POV'S LIAM
Sinceramente mi sembrava un sogno poter baciare la ragazza che ho sempre amato e quel pomeriggio a Central Park,fu uno dei migliori in assoluto,anche se quelli che vennero dopo furono anche più belli. "Liam,vieni qui,non cado nel laghetto...tranquillo" disse Jennifer mentre provava ad imitare un funambolo su un piccolo muretto che circondava il laghetto con all'interno cinque papere che si divertivano a nuotare. "Va bene,adesso arrivo Jen."dico alzando gli occhi al cielo e accennando un piccolo sorriso. "Liam...sei il ragazzo migliore che abbia mai avuto! Ti amo!" disse la mia fidanzata scendendo dal muretto e abbracciandomi,io a quella frase la presi in braccio e la baciai,ma a differenza degli altri baci,questo era ancora più bello,come quei baci che vedi nei film,dove il ragazzo torna dopo mesi dalla sua ragazza,come se avessi aspettato quel bacio da sempre...e forse era proprio così! "Ti amo anche io." replicai stringendola ancora più forte a me,però veniamo interrotti da una voce che ci fa sorridere. "Mamma che schifo si stanno baciando!" dice un bambino dai capelli biondi cenere indicandoci,noi lo guardiamo e sorridiamo alla madre,la quale gli disse di scusarsi con noi. "Scusate signori,ma a me i baci mi fanno proprio schifo...infatti non bacerò mai nessuno!" "Piccolo,fidati che tra un paio di anni cambierai idea" gli dico scompigliandogli i capelli e lui a quella mia risposta inizia a scuotere la testa. "Sono adorabili i bambini...così innocenti!" esclama Jennifer quando il bambino si allontana da noi ed io rispondo a quella sua affermazione con un semplice sorriso. Mentre ci dirigiamo verso casa di Jennifer,continuiamo a parlare,fino a quando non ci arrestiamo perché eravamo arrivati a destinazione. "Amore,ci vediamo domani,mi raccomando ricordati che domani entriamo in seconda ora perché il professore di chimica sta male." mi ricorda accarezzandomi la barba pronta per ricrescere irregolare come piaceva a lei. "Si tranquilla io mi ricordo tutto...a domani" dico dandole un bacio sulle labbra e dirigendomi di nuovo verso central park dove avevo lasciato la mia bicicletta legata ad un palo della luce;ma proprio mentre girai l'angolo,venni colto bloccato da tre ragazzi...anzi tre uomini che indossavano un passa montagna nero. "È lui il bastardo che l'ha tradito!" disse uno dandomi un pugno sul naso. "Come te la passi con Jennifer? Stronzo come hai potuto tradire un fratello!" disse un altro buttandomi sull'asfalto e dandomi un calcio sulla spalla che sentii frantumarsi. Questi tre continuarono a picchiarmi violentemente,ormai non sentivo più nulla:ogni pugno,ogni calcio,ogni schiaffo per me era come se non esistesse,come se non me l'avessero mai dato...il mio corpo non reagiva più e in quel momento non sentii più nulla.
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TEEN
Teen FictionÈ un mondo fatto di lustrini e intrighi quello raccontato in Teen,un libro ambientato a Manhattan, New York. Le vicende narrate ruotano intorno alle vite di alcuni ragazzi:Ashley Hill,Kevin Taylor,Sarah White e Michael Phillips;i quali trascorrono l...