22. Un bambino biondo

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Restarono seduti contro quel tronco per qualche minuto, osservando ciò che avevano attorno: gli alti alberi con le fronde che filtravano la luce del sole, il fumo nero che ancora usciva leggero dalla grotta di Sirius (ormai l'avevano soprannominata così), delle formiche che stavano costruendo un formicaio proprio in mezzo a loro due e qualche ape che svolazzava tranquilla attorno agli ultimi fiori rimasti. Guardavano tutto, pur di non bloccarsi a fissare l'altro.
"Hey Draco..." iniziò Harry, cercando un modo per continuare la frase.
"Sì?" disse l'altro, continuando a guardare una coccinella che gli si era posata sul ginocchio.
"Allora, il pranzo poteva andare meglio..."
"Sì..." disse ancora Draco, aggiungendo un tono di incoraggiamento, mentre faceva delicatamente salire la coccinella su un lungo dito pallido, per poi avvicinarla a sé per osservarla meglio: aveva 5 puntini neri.
"Beh, posso capire se adesso tu non sia così entusiasta delle mie idee, ma io avrei programmato qualcosa anche per il dopo pranzo." disse infine d'un solo fiato, spostandosi a guardare il biondo senza sapere se dopo l'escape room volesse ancora seguirlo da qualche parte.
La coccinella volò via e Draco la seguì con lo sguardo finché fu troppo lontana per essere vista ad occhio nudo.
"Se mi assicuri che la tua idea non comprende fiori della Pianta del Drago, -iniziò voltandosi a guardarlo e accennando un sorriso- allora si può fare. A cosa avevi pensato?"
Harry sorrise a sua volta alzandosi in fretta e pulendosi il sedere dalle foglie autunnali.
"Ti assicuro che non ci sono fiori di nessuna pianta in gioco." affermò allungando una mano e aiutandolo ad alzarsi.
"Ma non ti dirò dove voglio portarti!" esclamò facendogli una linguaccia giocosa e cominciando a correre tra gli alberi, giù per la collinetta. E il biondo si ritrovò a inseguirlo ridendo, proprio come due bambini, schivando le piante e senza preoccuparsi troppo del terreno leggermente scivoloso.
Se qualcuno mi chiedesse come IO abbia fatto ad innamorarmi di un tipo così, non credo che sarei in grado di rispondergli...   pensò Draco tra sé e sé, mentre raggiungeva il moro all'inizio della strada da cui era arrivato precedentemente con la Granger.
"Non mi dai neanche un indizio?" chiese il biondo con ancora il sorriso sulle labbra, iniziando a seguire Harry che aveva cominciato ad avviarsi verso il centro di Hogsmeade.
"Assolutamente no. Ma se vuoi provare ad indovinare, fai pure." rispose lui, continuando a camminare imperterrito.
"Neanche uno piccolo piccolo?" domandò ancora, facendo la vocina come per cercare di intenerirlo e farsi dire la destinazione.
"Io trovo incredibile come ti trasformi quando sei a tuo agio, sembri un'altra persona!"
A quelle parole il biondo si bloccò in mezzo alla via.
"In che senso mi trasformo? Io non mi trasformo affatto!" disse quasi come se fosse un'offesa. A quel punto si fermò anche il moro, girandosi a guardarlo.
"Sì invece, ti trasformi. Quando sei con i tuoi amici sembri più felice, più rilassato... più bambino!" esclamò infine dandogli un buffetto sul naso e allontanandosi di qualche passo.
"Cos'è che sarei?" chiese con finto fare minaccioso avvicinandosi ad Harry, nonostante si vedeva lontano un miglio che si stesse divertendo.
"Sei- proprio- un- bambino." disse spezzando la frase e facendo un passo verso il biondo ad ogni parola.
"Bada a come parli Potter, io non sono un bambino" si avvicinò di un altro passo, lasciando tra di loro neanche un braccio di distanza.
"Lo vederemo..." disse con aria furba il moro, facendo aggrottare le sopracciglia all'altro, che non stava capendo cosa volesse intendere.
Harry toccò la spalla del biondo con una mano, spingendolo appena. Fece un passo indietro con l'espressione da birbante che non aveva ancora lasciato il suo viso. Poi urlò
"Preso!" e in un attimo si ritrovarono di nuovo a correre, Harry davanti e Draco pochi passi più indietro, che lo inseguiva. E di nuovo stavano ridendo, liberando tutta la voce che avevano, come se per anni non avessero fatto altro che piangere in silenzio e adesso potessero far uscire tutto. Proprio come si fa in un gioco stupido come quello. Proprio come due bambini.

Arrivato nella via più trafficata di Hogsmeade, Harry si fermò e Draco gli andò addosso facendo quasi cadere entrambi. Rimasero qualche secondo ad osservare la gente che passava, mentre riprendevano fiato e poi Harry riprese a camminare con Draco al suo fianco ancora ignaro della destinazione finale.
"Se devi prendere qualcosa qui ad Hogsmeade possiamo farlo adesso, così dopo non dovremo tornare indietro." gli fece presente il moro quando si fermarono a curiosare tra le vetrine di Zonko.
"Dovrei prendere delle altre pergamene, quest'anno ne sto usando una quantità incredibile."

Da duello a durello  || DRARRY ||     [aggiornamenti lenti]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora