Trascino il dito sul tasto verde dello schermo per attivare la chiamata con Cristina. È da un pó di tempo che non ci sentiamo, sono felice di raccontarle cosa è successo in quest'ultimo periodo. Nonostante la storia tra me e Jimin debba rimanere un segreto solo tra noi due, decido lo stesso di raccontarla a Cristina perchè mi fido ciecamente di lei.
La sua reazione è adorabile: mentre le racconto tutto, lei di tanto in tanto si fa scappare dei gridolini per l'emozione proprio come una bambina emozionata che riceve un giocattolo nuovo. È davvero felice per noi due e ci ha promesso di mantenere tutto segreto.
Al termine della chiamata, Cristina mi dice che domani per lei sarà il grande giorno del trasloco definitivo nell'appartamento del quinto piano del mio palazzo. Mi propongo di aiutarla ma lei mi dice ripetutamente di non preoccuparmi perchè non ha molte cose e poi, traslocherà in mattinata mentre io sono a lavoro. Un pó dubbiosa, le dico di chiamarmi qualora avesse bisogno di un aiuto e dopo esserci salutate chiudo la chiamata.Appoggio il cellulare sul tavolo della cucina per poter finire di sistemare i piatti e poi vado a cambiarmi per andare a letto. Questa sera vorrei guardarmi un drama che ho adocchiato da parecchio tempo, decido quindi di prendere il computer e sdraiarmi a letto e godermi la visione sotto le coperte calde che mi avvolgono. Che pace! Non resisto alla tentazione di guardare anche la seconda puntata, e la terza, e la quarta,fino a quando mi rendo conto che è già l'una di notte, solo in questo momento chiudo il portatile e mi addormento. Durante la notte faccio un sogno piuttosto strano: io e Jimin siamo insieme quando ad un certo punto qualcosa mi afferra e mi porta via da lui. Urlo, cerco di liberarmi fino a quando tutto e buio e non riesco più a vedere Jimin. Mi sveglio nel mezzo della notte ansimando, una goccia di sudore scende dalla mia fronte mentre rimango ancora confusa per il sogno, anzi, l'incubo che ho appena fatto. Mi rigiro nel letto per poter trovare una posizione comoda per riprendere sonno, cosa che pultroppo non arriva più.
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La sveglia squilla e mi preparo per andare a lavoro, ancora stanca dopo la nottataccia trascorsa a fissare il soffito e la sveglia. Nemmeno il trucco riesce a coprire gli orribili aloni scuri attorno ai miei occhi stanchi che ora, non sono altro che fessure.
Appena arrivo al lavoro, vengo travolta dalla preoccupazione di Eum Mi vedendomi in quello stato pietoso"Stai bene Giada? Oddio guarda che occhiaie!"
Si avvicina a me guardandomi negli occhi
"Sto bene grazie" accenno un sorriso sarcastico "non ho dormito bene e sono un pò stanca"
"Aigoo proprio oggi che c'è un photoshoot...se avessimo avuto il corso avresti potuto riposarti un pó dato che Lisa insegna tutte cose che ormai sai benissimo, le sue lezioni poi sono una noia unica"In questo momento spero solo che Lisa non abbia sentito quello che Eum Mi mi ha appena detto, dal momento che si trova non molto lontana da noi, verso l'inizio del corridoio.
Mentre si volta per dirigersi verso il salone, mi pare di intravedere spuntare un leggero ghigno sulle sue labbra rosse, spero sia solo una mia impressione...
Io e Eum Mi ci dirigiamo verso il salone tenendo qualche metro da Lisa.
I ragazzi stanno per arrivare e nel mentre vado nello sgabuzzino per poter prendere la mia valigetta dei cosmetici. Appena la afferro noto qualcosa di strano... È come se fosse più leggera...Non ci faccio molto caso e ritorno al salone dove vedo arrivare Jimin e i suoi compagni. Ci salutiamo tutti e poi Jimin si dirige verso si me, anche lui preoccupato per il mio aspetto.
"Tutto bene Giada?" il suoi occhi emanano preoccupazione "Non stai bene?"
Vedere Jimin preoccupato per me mi fa sempre un certo effetto, cerco di rassicurarlo, non voglio che rimanga in pensiero per una sciocchezza
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Rouge à lèvres
أدب الهواة"Dannazione alle tue bellissime labbra. " Essere la truccatrice di Park Jimin ha ben altro in serbo. Il suo viso, il suo sguardo, le sue labbra sono la mia tela. Il suo respiro si fa sentire sulla mia pelle e i suoi occhi mi uccidono come due proi...