ed il suo guardo cade sulle sue mani.

"Scusami, devo essere stato troppo invasivo..."

"No, non ti preoccupare. Diciamo che non è stato il miglior compleanno della storia e quindi mi sono arrangiata a modo mio. Più che Birthday Party è stato un vero e proprio Pity Party..."

"Mi dispiace" le stringo una mano e lei accentua un sorriso.
"D'ora in poi garantirò solamente feste fastose, piene di squisitezze, amici e divertimento alla mia ragazza, è la mia promessa"

"A me basti tu" dice, le sue parole toccano il mio cuore come un fiore è mosso dalla brezza primaverile. Tanta dolcezza traspare da quella frase ed essa provoca in me un piacevole tepore nel petto.

L'atmosfera viene improvvisamente infranta da una chiamata proveniente dal telefono di Giada. Lei lo afferra e risponde:

"Pronto mamma"

"Giada come stai?! Cosa è successo?!"

"Niente mamma, perché sei così agitata?"

"Ci hanno chiamati dicendoci che ti hanno sparato vicino ad un polmone e hai quasi rischiato la vita!"

"Cosa? No aspetta mamma, non è andata come pensi, sto bene ora. È stato solo un piccolo incidente"

"Piccolo incidente?! Non mi sembrava uno scherzo telefonico e non cercare di sminuire la cosa, dimmi tutto quello che è successo!"

"Mamma sei troppo agitata, calmati, va tutto bene ok? Chi vi ha chiamato?"

"Un ragazzo di nome Jimin, diceva che era il tuo fidanzato e che si stava prendendo cura di te. Era profondamente dispiaciuto per quello che ti era successo e ha cercato di tranquillizzarci ma noi vogliamo assicurarci di persona che tu stia bene. Stiamo salendo ora su un aereo diretto a Seoul"

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