POV'S JOSELINE
Entro nel bagno per cercare di fuggire cinque minuti da quell'uomo orribile ma grazie al quale riesco a mantenere la vita che voglio io e davanti a me vedo Ashley e Francisco. I loro occhi si sbarrano appena mi vedono ma non per il mio vestito esageratamente scoperto, ma perché non avrebbero mai pensato di vedermi lì. "Ciao Jos,come mai da queste parti?" domanda Ashley evitando di far cadere il discorso su di lei. "Io sono qui per una cena, voi piuttosto come mai state nelle stesso bagno? Non mi dire che siete diventati amanti?! Anche perché se non mi sbaglio siete tutti e due fidanzati:tu con una barista e invece tu cara Ashley con un certo ragazzo inglese che fa l'università...giusto?"domando anche se so benissimo che il fidanzato universitario è una balla e il suo vero ragazzo è il professore di storia;pensano di poter fregare tutti ma con me è molto difficile! "Jos assolutamente no,è che Francisco si era macchiato con del sugo e quindi abbiamo cercato di pulire il pasticcio che aveva combinato e ci siamo riusciti per fortuna anche perché stiamo a cena con i rispettivi fidanzati...sai un'uscita a quattro!" esclama ridendo e recitando benissimo questa scenetta."E dove sono i vostri rispettivi fidanzati?" domando incuriosita. "Veramente sono usciti perché la mia ragazza verso le 22:30 fuma la sua ultima sigaretta della giornata ed è una tappa fissa che non può mai saltare quindi sicuramente staranno di fuori."confessa Francisco e più li faccio parlare e più riconosco la loro bravura nel mentire,ma devo riuscire a coglierli impreparati tutti e due così da smascherarli davanti a tutti. "Va bene ragazzi allora buona cena,io devo sistemarmi il trucco."dico prendendo in mano una pochette mini nera facendo finta di aver abboccato alle loro bugie.POV'S ASHLEY
Termina la chiacchierata con Joseline io e Francisco ci dirigiamo verso il tavolo e lui mi confessa in un orecchio "Comunque siamo proprio una bella squadra,hai visto come abbiamo mentito bene a quella pettegola di Joseline?!" io faccio cenno di sì con la testa, ma mi ferma il nostro tavolo vuoto. "Francisco dove stanno Alex e Lodovica?" gli domando un po' in ansia. "Ash tranquilla,sicuramente saranno usciti oppure anche loro hanno fatto come noi!" dice ridendo e io tendo la mano verso di lui lasciandogli un pizzicotto con le unghie affilate sul polso e a quel dolore fa un segno come se volesse scusarsi per quella battuta così stupida. "Fra,io inizio a chiedere in giro così magari ci diamo una regolata." e insieme chiediamo ai camerieri,poi ad alcuni ragazzi che stavano seduti sui tavoli accanto ai nostri,tutto con scarsi risultati,tranne uno di questi che mi fa riflettere non sul ragazzo che avevo appena tradito, ma sulla ragazza che ero riuscita a seminare in bagno: Joseline. Mi avvicinai a questo uomo snello con un po' di barba,un orologio da non so quanti dollari oro,occhiali da vista tondi di circa quaranta/quarantacinque anni. Questo uomo mi disse "mi dispiace ma non posso aiutarti in questa ricerca anche perché io pure sono impegnato nella ricerca della mia fidanzata Joseline,non so se l'hai vista è una bellissima ragazza, indossa un abito tempestato di paillettes e con degli stivali neri di pelle che arrivano al ginocchio?!" a quella descrizione focalizzo l'outfit che avevo visto poco fa,ma mentre cercavo di rispondere a quell'uomo Francisco mi chiama dicendomi che i nostri rispettivi fidanzati erano usciti dal locale un po' arrabbiati ed è lì che riuscii a capire dell'enorme cazzata che avevo commesso! "Ash,andiamo a vedere prima a casa di Lodo e poi a casa del professore? Per te va bene?" mi domanda, ma l'unica risposta che riesco a dare è un piccolo cenno con la testa. Iniziamo a chiamare entrambi sul cellulare,andiamo nelle loro case,ma nulla,questi due erano scomparsi tra le vie di Manhattan. "Ashley però devi stare tranquilla,non è possibile che sei così ansiosa,tanto li troveremo!" ecclama Francisco,ma quelle parole per me furono come legna per il fuoco e infatti l'unica cosa che volevo fare era proprio quella di urlare ed è ciò che feci. "Francisco cazzo ma come non sei preoccupato, io e te abbiamo scopato in un bagno di un ristorante con a due passi i nostri rispettivi fidanzati e tu mi dici di stare calma?! Ma cosa to passa per la testa! Tu pensa se avessero sentito qualcosa,lo sai noi dove andiamo a finire? Lo sai cazzo?!"inizio a dimenarmi persino tra le sue braccia che cercano di intrappolarmi con un forte abbraccio che usa come se fosse una cintura.POV'S LODOVICA
"Alex,lo sai che mi sei mancato in questi tre anni?!" domando quasi incredula di quelle parole appena formulate e lui immediatamente senza pensarci si avvicina a me,inizio a sentire le sue labbra sul mio collo,poi sulle guance,sulle labbra,sul seno che tira fuori dalla mia camicetta aprendola delicatamente no sfilandola mai,come se dovessi partire da un momento all'altro. Inizia a leccare i miei seni prosperosi ed è proprio in quel momento che sfila le mie mutandine da sotto la gonna toccandomi. Le sue dita si trovavano dentro di me, la sua lingua sui miei seni e il tutto accompagnato dai miei gemiti che diventavano sempre più acuti. Mentre mi toccava io mi trovavo sul tavolo della cucina con le gambe divaricate,era da un po' che non mi sentivo così tanto eccitata e il tutto si amplificó quando inizio a baciarmi il ventre e poi sempre più giù fino farmi sdraiare sul tavolo toccandomi sempre il seno e leccandomi come nessuno aveva mai fatto prima tanto che l'unica parola che riuscivo a dire era "ancora". Raggiunta la piena eccitazione mi mi seduta sempre a gambe molto aperte sul tavolo e vidi che nei pantaloni di Alex c'era un rigonfiamento,perciò per sdebitarmi gli tolsi la cintura,abbassai la zip,i box neri e guardai attentamente come se lo stessi studiando. Dopo neanche tre secondi iniziai a leccarlo piano piano come se fosse un gelato,poi aumentai l'intensità fino a quando non lo misi completamente in bocca,Alex mi prese per i capelli e insieme alla sua mano mi muovevo avanti e indietro,lo sentivo ansimare silenziosamente come se volesse tacere quel piacere. "Lodo,non smettere adesso" mi disse tirandomi sempre più forte i capelli fino a quando non sentii un sapere nella mia bocca. "Ei era da un po' che non stavamo insieme in questo senso...non trovi?!" dice ridendo Alex. "Si hai ragione e non so te ma io lo ripeterei un'altra volta!" esclamo guardandolo dritto negli occhi e dopo neanche due minuti eravamo totalmente nudi sul pavimento della mia camera io per terra e lui sopra a me con le mie gambe attorcigliate al suo collo mentre lo sentivo entrare sempre di più dentro di me,l'unica cosa che facevo era ansimare e pronunciare il nome di Alex perché in quel momento non esisteva nessun Francisco, nessuna Ashley...niente di niente,eravamo soltanto io,Alex e la mia gattina Molly che ci guardava invidiosa di tutto quel godere!
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TEEN
Teen FictionÈ un mondo fatto di lustrini e intrighi quello raccontato in Teen,un libro ambientato a Manhattan, New York. Le vicende narrate ruotano intorno alle vite di alcuni ragazzi:Ashley Hill,Kevin Taylor,Sarah White e Michael Phillips;i quali trascorrono l...