13. Mi sono innamorato

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Dopo la cena in Sala Grande, il Trio tornò nella Sala Comune di Grifondoro e aspettarono pazientemente che tutti gli altri ragazzi rosso-oro andassero a dormire.
Ormai c'erano solo loro in quella stanza.

"Harry, ti va di dirci come mai ti sei preso questa pausa?" chiese Hermione, facendo il segno delle virgolette con le dita, mentre pronunciava la parola 'pausa'.
"Allora, innanzitutto mi dispiace di avervi fatto preoccupare, non era mia intenzione. E soprattutto non era mia intenzione stare via così tanto. Il fatto è che- Harry indugiò un po' su come continuare -dovevo chiarirmi le idee su una faccenda, e sistemare una volta per tutte i miei pensieri. O almeno alcuni, quelli che al momento mi stanno dando più problemi, per così dire."
I due rossi lo stavano guardando, ascoltando attentamente ogni parola che pronunciava. Sapevano che non dovevano interromperlo, dopo le sue pause aveva bisogno di un po' di tempo per capire come spiegare al meglio le conclusioni che aveva tratto nella sua assenza. E loro non avevano fretta, avrebbero atteso che il loro migliore amico si fosse sentito pronto ad affrontare questi argomenti così importanti.
"D'accordo, ve lo dico. Ma voi prima promettetemi che non vi arrabbierete con me." disse il moro, guardando negli occhi Ron ed Hermione. Questi ultimi annuirono insieme.
"Lo sai che qualunque cosa sia, noi la accetteremo. Fa parte dell'essere migliori amici. Se stai facendo la cosa giusta noi ti sosterremo, al contrario ti faremo notare quale cavolata stai facendo." rispose il rosso, mettendogli una mano sulla spalla.
"Wow, da quand'è che sei così profondo? Non ti sei preparato le frasi da dire, vero?" disse Herm, prendendo in giro il suo ragazzo, che per risposta le fece la linguaccia.
"Bene, ve lo dirò molto direttamente, perché altrimenti non saprei proprio cosa inventarmi: io mi sono innamorato." Harry disse l'ultima frase tutta d'un fiato, osservando poi le reazioni dei suoi amici, con un sorriso stampato sul volto.
"Ma è fantastico Harry! Chi è il fortunato?" Hermione era raggiante.
"E sei stato via 4 giorni per questo? Ti sei già innamorato altre volte, ma non avuto bisogno di sparire facendoci preoccupare!" Ron, invece, era piuttosto sorpreso.
"Lo so Ron, ma stavolta è diverso. Prima ho dovuto ammettere a me stesso che non volevo averlo solo come amico. Poi ho dovuto accettare il fatto che fosse proprio lui a piacermi. E alla fine mi sono accorto che non era una semplice cotta, è qualcosa di più. E la cosa mi ha destabilizzato abbastanza. Ma il punto è che non è come è stato con Cho, è qualcosa di più... particolare, più profondo, ecco. Sono seriamente innamorato." concluse di nuovo il moro. A quel punto la curiosità di Hermione era alle stelle.
"E va bene, è perfetto! Ma ora dimmi chi è che ti ha fatto perdere la testa, su!"
"Ecco, questo è un tasto dolente. Cioè, è un tasto dolente per voi, perché non so se lo acceterete. Ma vi ricordo che avete promesso! Comunque, il ragazzo in questione... È Malfoy!"
Ron spalancò la bocca dallo stupore.
Hermione al contrario, sembrò ancora più felice.
"Sono orgogliosa di me stessa: ancora una volta il mio fiuto di donna ci ha azzeccato. Ho vinto la scommessa che ho fatto con Ginny, ora mi deve un gelato!" Stavolta fu Harry a spalancare la bocca.
"Voi a-avete scommesso sul perché ero sparito? Ma non eravate super preoccupate?"
"Eh? Oh no, no no no no. Hai capito male. Questa è una scommessa che abbiamo fatto due settimane fa: io avevo scommesso sul fatto che ti saresti innamorato di Malfoy, mentre lei aveva scommesso su tutti gli altri ragazzi di Hogwarts. Non c'entra niente con quanto eravamo preoccupate per la tua pausa stranamente lunga! Non scommetterei mai su una cosa del genere!"
Passarono un po' di tempo a chiacchierare.
"Amore, ma quindi la nostra festa di Halloween quando sara?" chiese Ron.
"Ah già: sara il giorno dopo Halloween, nella stanza delle necessità alle 21"

La mattina dopo, quando Harry e Ron scesero in Sala Grande per fare colazione, trovarono Hermione intenta a mangiare con una mano e girare le pagine del giornale Il Cavillo con l'altra. I ragazzi andarono a sedersi vicino a lei, e per un po' chiacchierarono del più e del meno. Molto presto però, Harry iniziò a guardarsi intorno, smettendo di ascoltare ciò che raccontavano i suoi amici.
"Harry, stai cercando qualcuno?" gli chiese Hermione, dopo che lui non ebbe risposto alla terza domanda che gli aveva fatto.
"Eh, cosa? Scusa, ero distratto. Dicevi?"
"Tu stai cercando qualcuno" ripeté Ron.
"Uhm, no, cosa vi... come mai lo chiedete?"
"Non sviare il discorso, tu stai cercando qualcuno. E secondo me è un qualcuno biondo, con gli occhi chiari e magari anche di Serpeverde" disse Hermione, ammiccando con fare provocatorio.
"No. Assolutamente no. E comunque, anche se fosse, che problema c'è?"
"Assolutamente nessuno, anzi, sta entrando ora dalla porta: perché non vai a parlargli?"
Harry si girò di scatto verso l'entrata, ma non vide la persona delle sue ricerche.
"Herm, io non lo vedo, dov'è?" chiese, spostando di nuovo lo sguardo sull'amica e capendo dalla sua faccia divertita che lo stava solo prendendo in giro.
"Amico- fece Ron -sei proprio cotto!"
Dopo qualche minuto entrò Herrold, il gufo problematico del rosso, che, come spesso succedeva, si era perso per strada, arrivando tardi a destinazione. Arrivò sul tavolo facendo cadere la caraffa di succo di zucca sulla felpa di Ron. Ormai ci era abituato. Ormai tutti i Grifondoro erano abituati alle sue entrate con 'stile'. Dopo aver dato un biscotto al gufo ed essersi ripulito, Ron guardò la posta.
"Ho ricevuto una lettera da mamma, insieme a La Gazzetta del Profeta di oggi."
"Posso vedere il giornale?" chiese Hermione.
"Certo, prendi pure."
"Non ci posso credere! L'ha fatto ancora!" esclamò Hermione.
"Già, anche mamma me ne parla della lettera. Sono così meschini! Pubblicare questi articoli su di te senza sapere la verità, guarda Harry!"
Ma Harry non li stava ascoltando. Stava guardando in direzione della porta, dalla quale era appena entrato Draco.
"Sì sì, davvero cattivi.- disse in risposta, senza aver realmente ascoltato la conversazione -Io ora vado, devo chiedere una cosa a Malfoy e poi vado in camera. Ci vediamo più tardi" disse ai suoi amici, prima di partire spedito verso il biondo, che si era fermato a parlare con Pansy vicino all'entrata.

Da duello a durello  || DRARRY ||     [aggiornamenti lenti]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora