POV'S KATY:
Ripenso a quella sera passata con Mike il padre di Lola. In questi giorni parlare con lui è stato strano perché è molto diverso dai miei coetanei:è più maturo tanto che non fa scenate di gelosia oppure non ci sono litigi per cause stupide e superflue. Mi sento più a mio agio con lui e un'altra cosa che ho apprezzato è che non parliamo tanto su WhatsApp ma molto di più quando ci incontriamo a nuoto,io con i miei fratellini e lui con sua figlia. Però più mi racconta di sé e più mi sento una stupida ad avergli mentito sull'età anche se in fondo ho quasi diciannove anni quindi se vado ad analizzare l'età è il meno. Il vero problema sono i miei 'figli' che non sono veramente miei figli. "Katy...ci sei?!" dice la mia amica Jennifer schioccando le dita davanti i miei occhi facendoli sbattere velocemente. "Si ci sono!" esclamo facendo l'indifferente. "Dai su Kat a cosa,anzi...a chi stai pensando?" mi domanda curiosa. "A nessuno." dico fingendo di nulla. "Non è assolutamente vero! Dai su parla." mi costringe incrociando le braccia. "E va bene!" sospiro arrendendomi e nel frattempo le racconto di Mike. "Quindi sei uscita con uno di ventinove anni?!" domanda alzando la voce e io le faccio cenno di abbassare il tono. "Ti prego non dirlo a nessuno anche perché so di aver fatto una grandissima cazzata dicendogli di avere due figli e di aver venticinque anni e non diciannove...lo so." affermo delusa dal mio comportamento. "Katy allora mettiamo le cose in chiaro tu non hai fatto una cazzata, anzi hai fatto benissimo però non dovrai dirgli mai nulla...sei consapevole di questo?!" mi domanda incoraggiandomi. "Si purtroppo sono consapevole di questo e non so quanto resisterò." affermo abbassando gli occhi. "Tu ce la farai, ne sono certa!" esclama mentre assaporiamo l'ultima goccia del frappè di Starbucks...ormai è diventata tappa fissa:ogni sabato mattina andiamo da Chanel a comprare un accessorio e subito dopo frappè alla fragola o al cioccolato da Starbucks,anche perché qui c'è un bel barista che non possiamo ammirare in altri bar. "Kat io voglio parlare con quel figo del barista!" afferma la mia amica. "E cosa vorresti dirgli?!" le dico guardandola negli occhi. "Non lo so! Aspetta ecco." velocemente prende un tovagliolo dal tavolo,tira fuori dalla borsa una penna a sfera, toglie il cappuccio e inizia a scrivere. "Finito. Leggi e dimmi cosa ne pensi!" dice battendo le mani. <Ciao,sono Jennifer la ragazza del frappè alla fragola,se ti piacerebbe conoscermi scrivimi su questo numero.> letto il tovagliolo inizio a ridere e mentre andiamo a pagare Jennifer lascia questo 'biglietto' sul bancone, il barista lo guarda, alza gli occhi e tende la mano verso la mia amica. "Piacere sono Christian ma puoi chiamarmi Chris!" dice con voce squillante. Lei si presenta e usciamo da Starbucks. "Non ci posso credere! Sono un genio! Hai visto sì è presentato. Anche se la voce me l'aspettavo diversa,forse un po' meno femminile." io la guardo e le dico confermando la sua ingenuità "Tesoro...lo sai che il barista è gay?!" lei dilata gli occhi e controbatte la mia teoria "Kat non è gay perché se lo fosse stato non si sarebbe neanche presentato!" lei fa di no con la testa pensando di avere ragione "Perché secondo te un ragazzo etero sarebbe stato così tranquillo nel dirti il suo nome?!" dico portandola a ragionare. "In effetti non hai torto,anche perché l'ha fatto con molta disinvoltura e sembrava più in tono amichevole..." mentre finisce la frase le arriva un messaggio,prende il telefono dalla borsa,osserva attentamente lo schermo del cellulare e dopo un secondo lo gira mostrandomi una chat."Guarda mi ha scritto 'hey se vogliamo incontrarci per un caffè alle 12:00 ho la pausa pranzo.' praticamente tra due ore." dice squittendo. "Così potrai vedere che ho ragione!" esclamo mentre estraggo dal mio zainetto Michel Kors le chiavi di casa.POV'S JENNIFER:
Entro da Starbucks per incontrare Christian:il ragazzo del bar! Lo vedo da lontano mentre si toglie il grembiule marrone scuro e lo appoggia piegandolo delicatamente lontano dal bancone. "Hey ciao,non vedevo l'ora di staccare! Considera che è da questa mattina alle sei che preparo cappuccini e caffè." dice abbracciandomi come se mi conoscesse da tantissimo tempo. "Immagino che sia parecchio dura." dico mentre rifletto sulla frase banale che ho appena formulato. "Neanche tanto anche perché qui ormai conosco tutti ed essendo un ragazzo molto socievole non ho avuto neanche problemi ad inserirmi all'interno del gruppo!" esclama con voce squillante mentre apre la porta di una pizzeria. "Jen...va bene se ti chiamo così,giusto?" mi chiede sorridendomi "Certo,anche perché tutti i miei amici mi chiamano Jen!" confermo mostrando la mia dentatura bianca. "Perfetto! Allora cosa ti stavo dicendo... Ah si! Va bene se pranziamo qui oppure preferisci un altro posto?" io faccio di no con la testa e nel frattempo faccio anche delle considerazioni positive sulla pizzeria arricchita da: piccole bandiere italiane,citazioni in italiano e foto di attori italiani mente mangiano la pizza. Quando ci mostrano il tavolo ci sediamo e iniziamo a parlare. "Jen,tu sei fidanzata?" mi domanda il ragazzo di Starbucks seduto davanti a me. "No,non lo sono! Tu invece?" chiedo curiosa della risposta che riceverò. "Sono single anche se ci sarebbe un ragazzo molto bello che vedo tutti i giorni a lavoro però non so che fare!" mentre sento la parola 'ragazzo' inclino la testa e alzo il sopracciglio in cerca di risposte. "Aspetta... non avevi capito?! Non mi piacciono le ragazze,ma i ragazzi!" dice risolvendo i miei dubbi. "Ah okay e comunque non pensavo fossi gay...seriamente!" confesso guardandolo dritto negli occhi. "Comunque chi è questo ragazzo che mi dicevi?" continuo riprendendo il discorso di prima. "Ah si! È proprio bello considera che è alto, moro, carnagione olivastra, occhi piccoli quasi neri e due spalle che non ti dico! Comunque ieri ho scoperto il suo nome:Michael!" esclama fiero delle sue indagini, ma appena sento quel nome sbarro gli occhi e capisco che Christian si è preso una bella cotta di Michael il ragazzo che mi piace dalle elementari. "Jen...tesoro perché hai questa faccia così sconvolta?!" domanda mentre mangia l'ultimo spicchio di pizza. "Veramente questo ragazzo lo conosco anche molto bene perché durante una festa ci siamo baciati più volte e mi è anche piaciuto...anche parecchio e considera che lunedì dovrò rivederlo a scuola e questo mi preoccupa perché cosa farò quando lo vedrò?!" gli confesso convincendomi della grandissima cavolata che ho fatto,ossia andare a quella festa e infilare la mia lingua nella gola del ragazzo di cui ho una cotta dalle elementari! Il nostro pranzo termina tra risate e battutine che si fanno solitamente tra amiche e sono contenta che Christian sia diventato mio amico,anche perché mi sembra un ragazzo meraviglioso e sinceramente l'ho trovato molto carino con me!
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TEEN
Teen FictionÈ un mondo fatto di lustrini e intrighi quello raccontato in Teen,un libro ambientato a Manhattan, New York. Le vicende narrate ruotano intorno alle vite di alcuni ragazzi:Ashley Hill,Kevin Taylor,Sarah White e Michael Phillips;i quali trascorrono l...