Capitolo 11

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POV'S KATY:
"Sorellina siamo tornati!" Dicono i miei fratelli mentre aprono la porta di casa. Subito dopo aver pranzato insieme ai miei due fratelli prepariamo il borsone per la piscina e insieme all'autista Andrew ci dirigiamo verso la palestra e gli dico di prendersi il pomeriggio libero. Ci dirigiamo verso lo spogliatoio, io aspetto fuori perché ormai sono 'grandi' e passo dal giardino per poterli vedere nuotare. Mi siedo su una sedia e continuo a leggere il libro su cui dovrò farci un compito in classe, prendo l'evidenziatore giallo per sottolineare le frasi più importanti e sento una sedia che si sposta, alzo gli occhi e vedo un ragazzo che saluta una bambina dandole un bacio sulla guancia e dicendole "Amore vai, fammi vedere quanto sei brava!" lei lo abbraccia e cammina con passo spedito verso l'istruttrice. Appena avvicino il naso al libro per continuare la mia lettura sento delle vocine chiamarmi, alzo gli occhi e vedo i miei fratelli che salutano aspettando il mio saluto. "Sono i tuoi figli?" Domanda il ragazzo accanto a me. "Si,sono i miei...figli." Dico mentre annuisco a quella grandissima cazzata appena detta e sinceramente non so neanche il perché abbia detto questa piccola bugia e poi se ci penso bene è come se fossero i miei figli perché stanno sempre con me,gli faccio sempre tutto io quindi non è del tutto falso che sono i miei figli! "Quella invece è tua figlia?" Chiedo indicando la bambina con la cuffia rossa. "Si e non so come farei senza di lei. Pensa che oggi avevo una riunione importante e non ci sono neanche andato per poterla vedere nuotare!" dice gesticolando e sistemandosi la camicia a quadri un po' da adolescente. "Anche io non saprei cosa fare senza le mie due pesti! Sono un po' dei combinaguai, però in fondo sono dei veri e propri angeli, ma non lo dico perché sono sangue del mio sangue ma perché lo sono davvero e sono fiera!" forse sono fin troppo convincente come madre. Continuiamo a parlare dei nostri 'figli' fino a quando non escono dall'acqua dirigendosi poi nello spogliatoio per farsi la doccia. "Katy hai visto che anche i nostri figli hanno fatto amicizia!" Dice il giovane uomo indicando i tre bambini mentre ridono. "Papi! Hai visto quanto sono stata brava?!" Dice la bambina mentre il padre le accarezza i ricci biondi. Io mi avvicino ai miei fratelli bisbigliandogli all'orecchio quello che sarebbe stato il nostro piccolo segreto. "Piccoli, sapete mantenere un segreto?" Loro annuiscono a quella domanda giurandolo sul loro topolino Alfred. "Avete visto quel signore lì?!" I due bambini ricci inclinano la testa per guardarlo meglio e affermano con la testa. "Ecco, io gli ho detto che sono vostra madre quindi dovete chiamarmi mamma...va bene?" Gli confesso raccontandogli in breve l'accaduto, loro ricevono e in cambio mi chiedono di andare più spesso a mangiare i panini del Mc Donald e anche io accetto l'accordo. "Mamma, lei è la nostra amica Lola e volevamo chiederti un favore." mi chiedono all'unisono quei due furbetti. "Ciao Lola, ma lo sai che hai proprio dei bei biondi! Proprio come la principessa dai riccioli d'oro!" Lei mi guarda incantata da quelle parole. "Mami, possiamo portare Lola al Mc Donald?" Vengono ad implorare i miei 'figli'. "Per me non è un problema ma dobbiamo consultare prima il papà di Lola." Dico guardando quel bellissimo e divertente giovane uomo il quale annuisce e tutti insieme ci dirigiamo verso la macchina modello capri del papà di Lola direzione MC DONALD'S! Mentre i bambini giocano sugli scivoli io e Mike iniziamo a parlare. "Tuo marito non è geloso che stai qui con un altro uomo?" Domanda in tono scherzoso il giovane uomo. "No, anche perché io non sono sposata e neanche fidanzata, il padre dei miei figli appena ha saputo della gravidanza è scappato a Parigi in teoria per un anno ma da uno è passato a sei anni e considera che sono rimasta incinta a diciannove anni.Tu invece?" affermo ripensando a quando Miguel il mio ex era scappato a Parigi per un anno e dopo quell'addio all'aeroporto non l'ho più rivisto: sparito nel nulla come un fantasma. "Io non sono sposato, non sono fidanzato ma sono vedovo perché mia moglie è morta una notte bucandosi e subito dopo si è messa alla guida provocando un incidente stradale. Considera che quando l'ho conosciuta non toccava neanche le sigarette, dopo aver iniziato il lavoro da barista una notte tornò a casa strafatta, Lola aveva appena un anno e per fortuna quella sera non stava a casa ma l'avevo lasciata a mia madre per fare una cenetta romantica con mia moglie. Quando vidi mia moglie in quelle condizioni iniziai a capire che ormai era persa ma facevo del tutto per poterla salvare da quel circolo vizioso. Ma più giorni passavano e più non poteva vivere senza droga, la bambina stava sempre con mia madre e io seguivo passo passo mia moglie seguendola e costringendola a smettere.Una sera scappò di casa per tre giorni,dopo molte ricerche la trovammo sul ciglio della strada dentro una vecchia panda con cocaina sparsa per tutta la macchina. Ogni sera stringevo forte Lola promettendole che sarei stato un padre perfetto e che non ci saremmo mai divisi. Dopo aver visto quella scena rimasi traumatizzati infatti decisi di andare anche da uno psicologo per farmi aiutare e fu di grande aiuto. Ogni notte facevo sempre lo stesso sogno:mia figlia e mia moglie circondate da polvere bianca con una siringa infilata nel braccio. Però dopo un anno e mezzo mi sono ripreso e cerco di non pensarci." Mentre mi racconta rimango di stucco al solo pensiero di quello che hanno passato Mike e Lola. Verso le 23:00 arriviamo a casa ed esattamente alle 23:05 mi arriva un messaggio 'Ciao Katy,sono Mike' lette quelle quattro parole il mio cuore inizia a battere all'impazzata,mi butto sul letto con il telefono stretto al petto ripensando al giovane uomo dagli occhi color nocciola e alla sua camicia a quadri blu e verde.

TEENDove le storie prendono vita. Scoprilo ora