Capitolo 5

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POV'S ASHLEY:
Torno a casa subito dopo aver dato qualche consiglio a Brittany sul look scelto per la serata insieme ad un ragazzo che aveva conosciuto in discoteca la scorsa sera tra un drik e un altro. Prima di mettermi a studiare in cucina, apro il frigorifero e cerco un paio di ingredienti per un'ottima merenda super salutare: toast con salmone e avocado ... il mio preferito! Metto i toast in un piattino e prendo il mio bicchiere di vetro con dei dettagli color pastello elencando nella mia testa le materie da studiare. Mi siedo a gambe incrociate sul letto dispongo libri, quaderni, evidenziatori, penne colorate tutto in modo ordinato e scatto una foto che immediatamente posto sull'istagram stories con l'hastag #workhard. Appena apro la mia agenda e stilo immediatamente una tabella di marcia, ma la mente inizia a vagare.

<< "Kevin chi è il tuo nuovo amico?" "Si chiama Francisco e viene dalla Spagna "Fra loro sono delle mie carissime amiche, quindi mi raccomando se dovessi uscire con una delle loro trattale bene!" "Ciao io sono Brittany" "Io sono Charlotte" "Io mi chiamo Joseline" "Ciao Ashley!" "Chicas è un piacere avervi incontrate ... estoy encantado!" "Hey ragazze andiamo su." >>

Quel Francisco è proprio carino e non vorrei sembrare fin troppo positiva ma quando ho detto alle ragazze di andare ho notato che mi guardava molto ... forse in teatro il mio imbarazzo era dovuto dai suoi sguardi così profondi e ...
I miei pensieri vengo interrotti dalla suoneria stridula del mio iPhone e il sorriso che avevo stampato sul volto striscia via insieme a tutti i pensieri e le vicende della giornata, quandosullo schermo leggo quattro lettere: papà.Prendo lo smartphone, faccio scorrere il dito lungo lo schermo, avvicino l'orecchio allo strumento elettronico e con freddezza rispondo "Pronto". dall'altra parte sento una voce abbastanza squillante che inizia a riempirmi di domande sullo studio, sul canto e sulla vita amorosa; rispondo a tutto con pochissime sillabe e le frasi diventano sempre più brevi fino a quando la chiamata non termina con una parola "Ciao". Sarò stata fredda ma dopo il divorzio dei miei non sono riuscita più a guardare mio padre in faccia, ogni volta che devo parlarci è sempre complicato perché per me saranno disegnati sul suo volto sempre gli occhi del bugiardo e del traditore. Dopo aver telefonato una lacrima inizia a rigarmi il viso incidendo come una lama profonda che non riesce a rimarginarsi. Dopo poco un'altra lacrima cade come grandine sul mio libro lasciato anche lì incisa una macchia che inizia ad espandersi sempre di più fino a toccare le parole che in quel momento descrivevano alla perfezione tutto ciò che era nascosto segretamente nel mio cuore, ma anche nella mia testa. Una delle parole che la lacrima accarezza è 'GUERRA'...esatto proprio quella: la guerra tra i miei, la guerra tra i miei pensieri notturni che facevo e che faccio ancora adesso e la guerra tra me e mio padre che non riesco a perdonare per avermi distrutto, ma soprattutto la mamma. La mamma... la mamma è una vera donna perché non si mostra davanti agli altri debole e triste dalla separazione con papà. Ma io so che dietro a una resistenza si nasconde una persona con tanti sentimenti e anche forti che durante gli anni ha dovuto sempre mettere da parte mostrando così il suo lato impassibile e sempre positivo. Ad un certo punto qualcosa di luminoso attira i miei occhi e in un secondo cerco di cancellare tutti i pensieri negativi che descrivono la mia anima. Prendo il cellulare e vedo una notifica sospetta, inserisco il blocco schermo ed entro subito su Instagram, in quel momento i miei occhi si sbarrano, le sopracciglia si alzano leggendo più volte quel nome che mi provoca una sensazione strana: il respiro si ferma, il cuore inizia a battere e il sudore ad aumentare.

TEENDove le storie prendono vita. Scoprilo ora